Ultima modifica 01.04.2020

Cordyceps sinensis è il nome botanico di un fungo, un ascomicete caratteristico della medicina cinese, che gli attribuisce proprietà tonico-rinvigorenti, utili per aumentare le energie corporee, stimolare il sistema immunitario e migliorare la resistenza fisica.

Le prime documentazioni relative all'utilizzo del Cordyceps nella medicina popolare cinese risalgono al 1760 a.C.; tuttavia, si è dovuto attendere fino al settembre 1993 per veder salire il fungo agli onori della cronaca occidentale. In quei giorni, durante i giochi nazionali cinesi di nuoto a Pechino, furono infranti tre record mondiali nei 1500, nei 3000 e nei 10000 metri. La struttura fisica delle nuotatrici e le loro strepitose performance alimentarono sospetti circa un probabile uso di sostanze anabolizzanti, ma gli esami antidoping smentirono tale ipotesi. CordycepsSolo in un secondo momento, l'allenatore Ma Junren attribuì i risultati delle atlete ai suoi particolari protocolli di allenamento, e ad una cura con un mix di erbe cinesi, tra le quali figurava anche il cordyceps.

L'etimologia del nome botanico Cordyceps sinensis è da ricondurre al latino cord "bastone", ceps "testa" e sinensis "dalla Cina. Negli Stati Uniti, questo fungo è invece noto come "fungo del bruco" (caterpillar fungus), a causa di un ciclo biologico particolarissimo e non certo invitante; il cordyceps, infatti, parassita nel sottosuolo la larva di alcune falene (sopattutto Hepialus armoricanus) tipiche degli altopiani tibetani (3000-5000 metri di altitudine, altopiano Qinghai). Dopo essere germinato all'interno della larva, il cordyceps uccide e mummifica l'organismo, fino a fuoriuscire attraverso la sua testa. Non a caso, il cordyceps è noto in Cina come "DongChongXiaCao" ed in Giappone come "Tockukaso", che significa "verme d'inverno e pianta d'estate". Poiché le larve sono infettate dai funghi nei mesi estivi ed autunnali, quindi consumate dai miceli e trasformate in 'vermi rigidi' durante l'inverno, i cordyceps vengono chiamati 'vermi invernali' (DongChong); dopodiché, durante la primavera e l'estate dell'anno successivo, lo stroma del fungo emerge dal terreno, perforando il capo della larva; da qui il termine 'erba d'estate' (XiaCao). A causa della rarità di questo fungo e dei suoi eccezionali effetti "curativi", sono stati isolati diversi miceli (apparati vegetativi) per produrre il fungo tramite tecnologie fermentative; oggi, la maggior parte del cordyceps presente sul mercato è stata quindi coltivata in maniera simile agli altri funghi.

Cordyceps, proprietà e potenziali applicazioni

Aumentare l'attività sessuale, sia nel maschio che nella femmina;

ridurre il colesterolo totale ed aumentare il colesterolo HDL;

migliorare la performance fisica, specie negli stati di aumentato stress; il cordyceps può quindi rivelarsi utile per gli atleti e per chi lamenta ridotta efficienza fisica e scarsa capacità di concentrazione;

effetto epatoprotettivo, con potenziali risvolti non solo preventivi, ma anche terapeutici in presenza di epatiti virali, steatosi epatica, fibrosi del fegato e cirrosi epatica;

effetto antiipertensivo, con aumento della salute cardiovascolare; può essere d'aiuto in presenza di ischemia miocardica, aterosclerosi e malattie correlate;

migliorare la funzionalità renale;

riequilibrare la glicemia abbassando i livelli di glucosio nel sangue;

modulare il ciclo sonno-veglia in presenza di difficoltà all'addormentamento, grazie ad un possibile effetto sedativo a livello del sistema nervoso centrale.

Negli ultimi decenni varie ricerche hanno tentato di caratterizzare i principi attivi del Cordyceps sinensis, valutando nel contempo la veridicità scientifica delle sue presunte proprietà ed applicazioni salutistiche. La maggior parte di questi studi è stata condotta in Cina e sembra confermare - soprattutto in vitro e su modelli animali - buona parte delle proprietà ascritte al cordyceps dalla medicina popolare locale; è comunque auspicabile la realizzazione di trials clinici per confermare tutte queste proprietà "miracolose" anche nell'uomo.

L'analisi chimica del cordiceps evidenzia - un ottimo contenuto di lipidi (57.84% di grassi insaturi, soprattutto linoleico ed oleico, 42.16% di grassi saturi, capitanati dal palmitico), proteine (29.1-33%), oligoelementi, vitamine e polisaccaridi (3-8%). Nonostante i principi attivi del cordyceps non siano ancora stati chiaramente identificati, almeno due sostanze sono state individuate come importanti costituenti attivi; stiamo parlando della cordicepina, strutturalmente molto simile al D-mannitolo, e dell'acido cordicepico, strutturalmente simile alla 3-deossiadenosina. Altrettanto importante nel determinare le attività farmacologiche del cordyceps sembra essere la sua componente polisaccaridica, nella quale abbonda il galattomannano. Tra gli altri composti bioattivi rientrano nucleosdi (Adenosina. Guanosina e Uridina) e fitosteroli (ergosterolo, importante precursore della vitamina D2). Tra i metalli, infine, abbondano elementi come zinco, magnesio e manganese, che dal punto di vista fisiologico sono molto importanti per lo sviluppo ed il mantenimento delle gonadi.

Gli studi pubblicati sembrano confermare le proprietà del Cordyceps (soprattutto in vitro e su modelli animali), in particolare il suo effetto immunomodulatore ed antitumorale, ipoglicemizzante, antiipertensivo, promotore della funzionalità e della salute epatica, cardiaca e renale, anti-aging, afrodisiaco, ipocolesterolemizzante, regolatore del ciclo sonno-veglia, antitussivo, espettorante ed antiasmatico.

Anche lo sportivo potrebbe beneficiare degli effetti del Cordyceps, che si è dimostrato utile nel promuovere l'ossigenazione dei tessuti, attraverso il rilassamento della muscolatura bronchiale, bronchiolare e della parete vasale; l'aumento del flusso ematico a livello muscolare e cardiaco, il più efficace utilizzo dell'ossigeno da parte dell'organismo (aumento della VO2max), e l'azione positiva sulla funzionalità del sistema immunitario, rendono il Cordyceps un supplemento adatto soprattutto agli sportivi impegnati in attività di resistenza.

Il cordyceps si è dimostrato un integratore sicuro e ben tollerato, privo di effetti tossici o rischi di altra natura; come per la stragrande maggioranza degli integratori, sono stati segnalati solamente casi isolati di lievi disturbi gastrici derivanti dall'ingestione di prodotti a base di cordyceps.