Generalità
I nucleotidi - classicamente noti come gli elementi costitutivi del DNA (acido desossiribonucleico) e dell'RNA (acido ribonucleico) - rappresentano gli elementi fondamentali del genoma.
Al di dà del nobile ruolo biologico di custodi dell'informazione genica, i nucleotidi sono stati impiegati negli ultimi anni come integratori e supplementi nutrizionali.
Per molto tempo tralasciati, in quanto sintetizzati de novo dall'organismo umano, gli acidi nucleici sono balzati agli onori della cronaca negli ultimi anni, grazie al prezioso ruolo immunostimolante.
Condizioni particolari, tali da richiedere un aumentato fabbisogno di nucleotidi, hanno infatti beneficiato della supplementazione con questi nutrienti, sottolineandone l'importanza biologica.
In un contesto particolarmente attivo, i nucleotidi si stanno guadagnando un posto di assoluto rilievo sia per le proprietà nutraceutiche che immunostimolanti e plastico-ricostruttive.
Indicazioni
Perché si usano i nucleotidi? A cosa servono?
I nucleotidi vengono impiegati in ambito clinico e integrativo soprattutto come agenti immunostimolanti.
Più precisamente, l'uso di nucleotidi potrebbe rivelarsi utile:
- Nel sostenere la funzionalità del sistema immunitario in corso di digiuno e periodi di forte stress-psicofisico;
- Nel sostenere la corretta funzionalità immunitaria e mucosale in corso di cachessia e sarcopenia;
- Nel preservare la funzionalità dei sistema immunitario intestinale in corso di infezioni opportunistiche, come quella da Candida albicans;
- Nel facilitare la riparazione tissutale in corso di traumi o ustioni.
Non ancora del tutto caratterizzate risulterebbero invece le proprietà biologiche dei nucleotidi in caso di patologie neurologiche, come l'Alzheimer, e in ambito antiaging e dermatologico.
Proprietà e Benefici
Quali benefici hanno dimostrato i nucleotidi nel corso degli studi?
I dati provenienti dai vari studi, per lo più di natura sperimentale, mostrano interessanti proprietà dei nucleotidi, soprattutto in ambito immunologico.
Secondo diversi autori, l'opportuna integrazione con nucleotidi potrebbe:
- Sostenere l'attività immunitaria delle cellule T e delle cellule NK, anche in corso di malnutrizione, riducendo così possibili complicanze infettive;
- Sostenere l'attività immunitaria intestinale nei bambini prematuri, proteggendoli da infezioni opportunistiche responsabili di diarrea e disturbi addominali;
- Migliorare la risposta immunitaria in pazienti sottoposti a terapia chirurgica;
- Facilitare la guarigione delle ferite e delle ulcere, in via sperimentale.
Ulteriori sviluppi potranno permettere di caratterizzare tutte le potenzialità, ancora misconosciute, dei nucleotidi.
Dosi e Modo d'uso
Come usare i nucleotidi
Classicamente, il dosaggio di nucleotidi più utilizzato in ambito integrativo è quello di 50 – 200 mg giornalieri, anche se sono presenti studi a dosaggi decisamente più spinti, fino a 1500 mg.
Al fine di potenziare l'attività biologica dei nucleotidi, negli integratori si osserva generalmente l'associazione con omega 3, coenzima Q10, vitamine antiossidanti, zinco, aminoacidi e molecole bio-attive.
Generalmente, l'origine dei nucleotidi è rappresentata dai lieviti.
Effetti Collaterali
L'uso di integratori di nucleotidi si è generalmente rivelato sicuro e ben tollerato.
Sarebbe utile tuttavia ricordare che l'uso di nucleotidi, in pazienti affetti da iperuricemia, potrebbe aggravare il quadro clinico.
Controindicazioni
Quando non devono essere usati i nucleotidi?
L'uso dei nucleotidi è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o alla fonte di estrazione.
Interazioni Farmacologiche
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto dei nucleotidi?
Non sono note al momento interazioni farmacologiche o dietetiche degne di nota.
Precauzioni per l'uso
Cosa serve sapere prima di prendere i nucleotidi?
L'uso di nucleotidi, per l'assenza di studi a riguardo, è generalmente controindicato durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno.
Stesse precauzioni dovrebbero essere prese da pazienti affetti da iperuricemia o con storia di iperuricemia.