Tisana lassativa
Ultima modifica 02.10.2020

Cos’è e Proprietà

Tisana Lassativa: Com’è Fatta e Proprietà

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La tisana lassativa proposta in questo articolo contiene corteccia di frangula, un rimedio naturale molto usato nella lotta alla stitichezza

Le sue proprietà lassative sono legate alla presenza di antrachinoni, che si prestano abbastanza bene all'estrazione acquosa; a tal proposito, è molto importante il grado di sminuzzamento della droga. La polverizzazione della corteccia, infatti, consente di estrarre la quasi totalità di questi principi attivi, a differenza di quanto avviene utilizzando la droga grossolanamente frantumata (in ogni caso la corteccia deve essere invecchiata almeno un anno o trattata con modalità idonea).

La tisana alla frangula esercita la propria azione lassativa aumentando la motilità del colon (stimola la peristalsi) e favorendo la secrezione di muco, elettroliti ed acqua nel lume intestinale.

Ingredienti

Tisana Lassativa: Come Prepararla

Vediamo ora gli ingredienti di questa tisana lassativa:

Frangula corteccia 40 g
Lino seme integro 40 g
Anice stellato e liquirizia per infuso 10 g

Preparare per infusione: versare 200 ml di acqua bollente su un cucchiaio da minestra di preparato. Portare a raffreddamento e filtrare. Assumere una tazza di tisana lassativa alla sera.

Oltre alla frangula corteccia, un altro ingrediente molto importante della tisana è il seme integro di lino, noto per la sua ricchezza in mucillagini. Si tratta di polisaccaridi eterogenei che a contatto con l'acqua si dilatano formando soluzioni colloidali, viscose ma non adesive (caratteristica, quest'ultima, che li differenzia dalle gomme); il risultato è un aumento della massa fecale (feci più morbide), la cui pressione contro le pareti intestinali rappresenta un potente stimolo alla peristalsi (progressione del contenuto intestinale).

Anice stellatoliquirizia vengono aggiunte al preparato non tanto per le loro proprietà lassative, quanto per la capacità di migliorare le caratteristiche organolettiche. L'anice, oltre a modificare il gusto della tisana lassativa, ha proprietà carminative (facilita l'eliminazione dei gas intestinali) ed antispastiche (attenua i crampi addominali). Le stesse azioni sono ascritte alla liquirizia, che quindi - al pari dell'anice - aiuta a mitigare gli effetti collaterali delle droghe antrachinoniche, impedendo contrazioni coliche eccessivamente energiche.

L'azione lassativa della tisana si manifesta, indicativamente, dopo 12-36 ore dall'assunzione. Se ne sconsiglia l'utilizzo prolungato; questa tisana lassativa è controindicata in gravidanza ed allattamento; evitarne la prescrizione nei bambini.

Si ricorda che l'uso prolungato di lassativi antrachinonici può indurre perdite di elettroliti, fenomeni di dipendenza con bisogno di aumentare la dose, colon atonico con funzionalità perturbata, melanosi del colon e stipsi severa in caso di abbandono della terapia.
Si consiglia, pertanto, di non assumere la tisana lassativa per più di una settimana.

Attenzione: Nuovo Regolamento Europeo del 18 Marzo 2021

In data 8 aprile 2021 è entrato in vigore il divieto di commercializzare alimenti e integratori alimentari contenenti idrossiantraceni e loro derivati, una famiglia di molecole contenuta in diverse piante, come aloecassia, rabarbaro e senna.

Più nel dettaglio, il nuovo Regolamento Europeo del 18 marzo 2021 - entrato in vigore, per l'appunto, l'8 aprile 2021 - modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Il testo completo è consultabile cliccando qui. Tuttavia, possiamo riassumere i punti principali nel seguente modo:

  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato (allegato III parte A del suddetto regolamento):
    • Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza.
  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è sottoposto alla sorveglianza della Comunità (allegato III parte C):
    • Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatum L., Rheum officinale Baillon e loro ibridi contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna L. contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangula L. o Rhamnus purshiana DC. contenenti derivati dell'idrossiantracene.