Integratori: sono utili? Criticità sull'utilizzo degli Integratori
Cosa sono, utilità, tutela del consumatore ed effetti collaterali
Una dieta varia ed equilibrata apporta DA SOLA tutti i nutrienti necessari per garantire ad un organismo sano di raggiungere e mantenere uno stato di piena efficienza fisica e psichica.
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L'organismo dell'atleta è in condizioni di equilibrio omeostatico precario dove una corretta alimentazione può incidere sulla performance e sui tempi di recupero.Su queste semplici considerazioni si basa il business miliardario degli integratori alimentari.
Diventare atleta non è mai stato così semplice, il falso mito degli integratori
Considerando gli enormi stress a cui è sottoposto il fisico di un atleta (allenamenti, competizioni ecc.), l'integrazione diventa in molti casi una necessità volta a coprire le carenze di una dieta che deve rispondere a troppi compromessi.
Stiamo parlando di atleti, di professionisti che svolgono allenamenti particolarmente intensi e che sono costantemente seguiti da esperti in grado di consigliare il tipo di supplementazione realmente necessaria, in funzione delle condizioni fisiche e della disciplina praticata.
Oggi a quanto pare basta davvero poco per diventare atleti, medici e stregoni:
qualche seduta in palestra o un po' di jogging sono divenuti pretesti sufficienti per assumere integratori alimentari;
dato che ognuno s'improvvisa esperto e consiglia all'altro quali integratori assumere probabilmente in giro ci sono più medici e nutrizionisti di quanto pensassimo;
visto che non è più necessario effettuare visite mediche che accertino le reali esigenze dell'organismo, probabilmente chi li consiglia ha doti sovrannaturali
Molte persone sono attratte dall'integrazione alimentare perché pensano che possa garantire loro benessere e vitalità, o comunque contribuire a migliorare la loro performance sportiva. Ma ne sono davvero sicure o si lasciano semplicemente trasportare da un falso entusiasmo?
L'alibi "fasullo" degli integratori
Le sostanze naturali
Scegliete a caso un integratore, con tutta probabilità leggerete sulla confezione che si tratta di un prodotto a base di sostanze naturali
normalmente presenti nell'organismo.
E allora? Nell'immaginario comune una sostanza naturale sarebbe da preferire perché priva di effetti collaterali. E cosa c'è di più naturale dell'acqua? Bene, provate a berne 15 litri al giorno e fatemi sapere se è davvero priva di effetti collaterali!
Il troppo storpia, non serve una laurea per capirlo. Purtroppo, però, il miraggio dell'integratore "magico" attira molte persone, soprattutto quelle che hanno poca voglia di sudare e che sono alla continua ricerca della scorciatoia ideale per raggiungere senza fatica i propri obiettivi. Nessuno pensa che un eccesso può essere dannoso quanto un difetto.
I falsi studi scientifici
Le ditte produttrici di supplementi sono alla continua ricerca del modo migliore per valorizzare i propri prodotti e cosa c'è di meglio di una ricerca scientifica che ne sottolinei le benefiche proprietà?
Realizzare uno studio non è poi così difficile, basta ingaggiare un gruppo di ricercatori e riportare i risultati sui volantini pubblicitari. Ciò che è molto più difficile è ottenere una validazione ufficiale dello studio. Dati non confermati valgono meno della carta sulla quale sono scritti poiché non vi sono prove sulla loro veridicità.
Le proprietà delle sostanze
Ecco il ragionamento che giustificherebbe l'utilizzo di un determinato integratore: siccome la sostanza x rallenta i processi di degenerazione cellulare, assumendola con regolarità si possono combattere gli effetti dell'invecchiamento. Logico no? E ora seguite questo ragionamento: visto che l'acqua è essenziale per irrigare i campi, aumentando la quantità di acqua per metro cubo si otterranno prodotti di migliore qualità. Logico no? Provate ad innaffiare i vostri fiori 5 volte al giorno e fatemi sapere se cresceranno più rigogliosi!
Una goccia nel mare
Chi crede di trarre beneficio dagli integratori dovrebbe porsi almeno tre domande:
ne ho davvero bisogno?
sono pericolosi per la mia salute?
sono davvero efficaci?
Sull'ultimo punto non bisogna crearsi troppe illusioni. Ammesso che il prodotto apporti un qualche beneficio e che ve ne sia un reale bisogno, i miglioramenti saranno comunque modesti. E non potrebbe essere altrimenti. Il nostro organismo è regolato da una miriade di mircroregolazioni, intrecciate tra loro in modo da garantire la stabilità del sistema. Qualche miglioramento significativo si può ottenere solo se nella catena esiste un anello debole e se l'integratore va ad agire proprio su quell'elemento. In ogni caso si tratta di una goccia in mezzo al mare, un po' come rifare il naso ad una persona molto brutta, di certo non diventerà bella dopo l'intervento.
Attenzione alle truffe
Sono stati scoperti numerosi casi di contaminazione accertata di supplementi dietetici. Si tratta in molti casi di residui della lavorazione potenzialmente tossici o di sostanze dopanti aggiunte in piccole dosi per aumentare l'efficacia del prodotto.
Nel lontano 2001 il comitato olimpico internazionale (CIO) analizzò i prodotti di 215 diversi fornitori in 13 stati. I risultati dello studio evidenziarono come il 14,8% dei campioni fosse contaminato da sostanze dopanti non dichiarate nell'etichetta.
Stati |
N° integratori testati |
N° di "positivi" |
% di "positivi" |
Olanda |
31 |
8 |
25.8% |
Furono trovati 11 diversi steroidi anabolizzanti androgenici, principalmente precursori del testosterone e del nandrolone:
23 campioni contenevano precursori del nandrolone e del testosterone
64 campioni contenevano precursori del testosterone
7 campioni contenevano precursori del nandrolone
Non sono stati pubblicati i nomi dei prodotti positivi
Il parere di chi sostiene l'utilità degli integratori
Qualche tempo fa su rai uno in una trasmissione di Bruno Vespa è stato invitato un medico che si è schierato apertamente contro gli integratori alimentari. Il commento del proprietario di un negozio di integratori vicino a casa è stato: "Quel medico è un ignorante in materia, le ditte farmaceutiche gli avranno regalato una ferrari, gli integratori sono utili, meglio prevenire le carenze che curarle, ma ci sono troppi interessi di mezzo". E poi per fare un esempio tentò di spiegarmi che se tutti prendessero l'acido alfa lipoico vi sarebbero molti meno casi di diabete e le ditte farmaceutiche ci rimetterebbero un sacco di soldi.
Ma secondo voi, se i colossi farmaceutici internazionali si mettessero a produrre e commercializzare integratori, quanto ci metterebbero a spazzare via le piccole aziende di supplementi nati in questi anni? Se non li producono, rinunciando ad un business molto redditizio, un motivo vi sarà. Forse preferiscono salvare la faccia piuttosto che commercializzare sostanze la cui utilità resta ancora da provare.
Chi sostiene gli integratori parla invece di "teoria del complotto" secondo la quale l'utilizzo intensivo di integratori non riceverebbe il consenso della comunità scientifica internazionale semplicemente per favorire i giganteschi interessi economici delle industrie farmaceutiche.
Molte persone spendono molti soldi e dedicano molta attenzione all'assunzione di integratori e supplementi alimentari di cui composizione, efficacia e sicurezza non sempre sono
sufficientemente controllati.
Questo avviene a discapito di un'alimentazione corretta che è:
sicuramente efficace nel migliorare la performance,
sicuramente innocua e anzi positiva per la salute generale,
sicuramente meno costosa,
forse meno complicata.
Aminoacidi ramificati nel cibo Vs aminoacidi ramificati negli integratori |
||||
POLLO 150 g | TONNO ALL'OLIO 112 g | BRESAOLA 100 g | 5 cpr di un integratore "famoso" | |
Leucina | 2,93 | 2,3 | 2,65 | 2,5 |
Valina | 2,0 | 1,56 | 1,69 | 1,25 |
Isoleucina | 1,73 | 1,34 | 1,61 | 1,25 |
Chiudiamo l'articolo cercando di dare una risposta alla domanda con cui l'abbiamo aperto: "Gli integratori sono utili?" La risposta è positiva, ma solo in particolari circostanze; non aspettiamoci miracoli, non esageriamo con i dosaggi e non assumiamoli se non ne abbiamo davvero bisogno (questo dev'essere stabilito da un professionista anche sulla base di eventuali controindicazioni).