Ultima modifica 04.11.2017

Gli organi tendinei del Golgi sono propriocettori deputati alla raccolta ed alla trasmissione di dati inerenti la tensione sviluppata dai muscoli.
Situati a livello della giunzione muscolo-tendine, là dove le fibre extrafusali si continuano con quelle tendinee,  sono coinvolti nella genesi del cosiddetto riflesso miotatico inverso: quando i muscoli sono contratti, soprattutto se in maniera isometrica, gli organi del Golgi rilevano il grado di tensione sviluppato, innescando un riflesso che porta al rilasciamento muscolare. Così facendo, proteggono le fibre dai danni da eccessiva contrazione.

Aldilà di questo classico ruolo fisiologico, oggi peraltro ridimensionato, non bisogna dimenticare che gli organi muscolo tendinei del Golgi sono sensibili anche a tensioni ridotte e rimangono attivi a tutti i livelli di accorciamento muscolare. Non agiscono quindi come semplice meccanismo "di emergenza", ma come "centralina di rilevamento", utile per informare il SNC sul grado di tensione sviluppata durante i movimenti.

Anatomia e fisiologia

Gli organi muscolo tendinei del Golgi sono localizzati in corrispondenza della regione di trapasso tra fibre muscolari striate e fibre tendinee. A questo livello, si dispongono in serie agli elementi contrattili, sotto forma di strutture fusate, lunghe qualche millimetro, formate da stringhe fibrose, che si inseriscono con un capo nel tendine e con l'altro nella regione muscolare prossima al confine muscolo-tendineo. L'intera struttura è avvolta da una capsula di tessuto connettivo rigido.

Le fibre extrafusali con cui ogni organo del Golgi trae rapporti appartengono in genere a più unità motorie e sono numericamente comprese tra 10 e 20.

L'innervazione sensoriale degli organi tendinei del Golgi è costituita da un fascetto di fibre nervose che si distribuiscono attorno alle stringhe fibrose. Queste terminazioni sono riccamente mielinizzate (perdono tale rivestimento entrando nell'organo tendineo), possiedono un grande diametro, appartengono alla classe delle fibre nervose Ib e sono quindi dotate di un'altissima velocità di conduzione. A differenza dei fusi neuromuscolari, gli organi del Golgi sono privi di innervazione motoria.
Come si è detto, la contrazione muscolare sottopone i tendini ad un certo grado di stiramento, che viene trasmesso agli organi muscolo tendinei del Golgi. Si ritiene che tale trazione provochi l'avvicinamento delle stringhe fibrose, aumentando la pressione sulle terminazioni sensoriali Ib ed inducendole alla scarica. Questa successione di impulsi viene inviata al midollo spinale, dove eccita degli interneuroni inibenti che sopprimono i motoneuroni alfa deputati all'innervazione dello stesso muscolo dal quale è partito il segnale. Di conseguenza, la contrazione muscolare rallenta o cessa in risposta agli stimoli provenienti dagli organi muscolotendinei del Golgi.

L'intero processo prende il nome di riflesso miotatico inverso, o a serramanico, ed ha una duplice funzione: da un lato risulta utile per evitare le lesioni tendinee causate da una contrazione troppo violenta e dall'altro preserva i muscoli dai danni associati al brusco decremento del carico applicato.
Il riflesso miotatico inverso, innescato dagli organi muscolo tendinei del Golgi, si oppone quindi ad eccessivi accorciamenti, al contrario del normale riflesso miotatico, innescato dai fusi muscolari, che si oppone ad eccessivi stiramenti del muscolo.


Gli organi muscolo tendinei non sono tutti uguali, ma ne esistono con gradi di rigidità più o meno marcati. Quelli meno rigidi vengono attivati da tensioni minori rispetto a quelli dotati di maggiore rigidità. In ogni caso, sembra che il loro ruolo nella comparsa del riflesso miotatico inverso sia molto più marginale di quanto riportato dai classici testi di fisiologia. Tutto questo a causa dei comportamenti "non lineari" emersi da alcuni studi, in cui la frequenza di scarica degli organi del Golgi si è dimostrata non proporzionale al grado di tensione muscolare applicata. D'altra parte questi propriocettori, essendo attivati anche da tensioni minime, avrebbero il compito di informare il sistema nervoso centrale sullo stato di contrazione attiva dei muscoli. Se un gruppo di fibre si contrae con un'intensità superiore rispetto alle altre, l'organo muscolo tendineo del Golgi interviene indirettamente rilassandole e diminuendo il suo effetto inibitorio su quelle contratte in misura inferiore. Il risultato è un movimento più fluido ed armonico già a bassi livelli di tensione muscolare.