Ultima modifica 13.03.2019

Il pigeo africano (Pygeum africanum Hook f., sin. Prunus Africana Kalk.) è un albero sempreverde, alto una trentina di metri, che vegeta nelle foreste dell'Africa equatoriale. In fitoterapia se ne utilizza la corteccia, a cui si ascrivono proprietà antiossidanti, antiflogistiche e di supporto nel trattamento sintomatologico dell'ipertrofia prostatica benigna.Pigeo africano

Parti utilizzate e proprietà

La corteccia del pigeo africano essiccata ha un colore variabile dal rosso al bruno-nerastro, con un odore spiccato che ricorda quello di mandorla. I costituenti più significativi presenti nel suo estratto lipofilo comprendono i fitosteroli (il β-sitosterolo è il più rappresentativo), gli acidi grassi (tra cui miristico, palmitico, linoleico, oleico, stearico ed arachidonico), i triterpenoidi (acido ursolico, acido oleanolico ecc.) e gli alcoli (docosanolo ecc.).

Il pigeo africano deve la sua azione antiflogistica all'attività inibitrice sulla 5 lipo-ossigenasi, che determina una minor formazione dei mediatori flogistici catalizzati da questo enzima, in particolare del leucotriene B4.

Studi in vitro hanno mostrato che l'estratto di Pygeum africanum inibisce la proliferazione dei fibroblasti prostatici indotta dai fattori di crescita come EGF (Epidermal Growth Factor), bFGF (basic Fibroblast Growth Factor) ed IGF-I (Insulin-like Growth Factor). Il pigeo africano è anche un debole inibitore dell'enzima 5 alfa-reduttasi e tale effetto, insieme al precedente, potrebbe conferire a questa "droga vegetale" un ruolo preventivo e terapeutico in presenza di ipertrofia prostatica benigna.

In uno studio multicentrico (2), un estratto di Pygeum (Tadenan) ha dimostrato una buona efficacia nel trattamento sintomatologico dell'ipertrofia prostatica benigna. Somministrato a dosi di 100 mg al giorno per due mesi, seguiti da un mese di sospensione, Tadenan ha infatti garantito un miglioramento significativo della qualità della vita (+40%) e dell'IPSS* (+31%), con una riduzione degli episodi di nicturia del 32%. Significativi anche i miglioramenti del flusso urinario massimo e medio e del volume urinario vuotato. Il volume prostatico e la qualità della vita sessuale sono rimasti inalterati.

In un'altro studio a doppio cieco(3) condotto su 134 soggetti, 25 mg di estratti di pigeo africano e 300 mg di estratto di radice di ortica, assunti per otto settimane, sono stati in grado di migliorare significativamente i sintomi dell'ipertrofia prostatica benigna, in particolare riguardo la nicturia, già dopo 28 giorni di trattamento.

 

(1) Edgar AD, Levin R, Constantinou CE, Denis L. A critical review of the pharmacology of the plant extract of Pygeum africanum in the treatment of LUTS. Neurourol Urodyn 2007; 26(4): 458-63.

(2) Breza J, Dzurny O, Borowka A et al. Efficacy and acceptability of tadenan (Pygeum africanum extract) in the treatment of benign prostatic hyperplasia (BPH): a multicentre trial in Central Europe. Curr Med Res Opin 1998; 14: 127-39.

(3) Krzeski T, Kazòn M, Borkowski A, Witeska A, Kuczera J. Combined extracts of Urtica dioica and Pygeum africanum in the treatment of benign prostatic hyperplasia: double blind comparison of two doses. Clin. Ther. 1993 Nov-Dec; 15(6): 1011-1020.

* IPSS è un test utilizzato a livello internazionale per classificare i numerosi e differenti sintomi che accompagnano un ingrossamento della prostata.

Modo d'uso

Dose giornaliera: un grammo di droga micronizzato oppure 75-200 mg di estratto lipidosterolico standardizzato, in dosi frazionate, da assumersi a stomaco pieno per ridurre al minimo i possibili effetti gastrointestinali.

Controindicazioni, interazioni ed effetti avversi

L'estratto lipofilo di pigeo africano è generalmente ben tollerato. Sono stati riferiti pochi casi di effetti collaterali come mal di testa e disturbi gastrointestinali di gravità trascurabile e transitori, quali nausea, diarrea e gastralgia.

Considerata la possibile interferenza sul metabolismo degli androgeni e degli estrogeni, l'utilizzo degli estratti è controindicato in gravidanza, in allattamento e nei bambini al di sotto dei 12 anni. Da segnalare anche le possibili interferenze con terapie ormonali, e per sommatoria d'azione con finasteride e dutasteride (farmaci molto utilizzati nel trattamento dell'alopecia androgenetica e dell'ipertrofia prostatica). In ogni caso, prima dell'assunzione, è necessaria la prescrizione ed il controllo medico.

Note

In Italia, il pigeo africano è attualmente inserito nella lista delle erbe non ammesse negli integratori alimentari; pertanto non sono disponibili in commercio prodotti di questo tipo. Ammesso, invece, l'utilizzo di droghe vegetali con simile profilo d'azione e d'impiego, come gli estratti di semi di zucca e di serenoa repens (frutto maturo essiccato).

Il pigeo africano è comunque utilizzato come farmaco in alcune specialità mediche registrate.



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