Mucosa intestinale - villi intestinali
Nel complesso, una delle funzioni più importanti delle ghiandole di Galeazzi (cripte) è quella di secernere un liquido, chiamato succo enterico, ricco di acqua, elettroliti, muco ed enzimi digestivi. Tra le componenti di natura digestiva ricordiamo l'enterochinasi, che attiva il tripsinogeno pancreatico in tripsina (fondamentale per la digestione delle proteine), la lattasi (che scinde il lattosio in glucosio e galattosio) ed altri enzimi, chiamati disaccaridasi, deputati alla digestione dei disaccaridi.
Il succo enterico, che si presenta filamentoso per la presenza di muco, aderisce strettamente ai microvilli e la sua presenza è indispensabile nella fase finale della digestione e nel successivo assorbimento dei nutrienti
Nella lamina propria, oltre al tessuto connettivo si ritrovano linfociti, granulociti e tessuto linfoide (talvolta raggruppato in noduli chiamati placche del Peyer), che nel complesso difendono l'organismo dagli agenti estranei.
Una delle principali caratteristiche degli enterociti è quella di vivere soltanto pochi giorni. Mano a mano che invecchiano, queste cellule si staccano dal villo, passano nel lume intestinale e vengono eliminate con le feci. Il processo di rinnovamento della popolazione cellulare è continuo e gli enterociti sfaldati vengono prontamente rimpiazzati da nuove cellule migrate dalle cripte. Mano a mano che risalgono verso la sommità, gli enterociti maturano, invecchiano e, raggiunto l'apice, si sfaldano. Il peculiare fenomeno della migrazione cellulare fa sì che ogni tre-cinque giorni la popolazione enterocitaria venga completamente rimpiazzata da nuove cellule. Questo rapido e continuo rinnovamento ha lo scopo di mantenere elevata l'efficienza digestiva ed assorbente dell'intestino. Purtroppo, come succede per altri tipi di epitelio, l'alta velocità di moltiplicazione e sostituzione delle cellule aumenta la suscettibilità al cancro; quello al colon, in particolare, rappresenta una delle prime cause di morte nei Paesi occidentali.
La presenza dei villi permette di quintuplicare la superficie assorbente dell'intestino, funzione alla quale sono adibiti in prima persona. All'interno di ogni villo confluisce una fitta rete di capillari, fondamentale per il trasferimento dei nutrienti dal lume intestinale al circolo sanguigno. Al centro di questa maglia vascolare è presente un vaso linfatico chiamato chilifero centrale del villo, anch'esso importante per distribuire le sostanze assorbite ai vari distretti dell'organismo. In particolare, mentre l'acqua, i sali minerali, i glucidi, le vitamine idrosolubili e gli aminoacidi passano direttamente nella rete vascolare del villo, gli acidi grassi, il colesterolo, altri lipidi e le vitamine liposolubili confluiscono nel vaso linfatico.
L'intestino crasso svolge principalmente una funzione di riassorbimento dell'acqua dalla massa fluida proveniente dal tenue (chilo) e promuove l'espulsione delle scorie tramite movimenti peristaltici. E' privo di villi ma conserva le cripte di Lieberkuhn, costituite da due tipi di cellule: quelle assorbenti nella porzione più luminale e quelle caliciformi; le prime, al contrario di queste ultime, tendono a diminuire verso il retto. Alla base delle cripte ci sono cellule di rigenerazione e cellule enteroendocrine adibite alla secrezione ormonale.
La funzionalità e la salute della mucosa intestinale può essere minata da varie malattie, come la celiachia, la giardiasi ed il morbo di Crohn.