Ultima modifica 23.10.2019
INDICE
  1. Informazioni Generali
  2. Cos’è
  3. Sintesi e Secrezione
  4. Funzioni
  5. Significato Clinico

Informazioni Generali

La gonadotropina corionica umana (HCG) è una glicoproteina ad attività ormonale. Nota per essere associata alla gravidanza, la sua principale funzione consiste nel provvedere al mantenimento della gestazione, favorendo un ambiente ormonale e tessutale adeguato allo sviluppo dell'embrione.

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La gonadotropina corionica umana viene prodotta dalle cellule pre-embrionali (sinciziotrofoblasto) che daranno poi origine alla placenta, subito dopo l'impianto nell'utero dell'ovulo fecondato.

Nelle donne che non hanno intrapreso una gravidanza e negli uomini, l'HCG non è presente o lo è in quantità minime. Al di fuori della gestazione, il riscontro dell'incremento delle concentrazioni di gonadotropina corionica umana nel sangue è indicativo di alcune condizioni patologiche, come una malattia trofoblastica gestazionale o alcuni tumori benigni e maligni dell'ovaio e del testicolo.

Cos’è

Gonadotropina Corionica Umana (HCG): che cos’è?

Come suggerisce lo stesso termine, la gonadotropina corionica umana è una glicoproteina ad attività ormonale che appartiene alla famiglia delle gonadotropine.

La sigla HCG che viene utilizzata per indicare la gonadotropina corionica umana deriva dall'inglese "Human Chorionic Gonadotropin" e, talvolta, viene utilizzato il sinonimo coriogonadotropina umana.

Dal punto di vita strutturale, si tratta di un eterodimero, cioè una molecola formata dall'unione di due subunità - alfa (α) e beta (β) - di natura chimica differente.

  • La subunità alfa della gonadotropina corionica umana (α-HCG) presenta una struttura identica a quella delle altre gonadotropine prodotte dall'organismo umano, cioè:
  • La subunità beta della gonadotropina corionica umana (β HCG o beta HCG) è specifica, invece, di ciascuna gonadotropina. In altre parole, questa frazione è unica per la gonadotropina corionica umana. La subunità beta permette l'interpretazione dei test per verificare l'avvenuto concepimento: per questo motivo si parla comunemente di beta HCG come dell'ormone della gravidanza.

Sintesi e Secrezione

Gonadotropina Corionica Umana: produzione durante la gravidanza

A differenza dell'ormone luteinizzante (LH), dell'ormone follicolo-stimolante (FSH) e dell'ormone stimolante la tiroide (TSH) prodotti dall'adenoipofisi, la gonadotropina corionica umana è secreta dopo l'impianto delle cellule del sinciziotrofoblasto, che si trovano a diretto contatto con l'endometrio.

Dall'annidamento in poi, la quantità di gonadotropina corionica umana presente nella madre tenderà ad aumentare in modo assai consistente e continuo fino al secondo/terzo mese di gravidanza, per poi diminuire e infine stabilizzarsi (intorno alla sedicesima settimana di gestazione) fino al momento del parto.

Da notare che il calo di HCG nel sangue materno si verifica in contemporanea con l'aumento di produzione - sempre a livello placentare - di progesterone.

Cos'è il trofoblasto?

Il trofoblasto è una struttura presente sin dall'inizio dello sviluppo embrionale, che circonda la blastocisti (cioè il futuro embrione). A tal proposito, occorre ricordare che sin dai primi giorni di gravidanza l'uovo fecondato va incontro ad un rapido processo di moltiplicazione cellulare, passando dallo stadio di morula a quello, appunto, di blastocisti.

Dall'attività del trofoblasto, dipende l'annidamento dell'ovulo fecondato nella mucosa uterina: grazie ad un insieme di cellule con attività invadente (sinciziotrofoblasto), l'epitelio delle cellule endometriali viene infiltrato, così come lo stroma. In pratica, il sinciziotrofoblasto crea un varco attraverso il quale può penetrare la blastocisti nell'endometrio. A partire dall'ottavo giorno circa, questo complesso di cellule svolge un ruolo nutritivo (nutrizione istotrofica) nei confronti dell'embrione e, insieme agli altri annessi embrionali (mesoderma e citotrofoblasto), inizia ad evolvere nella placenta.

Quando inizia la sintesi di Gonadotropina Corionica Umana?

In gravidanza, la sintesi dalla gonadotropina corionica umana inizia nel momento in cui si verifica l'annidamento dell'ovulo fecondato nell'utero, vale a dire una settimana circa dopo il concepimento (evento che si verifica, invece, entro 24 ore dall'ovulazione). Per questo motivo, è meglio attendere qualche giorno affinché sia dosabile.

Una volta iniziata la secrezione, la concentrazione della gonadotropina corionica umana raddoppia ogni due giorni e presenta un picco 60-70 giorni dopo la fecondazione, quindi diminuisce per rimanere stabile per il resto della gestazione. Ciò significa che potrebbe essere eseguita la rilevazione della beta HCG ancor prima della data orientativa in cui la donna aspetta le mestruazioni.

Concepimento e HCG: dopo quanto è possibile fare il test?

Il concepimento avviene quando gli spermatozoi, risalendo l'utero, raggiungono la cellula uovo matura, rilasciata dall'ovaio durante l'ovulazione e disponibile per la fecondazione.

L'ovulo fecondato viene trasportato dal movimento delle cellule ciliate delle tube in direzione della cavità uterina, dove si annida nell'endometrio all'incirca 6-7 giorni dopo il rapporto sessuale non protetto (quindi intorno al 21-22esimo giorno di un ciclo mestruale regolare di 28 giorni, se la fecondazione è avvenuta in quattordicesima giornata). A questo punto, inizia anche la produzione della gonadotropina corionica umana, che è misurabile anche in dosi bassissime nel sangue: anticorpi specifici interagiscono con la glicoproteina, rivelandone la presenza.

Lo sapevate che…

Il periodo in cui è possibile che l'uovo venga fecondato inizia 4-5 giorni prima dell'ovulazione e termina 1-2 giorni dopo. Ciò è possibile in considerazione del fatto che la cellula uovo matura, quando viene espulsa dall'ovaia, riesce a sopravvivere per circa 24 ore, mentre gli spermatozoi possono rimanere vitali nell'apparato genitale femminile fino a 72-96 ore. Pertanto, un rapporto sessuale non protetto avvenuto anche 3 o 4 giorni prima dell'ovulazione può portare alla fecondazione.

Gonadotropina Corionica Umana: sintesi al di fuori della gravidanza

Nelle donne che non hanno iniziato una gravidanza e negli uomini, la gonadotropina corionica umana non è presente o lo è in quantità minime. Nel dettaglio, per la beta HCG, è considerato normale l'intervallo di riferimento: 0-5 mlU/ml (milliUnità Internazionali per millilitro di sangue). Per le donne in post-menopausa, la gonadotropina corionica umana può raggiungere valori di 9-14 mlU/ml.

Al di fuori della gravidanza, il riscontro di un aumento delle concentrazioni di gonadotropina corionica umana nel sangue di uomini adulti e donne non in gravidanza è indicativo della presenza di alcuni tumori benigni e maligni, soprattutto dell'ovaio, del testicolo e del trofoblasto.

In particolare, l'incremento dell'HCG può suggerire la presenza di:

  • Malattie trofoblastiche gestazionali;
  • Tumori trofoblastici gestazionali;
  • Tumore delle cellule germinali, come il seminoma nell'uomo.

In base a tali considerazioni, la determinazione della beta-hCG può essere utilizzato con la valenza di marcatore tumorale.

Funzioni

Gonadotropina Corionica Umana: ruolo biologico e funzioni nell'organismo

Nelle donne in gravidanza, la gonadotropina corionica umana è prodotta in quantità aumentate a partire dall'impianto dell'ovulo fecondato nell'endometrio. Dopo l'annidamento, la gonadotropina corionica umana è prodotta prima da quelle cellule pre-embrionali che daranno origine alla placenta, poi verrà secreta da quest'ultima.

Le principali funzioni della gonadotropina corionica umana consistono nel:

  • Stimolare il corpo luteo, ossia ciò che resta del follicolo ovarico dopo l'ovulazione, a produrre grandi quantità di progesterone, destinate a rendere la parete uterina un ambiente ormonale e tessutale ideale per l'impianto della cellula uovo fecondata, l'iniziale sviluppo della decidua e lo sviluppo dell'embrione. Questa funzione si esaurisce poi nel corso delle settimane, quando sarà la stessa placenta a garantire la sufficiente liberazione di tale ormone;
  • Attivare - insieme agli estrogeni - la sintesi delle proteine necessarie a rinforzare la parete muscolare dell'utero stesso.

Significato Clinico

Indicazioni per il dosaggio della Gonadotropina Corionica Umana

Come anticipato, l'esame della gonadotropina corionica umana viene indicato:

  • Per confermare l'inizio di una gravidanza: nel corso dei mesi di gestazione, il dosaggio di gonadotropina corionica umana permette di valutare la salute della futura mamma e del prodotto del concepimento (prima dell'embrione, poi del feto). Di norma, i valori di HCG aumentano progressivamente nel circolo materno nelle prime 8-10 settimane di gravidanza, cioè con l'aumento dell'attività placentare, per poi diminuire e stabilizzarsi per tutto il resto della gestazione.
  • Come marker tumorale: la beta HCG appartiene a quel gruppo di sostanze che si possono trovare in quantità aumentate nel sangue, nelle urine o in altri liquidi corporei in presenza di alcuni processi neoplastici. In particolare, l'aumento delle sue concentrazioni plasmatiche può essere correlato soprattutto alla presenza di alcuni tumori benigni e maligni dell'ovaio, del testicolo e del trofoblasto. In particolare, elevate concentrazioni di beta-hCG nel sangue sono correlate a: coriocarcinoma testicolare e del sito placentare, mola idatiforme e seminoma. Al di fuori del periodo gestazionale, il dosaggio ematico della gonadotropina corionica umana fornisce, quindi, un'indicazione sull'evolversi di queste patologie nel tempo, anche in relazione alle terapie intraprese.

Il dosaggio della gonadotropina corionica umana può essere utilizzato anche per:

  • Identificare una gravidanza ectopica, insieme al test del progesterone;
  • Monitorare una gravidanza a rischio;
  • Escludere una gravidanza prima di sottoporsi ad alcune terapie farmacologiche o procedure mediche potrebbe danneggiare il feto;
  • Ricercare eventuali anomalie fetali (per maggiori dettagli, si rimanda a Bi-test, PAPP-A e Alfafetoproteina).

Per saperne di più, prosegui con la lettura di:

Beta hCG: Cos'è? Valori e Significato in Gravidanza

Beta-hCG come Marcatore Tumorale: A cosa serve? Quando preoccuparsi?

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici