Pelle, disidratazione e perspiratio insensibilis
La pelle protegge dalla disidratazione
Una delle principali funzioni dell'epidermide è quella di creare una barriera tra l'ambiente interno e l'ambiente esterno, proteggendoci dalla disidratazione.
Il nostro corpo è composto prevalentemente da acqua (55-65% in relazione all'età), cioè circa 42 kg in un uomo di 70kg in buona forma fisica.
Per la sopravvivenza dell'individuo, data la vitale importanza dell'acqua corporea, è fondamentale che il contenuto idrico sia mantenuto costante. La pelle è quindi importantissima, in quanto si oppone ad una eccessiva dispersione idrica nell'ambiente.
Nonostante ciò, una discreta quantità di acqua corporea viene quotidianamente eliminata attraverso la cute. Tale fenomeno è chiamato traspirazione insensibile o perspiratio insensibilis, insensibile perché non ce ne rendiamo conto.
La perdita di acqua corporea attraverso la pelle aumenta drammaticamente in caso di ustione. Nell'area danneggiata la perdita idrica è considerevole e, se è abbastanza estesa, compromette le funzioni vitali dell'organismo.
Perspiratio Insensibilis
Con il termine "perspiratio insensibilis" viene comunemente indicata la fisiologica perdita di acqua attraverso la cute o le vie respiratorie.
La perdita idrica cutanea non va confusa con il sudore, poiché, mentre la perspiratio è un passaggio passivo, la sudorazione è una secrezione ghiandolare attiva, che richiede, cioè, una certa spesa energetica.
Le perdite respiratorie sono invece legate all'abbondante contenuto in vapore acqueo dell'aria espirata.
In condizioni basali, le perdite idriche legate alla perspiratio insensibilis variano in funzione della superfiie e della massa corporee, oltre che in funzione della temperatura dell'ambiente esterno. Prendendo come riferimento un individuo con peso di circa 70 kg per un'altezza di circa 1,70 metri, la perdita di acqua tramite traspirazione insensibile può variare da circa 400 ml ad una temperatura di 22°C fino ad arrivare a quasi 700 ml con temperature che aumentano fino a 30°C.
Anche se non ce ne rendiamo conto, l'eliminazione di acqua è dunque consistente, un motivo in più per sottolineare, ancora una volta, l'importanza di un'adeguata assunzione di liquidi con la dieta.
Bisogna inoltre considerare che tale perdita può aumentare, per esempio, durante l'attività sportiva. Un organismo impegnato in uno sforzo fisico elimina più acqua, perché la frequenza del respiro aumenta e soprattutto perché la perdita di acqua attraverso la cute è nettamente superiore. L'evaporazione dell'acqua sottrae infatti calore al corpo, partecipando ai meccanismi termoregolatori, con lo scopo di mantenere l'omeotermia interna.
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