Ultima modifica 20.12.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Perché si Misura
  4. Valori normali
  5. Valori Alti - Cause
  6. Valori Bassi - Cause
  7. Come si misurano
  8. Preparazione
  9. Interpretazione dei Risultati 

Generalità

La salute del fegato può essere valutata con un semplice e comune prelievo di sangue da una vena dell'avambraccio.
Il campione ematico così ottenuto viene quindi analizzato in laboratorio, allo scopo di dosare i markers di funzionalità e salute epatica (cioè di stabilire la concentrazione plasmatica delle sostanze che hanno a che fare con l'efficienza e l'integrità strutturale dell'organo).
Vediamo ora nel dettaglio quali sono questi valori e che significato attribuire ad eventuali anomalie. Prima di elencarli, comunque, è bene precisare che si tratta generalmente di indici aspecifici, tali per cui eventuali variazioni in eccesso o in difetto non indicano necessariamente un problema epatico.
Per questo motivo, per identificare con sicurezza una malattia del fegato, oltre a confrontare i valori di più markers, può rendersi necessario il ricorso ad ecografie o biopsie dell'organo.

Valori fegato
DANNO EPATO CELLULARE
ACUTO CRONICO COLESTASI
Albumina normale o diminuita normale o fortemente diminuita normale
Bilirubina normale o fortemente aumentata normale o aumentata aumentata
Transaminasi fortemente aumentata aumentata leggermente aumentata
ALP normale normale fortemente aumentata
GGT leggermente aumentata leggermente aumentata fortemente aumentata
PT (tempo di protrombina) normale leggermente aumentata leggermente aumentata

Cos'è

Il pannello epatico è un insieme di analisi che consente di valutare lo stato di salute dell'organo.

Normalmente, i valori del fegato sono determinati con analisi eseguite nello stesso tempo su un campione di sangue.
Di solito, i parametri inclusi in questo pannello sono:

In relazione alle decisioni del medico e alla disponibilità del laboratorio, i test di funzionalità epatica possono prevedere anche l'analisi di:

Perché si Misura

Il pannello epatico è utile per valutare e monitorare infiammazioni (epatiti) acute e croniche, danni del fegato e/o malattie (dalla cirrosi ai tumori).  

Quando è richiesto l'esame?

Il medico può controllare i valori del fegato quando sospetta che l'organo possa avere qualche problema accertato o sospetto, oppure nei casi in cui il paziente sta assumendo farmaci epatotossici.
Il pannello epatico è indicato anche quando vengono riscontrati sintomi di una malattia epatica, come:

Uno o più di questi valori del fegato possono essere anche valutati quando una persona assume abitualmente alcool in eccesso oppure è stata esposto ai virus dell'epatite.

Valori normali

Valori
fegato
Significato clinico Valori normali
ALBUMINA Sintetizzata dal fegato, l'albumina è la proteina più abbondante del plasma. I suoi valori diminuiscono in presenza di malattie croniche epatiche, come la cirrosi, a causa della ridotta sintesi. Lo stesso risultato si può avere in presenza di patologie renali croniche (sindrome nefrotica), per l'abnorme perdita di albumina nelle urine, ma anche in presenza di malnutrizione severa, digiuno prolungato, catabolismo proteico e numerose altre condizioni. Per questo motivo la capacità di sintesi proteica epatica viene valutata dosando preferibilmente altri markers, come i fattori della coagulazione. 3.9 - 5.0 g/dL
ALT L'alanina transaminasi, più semplicemente ALT, ALAT o SGPT, è un enzima presente nei mitocondri delle cellule epatiche (epatociti), coinvolto nella sintesi proteica. Quando un epatocita viene leso si produce inevitabilmente una fuoriuscita di questo e di altri enzimi, che aumentano la propria concentrazione nel sangue. Di conseguenza, i valori ematici di ALT crescono in maniera sensibile durante un danno d'organo acuto, come nel corso di un'epatite virale acuta, un'epatite cronica od un'overdose di paracetamolo (epatite fulminante). 9 - 60 IU/L
AST L'aspartato transaminasi (AST), nota anche come ASAT o SGOT, è un altro enzima contenuto nelle cellule del fegato; di conseguenza un suo aumento nel sangue riconosce le medesime cause epatiche, anche se può essere ricondotto con maggiore facilità ad un danno cardiaco o muscolare. Si tratta quindi di un indice aspecifico di funzionalità epatica; i suoi valori possono essere messi in rapporto con quelli di ALT per risalire alla natura - epatica od extra-epatica - dell'aumento di queste transaminasi. Se l'ALT è molto più aumentata della AST è plausibile un danno epatico, viceversa cardiaco.
Il raffronto di questi ed altri enzimi con i valori di creatinchinasi, può confermare o smentire l'origine epatica del problema. La creatin-chinasi aumenta infatti in presenza di una lesione muscolare, per cui valori normali associati ad alti valori di ALT suggeriscono un problema al fegato.
10 - 40 IU/L
ALP La fosfatasi alcalina (ALP) è un enzima contenuto nelle cellule che rivestono lo strato più interno dei dotti biliari intraepatici. Pertanto, un aumento dei valori di ALP nel sangue può essere conseguente ad ostruzioni biliari di varia natura (calcolosi biliare), colestasi intraepatica o malattie infiltrative del fegato (ad esempio, un tumore). Comune è il suo rialzo anche in presenza di malattie osee. 30 - 120 IU/L
BILIRUBINA
TOTALE BILIRUBINA
DIRETTA
La bilirubina è un prodotto di degradazione dell'EME, una componente chiave dell'emoglobina contenuta nei globuli rossi. Una volta sintetizzata (bilirubina indiretta o non coniugata) viene resa idrosolubile a livello epatico (bilirubina diretta o coniugata), e secreta nella bile (che si riversa nell'intestino). Un aumento della frazione totale con frazione non coniugata elevata e coniugata normale, può quindi riflettere un problema di funzionalità epatica (cirrosi, epatiti virali ecc.) o un aumentato catabolismo dei globuli rossi (anemia emolitica). Al contrario, un aumento della frazione coniugata (diretta) può riflettere un problema di ostruzione biliare intra od extraepatico. Livelli di bilirubina indiretta lievemente aumentati, con tutti gli altri markers di funzionalità epatica nella norma, sono comuni nella sindrome di Gilbert.
L'eccesso di bilirubina nel sangue conferisce alla cute ed alle sclere oculari un colorito giallognolo (ittero).
TOTALE
0.1-1.2 mg/dL DIRETTA
0-0.3 mg/dL
GGT La gamma glutamil transpeptidasi (GGT) è un enzima coinvolto nei meccanismi di disintossicazione epatica. I suoi livelli aumentano sensibilmente nell'intossicazione da alcol etilico (acuta o cronica). 0 to 51 IU/L
TEMPO DI
PRO-
TROMBINA
Questo esame del sangue misura il tempo di coagulazione del plasma; dal momento che il fegato è l'organo chiave nella sintesi delle proteine della coagulazione, un aumento di questo intervallo può indicare un danno epatico. Vedi anche INR. 11 - 13 secondi
LATTATO
DEIDRO-GENASI
La lattato deidrogenasi (LDH) è un enzima presente in moltissimi tessuti dell'organismo, fegato incluso. Si tratta quindi di un indice altamente aspecifico di funzionalità epatica, ed un suo aumento può anche, ma non necessariamente, indicare un danno a livello del fegato (in questo caso aumentano soprattutto le isoforme LDH 4 e LDH5). -
ESAMI
IMMUNO-
LOGICI
In presenza di un sospetto su una possibile epatite virale, sul campione di sangue possono essere condotti esami immunologici allo scopo di ricercare virus ed anticorpi rivolti contro di essi.
La ricerca di auto-anticorpi può invece essere condotta in presenza di sospetti su possibili malattie epatiche autoimmuni, scatenate dalla presenza di anticorpi anomali rivolti contro le stesse cellule dell'organismo (cirrosi biliare primitiva, epatite autoimmune, colangite sclerosante primitiva).

Valori Alti - Cause

Bilirubina

Un eccesso di bilirubina indiretta può essere dovuto a:

  • Malattie emolitiche;
  • Danni da farmaci;
  • Alcune malattie ereditarie che alterano la capacità del fegato di convertire la bilirubina indiretta in quella diretta, come le sindromi di Gilbert e Crigler-Najjar.

Un aumento della bilirubina diretta può dipendere da:

Transaminasi

Valori estremamente elevati delle transaminasi indicano una necrosi acuta delle cellule del fegato o un danno epatico dovuto a:

  • Epatite virale acuta;
  • Epatite indotta da tossine o farmaci;
  • Epatite ischemica o infarto epatico.

In questi casi, i valori del fegato risultano elevati per giorni o, in caso di epatite virale, anche per settimane.
Valori superiori a quelli normali possono essere determinati anche da:

Aumenti moderati possono essere osservati nei disturbi epatici cronici (epatite cronica e alcolica) e nell'ostruzione dei dotti biliari.
L'aumento di ALT (alanina aminotransferasi) può dipendere anche da malattie che colpiscono organi e tessuti diversi dal fegato: per esempio, distrofie muscolari, scompenso circolatorio, traumi, obesità, pancreatite, distruzione dei globuli rossi (emolisi) e mononucleosi (la cosiddetta malattia del bacio).

Fosfatasi alcalina

I valori di ALP aumentano notevolmente quando si verifica un'alterazione delle vie biliari (come un'ostruzione) e, in minor grado, in caso di disturbi epatici, quali:

Occasionalmente, possono verificarsi aumenti isolati anche in assenza di disturbi epatici o biliari evidenti:

Gamma-glutamil transpeptidasi (GGT)

Valori elevati di GGT si riscontrano nelle disfunzioni epatobiliari, in particolare nella colestasi.

L'aumento delle gamma-glutamil transpeptidasi si osserva anche durante il consumo di alcol e in alcune patologie, come lo scompenso cardiaco congestizio.
Quando la fosfatasi alcalina è aumentata, se anche il GGT lo è, allora si può sospettare una disfunzione epatica o biliare; se invece il gamma-glutamil transpeptidasi è nella norma, è più probabile che l'aumento di fosfatasi alcalina sia spia di una malattia delle ossa.

Tempo di protrombina (PT)

Un allungamento del PT può essere osservato nelle malattie epatiche, nel deficit di vitamina K, durante l'uso di farmaci che riducono il rischio di trombosi (warfarin), e nella carenza di fattori della coagulazione.

Valori Bassi - Cause

Tempo di protrombina (PT)

Il tempo di protrombina consente di valutare anche la funzionalità epatica, poiché esiste una correlazione tra anomalie della coagulazione, misurata dal tempo di protrombina, e il grado di disfunzione dell'organo. Quando il fegato è danneggiato in modo significativo, infatti, i fattori della coagulazione non vengono prodotti normalmente.

Albumina

In caso di una malattia epatica cronica (es. cirrosi), i livelli di albumina sierica (e la sua sintesi) risultano diminuiti. Anche l'alcolismo, l'infiammazione cronica e la malnutrizione proteica riducono la sintesi di questa proteina.

Un'altra causa può essere una perdita eccessiva attraverso i reni (sindrome nefrosica), l'intestino o la pelle (es. ustioni gravi).

Bilirubina

Una diminuzione dei livelli di bilirubina può essere causata da:

Fosfatasi alcalina

Una diminuzione di fosfatasi alcalina può anche essere causata da ipotiroidismo, anemia, malnutrizione o età avanzata.

Gamma-glutamil transpeptidasi (GGT)

Livelli di GGT bassi o normali non destano preoccupazioni, in quanto sono indicativi di una buona funzionalità epatica: le probabilità che il paziente soffra di una malattia del fegato sono, quindi, basse. In alcuni casi, la riduzione del GGT potrebbe dipendere dall'assunzione di certi farmaci, come la pillola anticoncezionale o i clofibrati.

Come si misurano

I valori del fegato sono misurati su un campione di sangue prelevato da una vena del braccio.

Preparazione

I valori del fegato vengono determinati dopo un digiuno di 10-12 ore.

Interpretazione dei Risultati 

Gli esami del pannello epatico non sono diagnostici per una specifica patologia, ma danno un'indicazione circa l'esistenza, l'estensione e il tipo di problema a carico del fegato, ossia:

  • Ostruzione del tratto biliare;
  • Danno acuto epatocellulare;
  • Malattia epatica cronica.

Una volta valutati i risultati del pannello epatico nel loro insieme, vengono differenziati i principali quadri clinici e il medico indica l'esecuzione di test d'approfondimento mirati e specifici per capire quale sia la causa del danno e/o della patologia epatica. L'uso di più esami di laboratorio migliora le possibilità di rilevare anomalie epatobiliari, aiuta nel differenziare le patologie sospettate clinicamente e definisce la gravità della malattia che coinvolge il fegato.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici