Latte per neonati prematuri o di basso peso, latti di tipo zero

Ultima modifica 12.02.2020

La durata della maggior parte delle gravidanze è di circa 40 settimane, ma circa il 10% dei parti avviene prima. Si definisce pretermine un bambino nato entro la 37esima settimana, postermine un neonato venuto alla luce dopo la 42esima settimana.

Latte per neonati prematuri Può dunque accadere che un bambino nasca prematuro o fortemente sottopeso (come succede nei parti plurigemellari). Sono stati pertanto ricercati e prodotti latti artificiali capaci di promuovere un rapido accrescimento corporeo nei primissimi giorni di vita, in modo che questo ricalchi il ritmo di sviluppo del feto durante il terzo trimestre di gravidanza.

I latti destinati al rapido recupero di peso sono contraddistinti con il numero zero; anche in questo caso, la scelta del tipo di latte dev'essere effettuata esclusivamente dal pediatra.

Spesso l'apparato gastrointestinale di questi bambini non è pronto a ricevere il nutrimento, perché non ancora completamente sviluppato. E' stato quindi studiato un protocollo alimentare specifico, che tenga conto della progressiva maturazione di organi ed apparati.

Il piano nutrizionale di un neonato pretermine o di basso peso prevede, in linea di massima, tre momenti:

- una fase di alimentazione parenterale esclusiva, quindi tramite flebo (nei primi 3-5/7 giorni di vita);
- una fase di transizione dall'alimentazione parenterale a quella enterale (5/7-14/20 giorni di vita);
- una fase di alimentazione esclusivamente enterale (dopo i 14/20 giorni di vita).

La prima fase viene seguita solo se il bambino non è in grado di ricevere il nutrimento per bocca. Ovviamente, dopo tale periodo è necessario passare gradualmente dalla nutrizione parenterale a quella enterale; da qui la necessita del periodo di transizione. Dopo pochi giorni, se possibile, è molto importante fornire i nutrienti per la classica via enterale, in modo da stimolare la produzione di enzimi digestivi ed in modo particolare la B-lattasi. Questo enzima è infatti indotto dal substrato (la sua sintesi aumenta se si assume lattosio e diminuisce se la dieta ne è priva).

L'inizio dell'alimentazione enterale deve avvenire il prima possibile anche per stimolare la produzione della bile e favorire il corretto sviluppo della mucosa e flora intestinale, elementi che saranno essenziali per il futuro e sano sviluppo del bambino.

Anche per quanto riguarda i latti di tipo 0 esiste un'apposita regolamentazione che impone, per ciascun tipo di nutriente, i limiti minimi e massimi di concentrazione. Vediamo alcuni esempi:

energia: per garantire un accrescimento simile a quello del terzo trimestre di gravidanza, sono necessarie 130-135 Kcal/Kg di peso corporeo.
Proteine: sono addizionati idrolizzati di sieroproteine e taurina (si tratta di latti ad elevato contenuto proteico); le proteine vengono parzialmente idrolizzate per facilitarne la digestione, ma anche per impedire che possano essere assorbite tramite la mucosa intestinale del bambino (frammenti peptidici troppo elevati possono indurre fenomeni allergici).

Carboidrati: sono addizionati lattosio e destrine a basso peso molecolare.
Sali minerali: il neonato pretermine ha maggior bisogno di sali e vitamine. Per il ferro si preferisce una integrazione farmacologica (in gocce).


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