Ultima modifica 08.11.2018

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La vescica urinaria è un organo cavo, muscolomembranoso ed impari, deputato alla raccolta dell'urina proveniente dai reni e convogliata al suo interno dagli ureteri. Funge quindi da serbatoio temporaneo, riempiendosi tra una minzione e l'altra e svuotandosi occasionalmente per eliminare all'esterno, attraverso l'uretra, l'urina accumulata.

Vescica urinariaLa vescica si colloca nella regione anteriore del bacino, appoggiata al pavimento pelvico; è situata dietro la parete addominale e la sinfisi pubica, davanti al retto e sopra la prostata nel maschio, davanti ad utero e vagina (che sovrasta) nella femmina. Riceve lo sbocco degli ureteri e comunica con l'esterno attraverso l'uretra.

Macroscopicamente la vescica viene suddivisa in tre regioni: fondo (o base), corpo ed apice. Sul fondo della vescica si trovano, uno per lato, gli sbocchi degli ureteri; la zona compresa tra questi e l'orifizio dell'uretra è denominata trigono vescicale.

La vescica ha una capacità massima di circa 200-400 ml, con notevole variabilità individuale; in situazioni particolari, ad esempio negli episodi di stasi urinaria, l'organo può comunque arrivare ad accumulare più di un litro di urina. Questa capacità è legata alla peculiare struttura della parete vescicale, in cui si riconoscono quattro tuniche, che dall'interno all'esterno prendono il nome di: tonaca mucosa, tonaca sottomucosa, tonaca muscolare e tonaca sierosa.

La tonaca mucosa è caratterizzata da un epitelio di rivestimento di transizione, costituito da più strati cellulari che adattano la propria forma al grado di riempimento della vescica. Quando l'organo è vuoto le cellule superficiali hanno forma ad ombrello o a testa di fungo, quelle intermedie assomigliano ad una clava e quelle inferiori hanno una forma rotondeggiante. Nella vescica piena, invece, le cellule superficiali si appiattiscono e quelle intermedie si incuneano nelle basali rendendo l'epitelio molto più sottile e bistratificato.

L'epitelio di transizione poggia su una lamina propria ricca di tessuto connettivo che, ad eccezione del cosiddetto trigono vesciale, si può sollevare in pieghe. Queste pliche costituiscono delle superfici di riserva, dato che si appiattiscono in caso di forte riempimento vescicale. Anche la tonaca sottomucosa è costituita da un sottile strato di connettivo con interposizione di fibre elastiche; la sua funzione è paragonabile ad un piano di scorrimento, grazie al quale la tunica mucosa può modificare i propri caratteri in relazione al grado di pienezza della vescica.

Più in profondità rispetto alla sottomucosa, la tonaca muscolare si caratterizza per tre strati di fibre muscolari lisce che nel complesso formano il cosiddetto muscolo detrusore della vescica. Seppur didatticamente suddivise in questi tre strati, in realtà queste strutture muscolari non sono ben differenziabili, ma si compenetrano l'una nell'altra. In generale, comunque, nello strato più superficiale le fibrocellule muscolari sono disposte in fasci longitudinali, che si intrecciano sotto la mucosa; nello strato intermedio, invece, le fibrocellule assumono un andamento circolare e si addensano alla base della vescica intorno all'orifizio uretrale interno, costituendo il cosiddetto sfintere liscio della vescica. In corrispondenza dello sbocco dell'uretere, inoltre, una parte di questo strato muscolare intermedio forma una valvola che impedisce il reflusso dell'urina nello stesso. Al pari di quello superficiale, lo strato muscolare più profondo è costituito da fibre longitudinali.

La contrazione del muscolo detrusore della vescica ed il rilasciamento dello sfintere uretrale sono controllati dal sistema nervoso parasimpatico, che favorisce dunque la minzione. Viceversa, la contrazione dello sfintere ed il rilasciamento del detrusore (fase di riempimento), sono sotto il controllo del sistema simpatico.

La tunica sierosa è rappresentata dal peritoneo parietale, che riveste solamente la regione superiore della vescica e le sue facce postero-laterali. Nelle rimanenti porzioni la parete della vescica è ricoperta da tessuto connettivo fibroadiposo.