Cervice o collo dell'utero: cos'è, anatomia e funzioni
Che cos'è la cervice?
La cervice, cervice uterina o collo dell'utero, costituisce la porzione inferiore dell'utero.
In basso, la cervice confina direttamente con la parte superiore della vagina, mentre in alto si continua con l'istmo uterino, rappresentando il punto di giunzione tra le due strutture.
Breve ripasso: cosa sono vagina e utero
La vagina è un condotto di forma cilindrica che accoglie il pene durante il coito e consente il passaggio del flusso mestruale e del feto durante il parto.
L'utero accoglie l'embrione nella propria mucosa (impianto) e ne sostiene lo sviluppo in feto e l'accrescimento di quest'ultimo sino al momento del parto
Cervice anatomia
Come è fatta e dove si trova la cervice?
La cervice uterina si trova all'interno della cavità pelvica, fra la vagina e l'utero. Si presenta come una formazione cilindro-conica della lunghezza di 2,5-4 centimetri ed un diametro di 2 centimetri e mezzo. Tuttavia, va precisato che le sue caratteristiche morfologiche sono variabili in relazione all'età e al numero di figli avuti.
Superiormente, attraverso l'orifizio interno, la cervice comunica con l'istmo (strozzamento uterino, più evidente nella nullipara), che a sua volta si continua con la cavità del corpo uterino rappresentando il punto di congiunzione tra corpo e collo dell'utero.
Inferiormente, invece, la cervice comunica con la vagina attraverso l'orifizio esterno.
Più nel dettaglio, la cervice è composta da:
- L'orifizio interno, ossia l'apertura fra la cervice e l'utero;
- L'endocervice, ovvero la parte interna della cervice che compone il canale endocervicale, la struttura che unisce l'istmo dell'utero all'ectocervice;
- L'ectocervice, cioè la parte della cervice che sporge sulla parte superiore della vagina;
- L'orifizio esterno, ossia l'apertura che porta dalla cervice alla vagina.
Tessuti e composizione della cervice dal punto di vista istologico
Dal punto di vista istologico:
- L'ectocervice è ricoperta internamente da un epitelio pavimentoso pluristratificato non cheratinizzato, privo di ghiandole (lo stesso che caratterizza la vagina), detto anche epitelio squamoso;
- L'endocervice ed il canale endocervicale sono coperti da un epitelio monostratificato (sinonimi: semplice) colonnare (sinonimi: batiprismatico o cilindrico) costituito da cellule cigliate e da cellule secernenti muco, con presenza di ghiandole o pseudoghiandole endocervicali che lo accomunano maggiormente all'epitelio uterino. È per questo noto anche come epitelio ghiandolare.
I due epiteli si uniscono nella cosiddetta giunzione squamo-colonnare, anche conosciuta come zona di trasformazione. Nella maggior parte delle donne adulte tale passaggio non è brusco: la giunzione squamocolonnare è una zona contenente aree irregolari di epitelio colonnare e squamoso metaplastico.
La dimensione di questa zona, evidenziabile dopo applicazione di acido acetico, varia da 2 a 15 millimetri.
Il collo dell'utero non è mobile perché è fissato alla vagina e alla vescica mediante tessuto connettivo lasso. Il corpo dell'utero è invece mobile, anche se tali movimenti vengono limitati da vari legamenti.
Quali funzioni svolge la cervice?
La cervice svolge un ruolo importante nel passaggio di fluidi fra l'utero e la vagina in quanto rappresenta una sorta di canale che mette in collegamento i due organi.
Difatti, attraverso la cervice uterina, capace di subire importanti modificazioni morfo-funzionali, passano (e si rendono attivi) gli spermatozoi per la fecondazione, il flusso mestruale ed il feto al momento del parto.
Le ghiandole della cervice uterina secernono muco sotto l'influenza degli ormoni sessuali femminili. Gli estrogeni, il cui picco si verifica in prossimità dell'ovulazione, stimolano le cellule a secernere un muco vischioso, trasparente ed acellulare che favorisce la sopravvivenza e la migrazione degli spermatozoi; è proprio nel canale cervicale che gli stessi acquisiscono la capacità fecondante (capacitazione).
Viceversa, sotto lo stimolo del progesterone la secrezione mucosa cervicale diviene più densa ed acida, opponendosi al passaggio degli spermatozoi in una cavità uterina non ancora predisposta all'impianto. D'altronde, anche l'orifizio uterino esterno ed il canale endocervicale divengono più ampi in fase pre-ovulatoria, quando il collo uterino è soffice e cedevole, mentre nei soggetti con ipoestrogenismo o nelle fasi di scarsa produzione estrogenica il canale risulta più stretto e poco cedevole.
Il muco secreto dalla cervice uterina possiede normalmente anche proprietà batteriostatiche a difesa sia del canale stesso che degli organi più interni della sfera genitale: corpo dell'utero e tube.
Durante la gravidanza, secrezioni mucose particolarmente dense si accumulano nel canale cervicale ostruendolo e creando una barriera protettiva per il feto chiamata tappo mucoso. Questo tappo viene perso poco prima del parto.
Durante la gravidanza, la cervice secerne un muco particolarmente denso che blocca l'ingresso dell'utero, dando origine al tappo mucoso, e rappresenta un prezioso supporto meccanico che impedisce l'uscita prematura del feto. Al momento del parto, invece, il tappo di muco si dissolve e la cervice diventa più morbida e sottile, si dilata e consente il passaggio del bambino.
Durante il travaglio, la stimolazione e lo stiramento del collo dell'utero inducono un rilascio di ossitocina, ormone secreto dalla neuroipofisi che provoca la contrazione dell'utero al momento del parto.
Infine, la presenza della cervice garantisce una protezione dell'utero, impedendo che oggetti inseriti in vagina (ad esempio, assorbenti interni, diaframma, ecc.) penetrino all'interno di quest'organo.
Per approfondire: Muco cervicale: Cos'è? A cosa serve? Gravidanza e contraccezioneDisturbi e patologie della cervice
Fra i disturbi e le patologie più comuni della cervice uterina, ricordiamo:
- Cervicite: si tratta dell'infiammazione della cervice; può manifestarsi per cause di natura sia infettiva che non infettiva.
- Polipi della cervice: si tratta di neoformazioni benigne che, solitamente, rappresentano la conseguenza di stimoli ormonali e stati di infiammazione cronica.
- Ectropion cervicale: è una condizione benigna che interessa l'orifizio uterino esterno caratterizzato da un'estroflessione della mucosa endocervicale verso l'esterno, quindi verso la vagina.
- Insufficienza cervicale: si tratta di una condizione per la quale a causa di un difetto strutturale o funzionale, il collo dell'utero non è capace di supportare una gravidanza fino al suo termine.
- Displasia cervicale: si caratterizza per la crescita anomala delle cellule della cervice uterina. La displasia cervicale in alcuni casi può precedere la comparsa di patologie tumorali maligne.
- Tumore del collo dell'utero o tumore cervicale: è una neoplasia maligna che interessa la cervice uterina il cui principale fattore di rischio è rappresentato dall'infezione sostenuta dal papilloma virus umano (HPV).