Tempi di Conservazione dei Cibi Congelati
Buona parte degli alimenti, siano essi crudi o cotti, può essere congelata senza che questi subiscano grosse perdite nutrizionali ed organolettiche. Alcuni cibi, come la carne magra, sono particolarmente adatti ad essere conservati a basse temperature, altri necessitano invece di particolari accorgimenti.
Tra i fattori che incidono maggiormente sulla conservabilità degli alimenti congelati rientrano soprattutto il contenuto percentuale di grassi ed acqua. Tanto più questi elementi sono abbondanti e tanto maggiori saranno le alterazioni subite dall'alimento.
Insalate ed alcuni tipi di verdure | Lattuga, pomodori e cetrioli, a causa del loro elevato contenuto di acqua, non possono essere congelati, salvo aspettarsi un'inevitabile afflosciamento, con evidente perdita di appetibilità |
Patate ed altre verdure | Danno una buona resa soltanto se precucinate, lasciate raffreddare sotto acqua corrente e sgocciolate |
Alimenti affumicati ed affettati | La congelatura porta all'inevitabile perdita di consistenza, fragranza e del tipico sapore conferito dall'affumicatura. |
Carne e pesce | La loro durata di conservazione dipende dalla quantità di grasso che contengono; se tale percentuale è alta irrancidiscono rapidamente e sono più facilmente deperibili. Questa caratteristica spiega, per esempio, come mai i supermercati applichino offerte speciali sulla vendita di pesci grassi, come salmoni, sgombri, aringhe e anguille. Un discorso a parte va fatto per la carne di maiale che, anche se magra, non può essere congelata a lungo. |
Crostacei e molluschi | Avendo una bassissima percentuale di grassi si adattano molto bene al congelamento. |
Uova | Si possono congelare solo se rotte, separando l'albume dal tuorlo |
Formaggi | Se a pasta dura (parmigiano reggiano e grana padano) perdono compattezza e diventano friabili. In questi casi è meglio congelarli grattugiati ed in piccole quantità. |
Pasta e riso | Insieme a maionese ed altre creme o salse a base di uova, pasta e riso rientrano nella categoria degli alimenti non congelabili |
Alcuni consigli
- Pulire scrupolosamente gli alimenti, eliminando l'eccesso di grasso, ossa, lische e scarti vari. Questo permetterà di abbreviare i tempi della congelazione, diminuendo i costi energetici e preservando le caratteristiche del prodotto.
Utilizzare pacchetti piatti e di dimensione ridotta, in questo modo il congelamento può avvenire più rapidamente, rispettando un principio essenziale per conservare inalterate le proprietà dell'alimento.
- In ogni caso andranno sempre utilizzati sacchetti impermeabili all'acqua, all'aria, al vapore, ai grassi e agli acidi, in grado di proteggere gli alimenti dall'essiccazione e dalla brina, evitando l'irrancidimento prematuro dei grassi e la trasmissione di odori. Prima di procedere con la loro sigillazione è bene eliminare quanta più aria possibile.
- Buoni risultati si possono ottenere anche utilizzando apposite vaschette, dotate di chiusura ermetica e resistenti alle lacerazioni involontarie che possono interessare la stagnola o i sacchetti di polietilene.
- I cibi cotti vanno lasciati raffreddare, possibilmente coperti, prima di essere riposti nel freezer.
- Stivare gli alimenti nel modo più ordinato possibile evita che si formino inutili spazi vuoti all'interno del congelatore.
- Ad ogni sacchetto applicare un'etichetta che precisi il tipo di alimento contenuto, la quantità, la data di imballaggio e, se non si ha dimestichezza con i tempi medi di conservazione, la data entro cui è bene consumare il prodotto.
- Optare sempre per una congelazione rapida, attivando tale funzione quattro ore prima di riporre gli alimenti e lasciandola attiva per altre 4. Se presente, utilizzare lo scomparto dedicato alla presurgelazione. In ogni caso rispettare le indicazioni riportate nel manuale d'uso dell'elettrodomestico.
- Nel caso il congelatore formi ghiaccio al suo interno, andrà sbrinato almeno una volta all'anno.