Ultima modifica 18.03.2020

A cura del Dott. Giovanni Chetta


Giovanni Chetta

Network connettivale

La struttura totale costituita da matrice extracellulare, recettori di membrana (integrine) e matrice intracellulare costituisce il nostro corpo spaziale (da cui il concetto di "medicina e salute spaziale"). Ci troviamo di fronte a un vero e proprio network sopramolecolare continuo e dinamico che si estende in ogni angolo e spazio corporeo composto da una matrice nucleare interna a una matrice cellulare immersa in una matrice extracellulare. Il network connettivale è un continuum che connette sia strutturalmente che funzionalmente dando forma e consentendo la vita del nostro organismo.
A differenza dei networks formati dal sistema nervoso, da quello endocrino e da quello immunitario, il sistema connettivo presenta un metodo forse apparentemente più arcaico, ma non certo meno importante di comunicazione: quella meccanica. Esso "semplicemente" tira e spinge comunicando così da fibra a fibra, da cellula a cellula e da ambiente interno ed esterno alla cellula e viceversa, tramite la trama fibrosa, la sostanza fondamentale e sofisticati sistemi di transduzione del segnale meccanico. Questo tipo di comunicazione avviene al di fuori del nostro stato di coscienza ed è stato fin'ora studiato molto meno della comunicazione nervosa e circolatoria.
Occorre inoltre considerare che il sistema connettivo, oltre a rappresentare esso stesso un network indispensabile per lo sviluppo e la vita di tutti i componenti dell'organismo, costituisce il substrato integrato che consente agli altri networks (nervoso, endocrino, e immunitario) di esistere, agire e comunicare fra loro. In altre parole, esso è al contempo un sistema di comunicazione integrato con gli altri nonchè la struttura fisicamente e funzionalmente portante di essi, quindi della rete globale organica.
Al contempo, i sistemi endocrino, immunitario e nervoso sono in grado di comportare profonde modifiche del sistema connettivo come, ad esempio, nei processi di cicatrizzazione e infiammatori o, semplicemente, considerando le modifiche fasciali comportate dai muscoli tramite il sistema nervoso (possiamo considerare in realtà i muscoli come un'unica gelatina, che modifica rapidamente il proprio stato in risposta a uno stimolo nervoso, contenuta all'interno di 650 tasche connettivali). Ulteriore fattore in grado di incidere in maniera preponderante sul sistema connettivo è l'alimentazione (lo scorbuto, ad esempio, è una patologia caratterizzata da un'estesa degenerazione del tessuto connettivo dovuta a carenza di vitamina C, in assenza della quale i fibroblasti cessano di sintetizzare il collagene).

Psiconeuroendocrinoconnettivoimmunologia

psiconeuroendocrinoconnettivoimmunologiaL'organismo umano funziona quindi come una rete integrata che unifica i vari organi e sistemi. I codici sono gli stessi e il substrato è comune a tutta la rete. Sia che siano i circuiti cerebrali, attivati da emozioni, pensieri, oppure i circuiti nervosi vegetativi, attivati da sollecitazioni o da feedback di organi o sistemi, sia che siano gli organi endocrini o immunitari, sia che siano tensioni meccaniche connettivali, tramite movimento e attivazione muscolare, a emettere messaggi, questi ultimi, nella loro parte fondamentale, verranno riconosciuti da tutte le componenti della rete. Il linguaggio è unico, il collegamento è integrato e a doppio senso di marcia.
E' evidente che l'approccio terapeutico può sfruttare questa possibilità di pluralità di ingressi alla "grande connessione". Su questa base, infatti, gli interventi possono essere molteplici: educazione alimentare, farmacoterapia, terapie strumentali, psicoterapia, tecniche corporee, tecniche ergonomiche ecc. Compito dell'intervento terapeutico è quello di favorire il ripristino della fisiologica comunicazione equilibrata tra i sistemi.
Appare chiara l'importanza della ricerca ulteriore in questo campo. Non si può prescindere dallo studio del sistema connettivale se si vuole comprendere a fondo il comportamento globale e locale fisiologico. Lo studio della biochimica non può più essere semplificato in sequenze lineari di reazioni chimico-fisiche ma occorre considerare l'habitat attivo e dinamico in cui la "chimica della vita" si svolge ossia quel materiale che i biochimici scartano purificando gli enzimi "solubili" e attraverso il quale i chirurghi si fanno strada nei loro interventi: il sistema connettivo.

La psiconeuroendocrinommunologia va quindi estesa alla

psiconeuroendocrinoconnettivoimmunologia.

Lo stesso sviluppo delle terapie "energetiche" non può fare a meno dell'analisi approfondita del sistema connettivo al fine di comprendere la fisiologia dei circuiti magnetici prodotti dal fluire delle cariche elettriche nell'organismo.
Occorre infine sottolineare in base a quanto fin'ora sostenuto, come moderne tecniche e terapie manuali, del movimento e di rieducazione posturale, basate sul concetto di riarmonizzazione del sistema connettivale in accordo con gli altri sistemi, possano avere importanti effetti oltre che immediati anche a lunga durata sulla salute generale dell'organismo.

 

Bibliografia essenziale:

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