Quale Barretta per un Basso IG?
Il consumo di barrette iperproteiche (35 g) a basso indice glicemico è piuttosto diffuso.
In alternativa, molti scelgono delle barrette ai cereali ad indice glicemico sconosciuto, perchè non approfondito nella tabella nutrizionale - così come il contenuto di grassi idrogenati. Una da 25 g potrebbe avere circa 100 kcal.
Ai fini di una buona e sana alimentazione e nutrizione, queste ultime sono meno consigliabili perchè avrebbero un ipotetico maggior IG? Si avrebbe lo stesso effetto sull'insulinemia, ad esempio, di un pasto a base di paste e frutta?
Come Scegliere e Perché
L'indice glicemico di un alimento composto da più ingredienti è molto difficile da calcolare. Per questo motivo generalmente non viene riportato sulle etichette nutrizionali. Discorso diverso per alimenti non elaborati, o composti in prevalenza da un unico ingrediente, per i quali esistono opportune tabelle, vedi: Indice glicemico degli alimenti.
Puoi però capire se si tratta di un pasto ad alto, medio o basso indice glicemico basandoti sugli ingredienti riportati in etichetta e considerando che:
- gli ingredienti vengono riportati in ordine decrescente di quantità, per cui l'ingrediente che appare per primo nella lista sarà quello percentualmente più presente.
- per individuare un alimento ad alto indice glicemico basta verificare che nell'etichetta nutrizionale compaia tra i primi posti uno dei seguenti ingredienti:
Un dolcificante naturale a basso indice glicemico è il fruttosio, mentre per quelli artificiali sostituitivi dello zucchero ma acolorici (saccarina, aspartame, acesulfame, ciclamato) l'indice glicemico è praticamente uguale a zero.
Considera inoltre il contenuto totale di carboidrati, perché si è visto che il carico glicemico è ben più importante dell'indice glicemico nel determinare la risposta glicemica dell'organismo, per approfondire vedi: Indice glicemico
Si tenga presente che un pasto misto, che contiene cioè proteine, carboidrati e grassi determina una risposta glicemica inferiore poiché viene digerito più lentamente. Inoltre la presenza di proteine e grassi nelle giuste quantità aumenta il potere saziante dell'alimento.
Proprio in quest'ultimo punto è nascosta la risposta al tuo secondo quesito. Anche se dipende dal tipo di frutta (banane e uva contengono per esempio carboidrati ad elevato indice glicemico), la presenza di fibre nel frutto tende ad abbassare l'indice glicemico complessivo del pasto.
Tuttavia se insieme alla pasta consumi un po' di grassi e un po' di proteine l'indice glicemico totale si abbassa ulteriormente. Tieni presente che la pasta è un alimento a medio indice glicemico ma che la sua elevata percentuale di carboidrati, tende comunque ad innalzare la glicemia in modo significativo (Indice glicemico di pane e pasta).
Per quanto riguarda il contenuto di grassi idrogenati nella barretta, basta leggere quanto riportato sull'etichetta. Finalmente dal 13 Dicembre 2014 vige anche in Italia l'obbligo di specificare l'origine vegetale degli oli alimentari utilizzati, riportandola negli ingredienti (scrivendo, ad esempio: olio di oliva, olio di palma ecc.); inoltre, l'espressione «totalmente o parzialmente idrogenato», a seconda dei casi, diviene obbligatoria qualora il prodotto contenga un olio idrogenato.
Ricordiamo che anche in assenza di grassi idrogenati, se in etichetta compaiono scritte come "mix di oli tropicali", "olio di palma o palmitico", si è comunque in presenza di un alimento "dannoso" poiché ricco di grassi saturi. Va un po' meglio invece se viene utilizzato l'olio di cocco più ricco di grassi a media catena (MCT) e più povero di grassi saturi a lunga catena.
Per approfondire: Indice glicemico degli alimenti