Colesterolo Buono e Colesterolo Cattivo: cosa sono?

Colesterolo Buono e Colesterolo Cattivo: cosa sono?
Ultima modifica 21.01.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Colesterolo Cattivo
  3. Colesterolo Buono
  4. Aumento delle HDL
  5. Analisi e Valori di Riferimento

Generalità

Colesterolo buono e colesterolo cattivo sono i nomi comuni con cui vengono indicate, rispettivamente, le lipoproteine HDL e le lipoproteine LDL.

Le HDL (High Density Lipoproteins) e le LDL (Low Density Lipoproteins) - insieme alle VLDL (Very Low Density Lipoproteins) - sono molto importanti per il trasporto di colesterolo e trigliceridi all'interno dell'organismo. Difatti, benché un eccesso di questi ultimi composti lipidici comporti non pochi problemi, l'organismo necessita della loro presenza per poter funzionare correttamente.

Le lipoproteine sono particelle costituite da un cuore lipidico avvolto da un guscio proteico. All'interno del circolo sanguigno, tutti i grassi - compreso il colesterolo - vengono racchiusi in lipoproteine. Solo in questo modo possono raggiungere i vari tessuti dell'organismo ed espletare le loro funzioni.

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Colesterolo Cattivo

Colesterolo Cattivo: cos'è, funzioni e rischio dell'eccesso

Il nome colesterolo cattivo è utilizzato per indicare le lipoproteine a bassa densità, meglio note come LDL. Il loro compito è quello di trasportare il colesterolo nel circolo sanguigno e di rilasciarlo a tessuti e cellule dell'organismo. Valori normali di LDL non sono pericolosi per l'individuo, ma anzi, sono necessari per il corretto funzionamento dell'organismo. Al contrario, un loro eccesso può portare a gravi rischi per la salute, aumentando soprattutto il rischio di eventi cardiovascolari.

Difatti, le LDL in eccesso possono andare incontro a modificazioni strutturali - nel dettaglio, ad ossidazioni - a causa dell'azione di molecole instabili e iper-reattive dal punto di cista chimico, come i radicali liberi. Queste modificazioni fanno sì che il colesterolo possa infiltrarsi sulle pareti dei grossi vasi arteriosi, favorendo la comparsa di problemi, quali:

  • Ostacolo meccanico al flusso sanguigno: le LDL ossidate vanno a depositarsi sulla parete dei grossi vasi arteriosi dopo essere state inglobate da macrofagi. In tali sedi cominciano a moltiplicarsi anche le cellule muscolari che costituiscono la parete del vaso. Si viene così a formare una placca, detta aterosclerotica, che tende a crescere con il passare del tempo. In questo modo si riduce progressivamente il lume del vaso ed il sangue scorre con maggiori difficoltà.
  • Ridotta elasticità delle pareti delle arterie: l'elasticità delle arterie è molto importante, poiché insieme all'azione propulsiva della pompa cardiaca, contribuisce a spingere il sangue a valle. Dato che le placche aterosclerotiche diminuiscono l'elasticità arteriosa, la loro presenza si traduce in un ulteriore ostacolo alla circolazione.
  • Formazione di trombi: alcune parti della placca aterosclerotica possono staccarsi diventando vere e proprie mine vaganti che, quando vanno ad otturare determinati capillari, impediscono l'arrivo di sangue al tessuto interessato.

Per approfondire, leggi anche: Aterosclerosi - Eicosanoidi buoni ed eicosanoidi cattivi.

Dunque le LDL, chiamate colesterolo cattivo, sono tali soltanto quando si trovano in eccesso e quando vengono ossidate. In situazioni normali sono invece indispensabili per la buona salute dell'organismo.

Da dove origina il Colesterolo LDL?

L'incremento dei livelli di LDL nel sangue può avvenire per due motivi:

  • Per l'aumentata produzione endogena (quindi da parte dell'organismo) di colesterolo;
  • A causa di un forte consumo di colesterolo con la dieta (generalmente, è una causa secondaria ma da NON sottovalutare).

L'origine del colesterolo circolante nel sangue è quindi duplice:

  • Endogena: viene sintetizzato da tutte le cellule dell'organismo (80%);
  • Esogena: deriva dagli alimenti di origine animale (15%-20%).

In condizioni normali, vi è una regolazione per cui, se ci sono molte LDL in circolo, la sintesi endogena viene fortemente limitata. Esistono tuttavia varie condizioni che stravolgono questo meccanismo regolatorio, diminuendo la sensibilità delle cellule alla presenza di LDL. Meno colesterolo è portato dentro, meno colesterolo arriva e tante più LDL vengono immesse in circolo.

Una cellula ha infatti due possibilità: ricavare il colesterolo dalle LDL oppure sintetizzarselo in completa autonomia. Normalmente, c'è un sistema di regolazione per il quale le cellule utilizzano dapprima il colesterolo trasportato dalle LDL e solo in caso di carenza di queste lipoproteine danno il via alla sintesi endogena.

Se il recettore che capta la presenza di LDL è mal funzionante, la cellula diventa insensibile all'LDL e, nonostante l'abbondanza di colesterolo in circolo, continua a produrne dell'altro. Si entra così in un circolo vizioso che aumenta sensibilmente il rischio di aterosclerosi e malattie cardiovascolari in genere.

Colesterolo Buono

Colesterolo Buono HDL: cos'è, funzioni e ruolo

Il colesterolo buono è rappresentato dalle lipoproteine ad alta densità, anche note come HDL. Queste lipoproteine hanno la funzione di trasportare il colesterolo dalle periferie (arterie) verso gli organi che lo utilizzano o lo eliminano. In pratica, si comportano come delle specie di "spazzini" in grado di raccogliere l'eccesso di colesterolo e veicolarlo al fegato. Da qui tale composto verrà inglobato nei sali biliari, riversato nell'intestino ed in parte espulso con le feci.

Il colesterolo buono HDL, pertanto, svolge un ruolo protettivo nei confronti di problematiche importanti come: aterosclerosi, ictus e infarto. È proprio grazie a quest'azione benefica che le HDL sono note come colesterolo buono.

Per approfondire, leggi anche: Colesterolo Buono HDL

Aumento delle HDL

Come si possono incrementare i livelli di HDL?

Vista la pericolosità derivante da un eccesso di LDL e l'effetto protettivo invece esercitato dalle HDL, la ricerca di strategie efficaci per aumentare i livelli di colesterolo buono e diminuire quelli di colesterolo cattivo è sempre attiva.

L'attività fisica, ad esempio, è uno dei metodi per eccellenza in grado di aumentare la concentrazione delle HDL.

Allo stesso tempo, anche la dieta svolge un ruolo fondamentale. Inutile ricordare, pertanto, che il regime alimentare deve essere sano ed equilibrato. Informazioni più dettagliate in merito sono disponibili nell'articolo dedicato: Dieta e Colesterolo.

Per informazioni più approfondite ed esaustive, leggi anche: Come Aumentare il Colesterolo HDL

Analisi e Valori di Riferimento

Analisi del sangue e valori di riferimento per la popolazione sana

Attraverso l'esecuzione delle analisi del sangue è possibile valutare diversi parametri, quali:

  • I livelli di colesterolo totale: questo parametro esprime la quantità complessiva di colesterolo contenuto nelle varie lipoproteine. Si considera corretto un valore inferioreai 200 mg/dl di sangue.
  • I livelli di HDL: esprime la quantità del cosiddetto colesterolo buono nel sangue. In linea generale questo parametro non dev'essere inferiore ai 40 mg/100 ml.
  • I livelli di trigliceridi nel sangue.

Il colesterolo cattivo LDL, invece, viene calcolato a partire dai valori di colesterolo totale, dai valori di colesterolo buono HDL e dai valori di trigliceridemia mediante l'uso di una formula matematica. Per calcolare il valore di colesterolo LDL, clicca qui.

Concludiamo riportando di seguito i valori desiderabili di colesterolo e trigliceridi per un individuo adulto sano:

  • Colesterolo totale: valore desiderabile inferiore a 200 mg/dl.
  • Colesterolo buono HDL: maggiore di 50 mg/dl.
  • Colesterolo cattivo LDL:
    • Valore ottimale inferiore a 100 mg/dl;
    • Valore quasi ottimale compreso fra 100 e 129 mg/dl.
  • Trigliceridemia: valori inferiori a 150 mg/dl
  • Indice di rischio (colesterolo totale/colesterolo buono HDL):
    • Inferiore a 5 per gli uomini;
    • Inferiore a 4.5 per le donne.

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Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista