Ultima modifica 18.03.2020

Funzioni della Lisina nell'organismo

La lisina è un amminoacido essenziale dotato di un radicale con gruppo amminico, che le conferisce un comportamento basico.

Nella sua forma idrossilata, grazie all'intervento della vitamina C, rientra nella composizione del collagene. Insieme alla metionina rappresenta l'amminoacido precursore della carnitina.

La lisina favorisce la formazione di anticorpi, ormoni (come quello della crescita) ed enzimi; è inoltre necessaria allo sviluppo e alla fissazione del calcio nella ossa.

La lisina è importante anche come precursore di una importante vitamina, chiamata niacina, vitamina B3 o PP. La carenza di niacina, frequente nel periodo postbellico a causa di un'alimentazione quasi esclusivamente incentrata sul consumo di polenta, è conosciuta come pellagra.

I capelli sono costituiti prevalentemente da proteine ed in particolare da due aminoacidi, la lisina e la cisteina (entrambi contenuti nella cheratina). Per questo motivo la lisina è presente in numerosi integratori per capelli ed in prodotti dedicati al trattamento dell'alopecia androgenetica.

L'utilizzo della lisina è stato anche proposto per prevenire la riattivazione dell'herpes simplex, virus responsabile degli episodi ricorrenti di herpes labiale.

Per decarbossilazione (generalmente operata dai batteri, come quelli intestinali o vaginali), la lisina si trasforma in cadaverina, una molecola putrefattiva il cui nome è tutto un programma (oltre ad un odore particolarmente sgradevole è dotata di proprietà tossiche; si forma nel colon in caso di dieta iperproteica e povera di fibre, nonché per per modificazioni della flora batterica intestinale).

Lisina negli alimenti

LisinaI cereali sono poveri di lisina. La sintesi proteica può avvenire solo se sono presenti tutti gli amminoacidi, mentre se ne manca anche solo uno si blocca. Per questo motivo tanto più la composizione aminoacidica di una proteina si avvicina a quella del corpo umano, tanto più questa può essere utilizzata (si dice che ha un elevato valore biologico). Al contrario, quando una proteina è carente di un determinato aminoacido, possiede un basso valore biologico (perché viene utilizzata poco efficacemente nella sintesi proteica).

In un dato alimento, l'amminoacido essenziale presente in concentrazioni più basse viene definito amminoacido limitante, proprio perché limita la sintesi proteica.

La lisina è quindi l'amminoacido limitante dei cereali. Per contro esistono alimenti, come i legumi ed i latticini, particolarmente ricchi di lisina. Ecco allora che l'associazione cereali e legumi (pasta e fagioli, magari con una spolveratina di formaggio), permette di utilizzare al meglio le proteine di entrambi (le carenze vengono reciprocamente colmate, per questo si parla di "mutua integrazione").

L'avena e l'amaranto hanno un contenuto in lisina nettamente superiore agli altri cereali.

Infine, vale la pena ricordare che nell'organismo umano esiste un piccolo pool di amminoacidi liberi che, anche se non va inteso come una vera e propria riserva di sostanze azotate, è in grado di colmare temporanee carenze amminoacidiche. Deficit di lisina si manifestano pertanto in caso di dieta cronicamente povera dell'amminoacido, mentre non si rischiano carenze importanti se di tanto in tanto si consumano i cereali da soli, senza combinarli con i latticini od i formaggi. Al contrario, le persone vegane, che seguono quindi una dieta priva di alimenti di origine animale, dovrebbero porre particolare attenzione al rispetto di queste particolari associazioni alimentari.