Ultima modifica 14.09.2018

Il cuore di un atleta è ben diverso da quello ingrandito di un paziente cardiopatico. Il cuore, con le sue pareti ispessite (come conseguenza di un prolungato esercizio fisico) presenta un tipo di miosina a maggiore attività ATPasica, e la sua vascolarizzazione di tipo coronarico è migliore; migliore è quindi anche lo stato di nutrizione delle cellule.
Il maggiore contributo dell'aumento del volume del cuore, è dato soprattutto dalla dilatazione delle quattro camere cardiache (atri e ventricoli).
I principali adattamenti che si realizzano quando parliamo di cuore d'atleta possono essere così riassunti:


- bradicardia (dovuta, in parte all'abbassamento della frequenza intrinseca del segnalassi, in parte ad una diminuzione del tono simpatico);
- aumento della riserva coronarica (cioè della capacità del circolo coronarico di aumentare il flusso ematico in conseguenza dell'attività fisica);
- incremento del calibro delle arterie e delle vene a livello del circolo periferico.

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