Megadosi di vitamina C: Razionale ed Effetti Collaterali

Megadosi di vitamina C: Razionale ed Effetti Collaterali
Ultima modifica 18.03.2020

Megadosi di vitamina C vengono regolarmente assunte da un numero non certo trascurabile di italiani, convinti di aver trovato il modo migliore per prevenire e combattere svariate malattie. Precisiamo innanzitutto che - a fronte di un fabbisogno quotidiano stimato dalle più autorevoli agenzie internazionali (FAO inclusa) intorno a 60-120 mg (0,06 - 0,12 g) - quando si parla di megadosi, i livelli di assunzione di vitamina C superano i due grammi/die, fino a raggiungere ed oltrepassare i dieci grammi.

Megadosi di vitamina C Shutterstock

Alla dose di assunzione quotidiana pari a 2000 mg si colloca il cosiddetto Tolerable upper intake level (UL), cioè la massima dose di vitamina C che presumibilmente non crea problemi di tossicità in individui sani. In particolare, per quanto riguarda questa vitamina, i rischi derivanti da eventuali sovradosaggi sono contenuti, soprattutto se paragonati a quelli associati al surplus cronico di altre vitamine, coma la A e la D. Stiamo infatti parlando di una vitamina idrosolubile, i cui eccessi - una volta esaurite le ridotte capacità di stoccaggio - vengono facilmente eliminati con le urine.

I soggetti che assumono megadosi di vitamina C possono comunque accusare problemi di acidità gastrica, con bruciori e reflusso, specie quando la vitamina viene assunta come tale, cioè sotto forma di acido L-ascorbico. I suoi sali, al contrario, danno meno problemi di pirosi gastrica, ma fanno subentrare rischi relativi all'apporto addizionale di minerali. Così, ad esempio, l'ascorbato di sodio può risultare controindicato a chi soffre di ipertensione; 5 grammi, infatti, apportano più di mezzo grammo di sodio, un quantitativo non certo trascurabile, dato che sarebbe buona regola - per le persone sane ma soprattutto per gli ipertesi - non assumerne più di 2,5 grammi/die (in realtà lo stile alimentare moderno determina spesso apporti decisamente superiori, indipendentemente da fonti esterne). Cinque grammi di potassio ascorbato, invece, forniscono all'organismo quasi un grammo di potassio, che può creare problemi agli individui con malattie renali o in terapia con diuretici risparmiatori di potassio.

Tra gli effetti collaterali riconducibili alle megadosi di vitamina C rientrano ulteriori problemi gastrointestinali (nauseavomito, diarrea), tanto che molto spesso - piuttosto che indicare dosi precise - si preferisce consigliare l'assunzione personalizzata del massimo quantitativo che non provoca problemi gastrointestinali. Questi effetti collaterali, al pari della pirosi, possono essere attenuati suddividendo la megadose in almeno tre diverse assunzioni quotidiane, pratica che oltretutto moltiplica la percentuale di vitamina C assorbita a livello intestinale.

Un eccesso di vitamina C nella dieta sembra favorire la sintesi di calcoli renali a causa dell'aumentata produzione di ossalati. Tuttavia, secondo il "Institute of Medicine (US) Panel on Dietary Antioxidants Related Compounds (2000)" - "Vitamin C". Dietary Reference Intakes for Vitamin C - i rapporti sulla formazione di calcoli renali associati all'assunzione eccessiva di acido ascorbico sono limitati agli individui con malattie renali".

I dati degli studi epidemiologici non supportano un'associazione tra l'assunzione eccessiva di acido ascorbico e la formazione di calcoli renali in individui apparentemente sani, sebbene un ampio studio pluriennale abbia riportato un aumento di quasi due volte nei calcoli renali negli uomini che consumavano regolarmente un integratore di vitamina C - Thomas LD, Elinder CG, Tiselius HG, Wolk A, Akesson A (March 2013). "Ascorbic acid supplements and kidney stone incidence among men: a prospective study". JAMA Internal Medicine. 173 (5): 386–8.