
Diverse sono le motivazioni che spingono all'assunzione di integratori di vitamina B12:
- correzione di specifiche carenze alimentari, ad esempio in caso di malnutrizione calorico-proteica, morbo di Crohn o sindromi da malassorbimento;
- terapia dell'anemia perniciosa (malattia del sangue causata dalla carenza cronica di vitamina B12);
- deficit di fattore intrinseco, una sostanza prodotta dallo stomaco fondamentale per il corretto assorbimento della vitamina B12, ad esempio in caso di resezione gastrica, chirurgia bariatrica o gastrite atrofica
- ipocloridria o acloridria → la ridotta acidità gastrica (conseguente ad esempio all'utilizzo di farmaci per la cura di gastrite, ulcera peptica, ernia iatale e reflusso gastroesofageo) riduce l'assorbimento della vitamina B12
- prevenzione delle carenze di vitamina B12, ad esempio in caso di dieta vegana, alcolismo o celiachia
- tentativo di correggere forme anemiche, come la pseudoanemia da sport. In tal caso la vitamina B12 viene tipicamente assunta insieme ad integratori di ferro ed acido folico
- prevenire l'aumento del rischio cardiovascolare associato ad alti livelli ematici di omocisteina. In tal caso gli integratori di vitamina B12 andrebbero associati ad altri di acido folico, betaina e vitamina B6.
- prevenire carenze di vitamina B12 causate dall'assunzione prolungata di farmaci, come l'acido aminosalicilico, la metformina, gli antibiotici a largo spettro, gli H2 antagonisti e gli inibitori della pompa protonica.
Ricordiamo a tal proposito che:
- l'apporto giornaliero consigliato di vitamina B12 è nell'ordine dei 2-3 µg per la popolazione adulta
- in caso di ipocloridria o deficit di fattore intrinseco, gli integratori di vitamina B12 vanno assunti in dosi assai superiori al fabbisogno giornaliero consigliato, fino a 1000 µg al giorno secondo le indicazioni mediche (talvolta si preferisce la somministrazione endovenosa di specifici farmaci a base di vitamina B12). Dosi così alte fanno sì che l'assorbimento passivo, normalmente minoritario rispetto a quello mediato dal fattore intrinseco, assicuri all'organismo quantitativi sufficienti di vitamina B12.
- per quanto concerne la vitamina B12 i pericoli di tossicità da iperdosaggio in soggetti sani sono praticamente nulli
- le migliori fonti alimentari di vitamina B12 sono i cibi di origine animale, come carne, latte, uova, pesce e prodotti della pesca.
Alimenti | Biodisponibilità * | Contenuto di Vitamina B12 (μg/100 g) | |
CARNI ANIMALI | |||
Montone Cotto | 56%–89% | 2.6 | |
Pollo Cotto | 61%–66% | 9.4 | |
LATTE VACCINO | 65% (25) | 0.4 | |
UOVA | |||
Uova di pollo, cotte | < 9% | 1.3 | |
PRODOTTI DELLA PESCA | |||
Ostriche | ND | 46.3, 28.1 | |
Mitili | ND | 15.7, 10.3 | |
Vongole veraci | ND | 37.0, 52.4 | |
CARNI DI PESCE | |||
Tonnetto striato, muscolo scuro | ND | 158.5 | |
Tonno pinna gialla, muscolo scuro | ND | 52.9 | |
Trota iridea, cotta | 42.0% | 4.9 |
- La vitamina B12 contenuta nelle alghe azzurre (cianobatteri come Spirulina ed Alga Klamath) è considerata scarsamente biodisponibile per l'organismo umano. Pertanto l'utilizzo di tali integratori non è raccomandato per prevenire carenze di vitamina B12 nei vegani, né tanto meno per correggere eventuali carenze. Maggiormente biodisponibile sembra invece la vitamina B12 presente in altri tipi di alghe, come l'alga nori ed alcune microalghe eucarioti (Chlorella sp. e Pleurochrysis carterae). Si veda l'articolo di riferimento per i dettagli bibliografici.
- in assenza di specifiche carenze, è alquanto ottimistico sperare di aumentare la prestazione sportiva in sport aerobici assumendo integratori di vitamina B12 ed altri nutrienti (ferro e folati) essenziali per la corretta sintesi dei globuli rossi. Soltanto un esame del sangue con dosaggio della vitamina B12 potrà evidenziare eventuali carenze
- Per essere utili alle finalità preposte, gli integratori di vitamina B12 devono contenere la vitamina in una forma biologicamente attiva e stabile (in genere cianocobalamina o cobamamide, ma anche idrossicoballamina, adenosilcobalamina e metilcoballamina).