Che cos'è
La noradrenalina, o norepinefrina che dir si voglia, è un ormone sintetizzato nella porzione interna (midollare) del surrene, nonché un neurotrasmettitore prodotto dal sistema nervoso centrale e periferico. La maggior parte della noradrenalina circolante proviene proprio dalle terminazioni nervose, mentre a livello surrenale viene sintetizzata prevalentemente adrenalina (il 90% delle cellule della midollare del surrene sono specializzate nella sua sintesi).
La noradrenalina viene rilasciata in maniera importante e sovrafisiologica in risposta ad un severo stress fisico o psicologico, come un'importante emorragia, una riduzione delle concentrazioni ematiche di glucosio, ferite traumatiche, interventi chirurgici o esperienze paurose.
Una volta secreta e rilasciata in circolo, la noradrenalina accelera la frequenza cardiaca, aumenta il rilascio di glucosio dalle riserve energetiche ed aumenta il flusso sanguigno ai muscoli scheletrici. In sinergia con l'epinefrina, la noradrenalina prepara l'organismo alla cosiddetta reazione di "attacco o fuga", incrementando in tempi brevissimi il metabolismo e le capacità di sostenere uno sforzo fisico violento. Oltre ad agire come ormone, la noradrenalina è un neurotrasmettitore caratteristico del sistema nervoso centrale e di quello simpatico; come tale viene rilasciata dai neuroni noradregenici durante la trasmissione sinaptica.
La noradrenalina viene sintetizzata a partire dalla tirosina: la prima reazione è l'ossidazione dell'amminoacido in diidrossifenilalanina (L-DOPA), seguita dalla decarbossilazione nel neurotrasmettitore dopamina e dalla β-ossidazione in noradrenalina.
Funzioni
Gli effetti nella noradrenalina si concentrano prevalentemente a livello cardiovascolare. Ben nota è la sua capacità di aumentare frequenza e contrattilità cardiaca, innalzando la pressione arteriosa per vasocostrizione arteriolare cutanea, genitale, splacnica e renale. Tra le altre azioni della noradrenalina ricordiamo l'effetto di stimolo sulla contrazione degli sfinteri, sulla dilatazione della pupilla e sulla sudorazione, mentre a livello metabolico promuove glicogenolisi, gluconeogenesi e lipolisi, diminuendo la secrezione di insulina ed aumentando quella di glucagone. Come mostrato in figura (clicca sull'immagine per ingrandire), gli stimoli necessari a produrre rialzi consistenti di noradrenalina nel sangue, hanno un'intensità ed un potere stressogeno assai superiore rispetto a quelli che innalzano l'adrenalina.
Recettori
Per espletare i suoi effetti biologici, la norepinefrina deve interagire con specifici recettori, i cosiddetti recettori adrenergici. Se ne riconoscono essenzialmente due tipi, α e Β, con vari sottotipi per ciascuna classe; la diversa espressione di questi recettori e delle relative isoforme influenza le attività adrenergiche a livello tissutale.
Recet. | Sensibilità | Sede principale | Principali azioni degli agonisti |
α1 | Noradrenalina > adrenalina | Maggior parte dei tessuti bersaglio | Contrazione muscolatura liscia, con effetto ipertensivo |
α2 | Adrenalina ≥ Noradrenalina |
Tratto gastrointestinale e pancreas | Contrazione muscolatura liscia, calo secrezione di insulina e aumento di glucagone, inibito rilascio di neurotrasmettitori (diminuzione della produzione di noradrenalina e acetilcolina), contrazione degli sfinteri del tratto gastrointestinale |
β1 | Adrenalina = Noradrenalina |
Muscolo cardiaco, rene | Aumento contrazione e frequenza cardiaca, aumentato rilascio di renina, stimolo lipolisi nel tessuto adiposo |
β2 | Adrenalina > Noradrenalina |
Alcuni vasi sanguigni e muscolo liscio di alcuni organi (muscolatura liscia bronchiale, gastrointestinale, coronarica) e grandi vasi che irrorano la muscolatura scheletrica | Vasodilatazione, stimolo sulla lipolisi, anabolismo e vasodilatazione a livello muscolare, con aumento della prestazione fisica, stimolo glicolisi e gluconeogenesi, aumentata secrezione di renina, contrazione sfinteri del tratto gastrointestinale |
β3 | Noradrenalina > adrenalina |
Tessuto adiposo | Stimolo sulla lipolisi |
Farmaci e Integratori
Per la sua capacità di aumentare la liberazione degli acidi grassi dai depositi adiposi, attraverso l'attivazione dei beta-3-recettori, e di attivarne il loro metabolismo a livello dei tessuti periferici, con stimolo sulla termogenesi, la noradrenalina potrebbe essere impiegata a scopo terapeutico per favorire il dimagrimento. In realtà tale pratica non viene effettuata poiché i rischi supererebbero i benefici; la noradrenalina viene invece impiegata in terapia d'emergenza dinanzi ad episodi di ipotensione severa, shock settico e shock cardiogeno. Molti integratori dimagranti, come la caffeina, l'ormai vietata efedrina, la sinefrina e le droghe che le contengono (guaranà, matè, caffè, tè, cola, ephedra, arancio amaro), ricalcano gli effetti della noradrenalina liberandola dalle vescicole neuronali e/o legandosi ai suoi recettori e stimolandoli.
Nel trattamento della depressione si utilizzano invece i cosiddetti farmaci inibitori del reuptake della serotonina e della noradrenalina, che ne aumentano le concentrazioni disponibili nelle sinapsi migliorando il livello di comunicazione tra le cellule nervose. Per i già ricordati effetti costrittivi dell'adrenalina a livello degli sfinteri dell'apparato digerente ed escretore, gli stessi farmaci possono essere utilizzati nel trattamento dell'incontinenza urinaria da sforzo.