Fratture Ossee: Cause, Sintomi, Guarigione
Ultima modifica 09.05.2019
INDICE
  1. Generalità e Cause
  2. Classificazione
  3. Sintomi
  4. Fasi di Guarigione

Generalità e Cause

Per frattura si intende una interruzione dell'integrità strutturale dell'osso che può essere di origine traumatica o spontanea (patologica).

Fratture ossee Shutterstock

Nel caso di un trauma, l'osso si frattura quando il trauma ha entità tale da superare i limiti di resistenza dell'osso stesso. Il trauma può interessare l'osso direttamente o indirettamente. Nel primo caso l'osso si frattura nel punto in cui viene applicata la forza. In caso di trauma indiretto, invece, la frattura si manifesta ad una certa distanza dal punto di applicazione della forza, la quale si propaga lungo la catena cinetica di un arto o della colonna vertebrale fino a raggiungere la sede di frattura.

In entrambi i casi le forze applicate possono essere di torsione, di flessione, di compressione o di strappo. Se l'osso è minato da un processo patologico (sistemico o locale), tali forze possono creare una frattura pur essendo irrisorie o di modesta entità, si parla in questi casi di fratture patologiche (tipiche degli anziani, vedi: Osteoporosi).

Esistono poi fratture da stress o da sovraccarico funzionale determinate dalla ripetizione di continue sollecitazioni sull'osso (tipico esempio è la frattura da marcia o dei marciatori che interessa il secondo metatarso).

Le fratture possono essere inoltre causate da una brusca e violenta contrazione muscolare (fratture da avulsione) che determina un distacco osseo in corrispondenza dell'inserzione tendinea del muscolo stesso. Questa tipologia di frattura è molto frequente nei giovani atleti nei quali la massa ossea non è ancora ben consolidata.

Classificazione

La classificazione delle fratture è un argomento molto vasto e completo, cercheremo di riassumere nei seguenti punti le fratture più frequenti e caratteristiche.

Frattura composta (senza dislocazione dei frammenti) o scomposta (con dislocazione dei frammenti): in rapporto all'eventuale spostamento dei segmenti fratturati si distinguono fratture composte, in cui i segmenti di frattura conservano la loro posizione anatomica, e fratture scomposte, in cui si verifica uno spostamento dei frammenti.

Frattura chiusa o esposta: in base all'integrità o meno della cute vi sono fratture chiuse (in cui la cute rimane integra) e fratture esposte ad elevato rischio di infezione (in cui vi è lacerazione della cute ed esposizione esterna dell'osso).

Frattura completa o incompleta: a seconda che la frattura interessi tutto lo spessore dell'osso (frattura completa) o una parte di esso (frattura incompleta o semplice infrazione ossea).

Frattura stabile o instabile:quando subentrano forze deformanti come la forza muscolare che impediscono il contatto reciproco tra i due segmenti ossei si parla di frattura instabile. In questi casi verrà compromessa l'immobilità della frattura con conseguente ritardata guarigione. In caso contrario, in mancanza cioè di forze deformanti, si parla di frattura stabile.

Fratture semplici, pluriframmentarie o comminute: in base al numero di frammenti ossei prodotti. Se la frattura origina due frammenti ossei ben distinti si definisce semplice. Se invece origina numerosi frammenti prende il nome di frattura pluriframmentale o comminuta (presenza di più rime di frattura).

Fratture trasverse, oblique, spiroidi o longitudinali: in base al decorso e alla forma della rima di frattura ( la fessura che separa i due frammenti ossei) le fratture possono essere classificate in:

  • Fratture trasverse: la rima di frattura è disposta ad angolo retto rispetto all'asse longitudinale dell'osso
  • Fratture oblique:  la rima di frattura forma un angolo inferiore a 90° rispetto all'asse longitudinale dell'osso (fratture a becco di flauto)
  • Fratture longitudinali: la rima di frattura è parallela all'asse longitudinale dell'osso
  • Fratture spiroidi: la rima di frattura compie un decorso a spirale lungo il segmento osseo, avvolgendosi ad esso.

Come abbiamo visto per le fratture scomposte, le lesioni associate alla frattura possono essere di natura: muscolare,tendinea, ligamentosa, vascolare, nervosa, viscerale o cutanea.

Sintomi

La sintomatologia delle fratture è caratterizzata da:

  • Dolore (stimolo delle terminazioni sensitive del periostio);
  • Ridotta motilità (più o meno ampia a seconda della sede della frattura e della posizione anatomica del singolo osso);
  • Impotenza funzionale (dolore e mancanza del braccio di leva per i muscoli);
  • Ematoma.

Fasi di Guarigione

La guarigione da un evento traumatico esitato in frattura procede secondo le seguenti tappe:

  • Riduzione dell'ematoma (7-14 giorni), stabilizzazione della frattura, stimolo cellulare per la produzione di nuove strutture ossee;
  • Temporanea produzione di un tessuto di guarigione soffice ("tessuto di granulazione"). Questo fenomeno avviene in un periodo di tempo generalmente compreso tra le 4 e le 16 settimane;
  • Sostituzione di questo tessuto con un altro tessuto duro ma temporaneo denominato "callo di ossificazione";
  • Sostituzione del "callo" con un tessuto osseo lamellare ben orientato;
  • Il concomitante fenomeno di rimodellamento attraverso il quale l'osso recupera la sua forma originale (uno o più anni).