Ultima modifica 12.02.2020

Il prodotto comunemente venduto nelle erboristerie sotto il nome di psillio è costituito dai semi o dalla cuticola di Plantago psyllium (= Plantago arenaria, Plantago indica), una pianta erbacea annuale coltivata soprattutto in Iran, India, Pakistan e Stati Uniti d'America.

Benefici per la salute

Le mucillagini sono polisaccaridi di composizione chimica complessa, appartenenti alla categorie delle fibre solubili e dotati di effetto emolliente, protettivo, antiflogistico, lassativo - costipante.

La principale caratteristica dei semi di psillio è legata proprio al rivestimento mucillaginoso che li ricopre, che a contatto con l'acqua si espande fino ad aumentare di 25 volte il proprio peso. Il più noto effetto dello psillio, quello lassativo, dipende quindi dalla sua capacità di richiamare liquidi nel lume dell'intestino, gonfiandosi, aumentando il contenuto intestinale e stimolando di conseguenza la peristalsi e l'evacuazione. Questo effetto, chiamato "bulk forming", è tipico dei lassativi che aumentano ed ammorbidiscono la massa fecale (detti "meccanici"), particolarmente apprezzati per la loro sicurezza ed efficacia. Come tutti i lassativi appartenenti a questa categoria, per ottenere l'effetto ricercato, anche i semi di psillio devono essere assunti insieme ad abbondanti liquidi ed utilizzati nelle giuste quantità. Semi e cuticola di psillioI semi di psillio vantano anche proprietà prebiotiche, grazie alla loro capacità di favorire la crescita di una flora batterica acidofila a discapito di specie batteriche ad azione putrefattiva. Sono quindi utili per rinforzare le difese immunitarie, migliorare l'efficienza intestinale e prevenire il cancro al colon-retto (la loro fermentazione dà origine ad acidi grassi a corta catena che, oltre a fungere da substrato energetico per le cellule della mucosa del colon, sembrano esercitare un ruolo protettivo sullo sviluppo di questa patologia).

La capacità dello psillio di richiamare liquidi nel lume intestinale e gonfiarsi, è utile non solo in caso di stitichezza, ma anche in presenza di diarrea. In quest'ultimo caso agisce assorbendo l'eccesso di liquidi ed aumentando la consistenza del bolo fecale (detto anche chilo).

Per questo suo effetto normalizzante sul transito intestinale e sulla consistenza delle feci, lo psillio si è dimostrato utile anche nella colite e nei casi di colon irritabile e diverticolosi; il suo effetto lubrificante, legato alla capacità di aumentare la morbidezza delle feci, lo rende utile anche in presenza di emorroidi e ragadi anali.

Per tutti questi motivi lo psillio è ingrediente comune di alcuni cereali per la prima colazione, ma anche un componente importante di integratori alimentari e farmaci di largo impiego, come normalizzatori delle funzioni intestinali o come lassativi.

Dosi d'assunzione

Attualmente si ritiene che un consumo quotidiano di 5-7 grammi di semi di psillio sia utile per normalizzare le funzioni intestinali e per prevenire i disturbi cardiocircolatori (accelerando il transito intestinale riducono l'assorbimento del colesterolo, delle sostanze nocive e rallentano quello degli zuccheri semplici; ne consegue un effetto normalizzante sui valori glicemici e sul colesterolo LDL). L'assunzione dello psillio deve essere accompagnata ad una adeguata quantità di acqua (150-200 ml ogni 5 grammi).

A parità di peso, gli effetti sono nettamente superiori per gli estratti mucillaginosi di psillio rispetto ai semi interi, dal momento che le mucillagini si concentrano nella cuticola ("tegumento esterno"). In questi casi è sufficiente un'assunzione di 2 grammi/die.


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Effetti Collaterali

Se usato a lungo e a dosi superiori a quelle consigliate, lo psillio può provocare flatulenza e sensazione di gonfiore addominale. I lassativi di massa non vanno utilizzati in presenza di stenosi esofagee o gastrointestinali, cioè in quei casi in cui la stipsi è dovuta ad un'ostruzione meccanica (cancro, infiammazione  e ischemia cronica, endometriosi, ernie, neoplasie dell'ovaio o dell'utero). Cautela in presenza di megacolon tossico, per la sua capacità di alterare la motilità del colon. E' inoltre consigliabile evitare di assumere lo psillio poco prima di coricarsi, per evitare che possa ostruire l'esofago; prudenza nei soggetti allergici e in quelli sottoposti a terapia ipocolesterolemizzante ed ipoglicemizzante (i semi di psillio potenziano l'effetto di questi farmaci).