Tumori Benigni al Fegato
Emangioma
Tra tutti i tumori benigni, il più frequente è l'emangioma, che origina nelle cellule dei vasi sanguigni del fegato. Esso ha un'incidenza 5-10 volte maggiore nella donna rispetto all'uomo, e di solito viene scoperto per caso durante un'ecografia eseguita per altri motivi.
Questo tipo di tumore ha una sua "pulsatilità": se pulsa come i vasi sanguigni, siamo sicuri che si tratta di emangioma e come tale normalmente non dobbiamo trattarlo; lo si elimina chirurgicamente solo quando provoca sintomi o è molto voluminoso.
Adenoma semplice
Tra le altre neoplasie benigne, tutte molto rare, troviamo l'adenoma semplice, che origina dagli epatociti, e che è di più frequente riscontro in donne che usano anticoncezionali estroprogestinici (pillola).
Tale lesione benigna dev'essere distinta dai noduli epatici, spesso associati a malattie croniche del fegato, specie alla cirrosi (caratterizzata da tanti nodulini diffusi con diametro variabile da 0,1 a 1 cm). C'è anche chi, tra i tumori epatici benigni, fa rientrare nel gruppo la cosiddetta steatosi epatica localizzata, ovvero un'infiltrazione di cellule di grasso all'interno di un gruppo di epatociti vicini (che li rende simili ad un nodulo). È una malattia molto frequente nei pazienti obesi, diabetici, etilisti ed in coloro che usano steroidi anabolizzanti. Si può vedere molto bene con l'ecografia, e l'unica terapia veramente efficace è una dieta adeguata.
Tumori Maligni al Fegato
Molto più importanti, per la loro maggiore frequenza e morbilità, sono i tumori maligni: l'epatocarcinoma, caratterizzato da una proliferazione incontrollata di epatociti maligni, ed il colangiocarcinoma, che deriva da una proliferazione delle cellule dei dotti biliari.
Il primo è circa 5 volte più frequente del secondo, peraltro senza differenze significative di sintomatologia tra i due. Il sesso più colpito è quello maschile, 5 volte più di quello femminile: tra gli uomini, infatti, l'epatocarcinoma è la settima più comune forma di cancro; tra le donne la nona, ma la frequenza è in continuo aumento. L'età di più frequente insorgenza, in Europa ed in Nord America, è superiore ai 40 anni, mentre risulta inferiore ai 40 anni in Africa ed in Asia.
I tumori primitivi del fegato si presentano come un nodulo unico, per lo più nella parte destra dell'organo, oppure come una neoplasia multinodulare diffusa (formata da tanti noduli diffusi a tutto il fegato, molto frequente se il tumore origina da noduli di cirrosi presente già da molti anni), con frequenti combinazioni tra le due forme. Le cellule tumorali possono dare metastasi nello stesso fegato, in un altro punto dell'organo (intraepatiche), oppure in altre sedi (extraepatiche).
Queste ultime sono comuni soprattutto ai linfonodi del fegato, ma possono coinvolgere anche quelli del mediastino (nel torace) e quelli cervicali, ed anche organi in un'altra sede, il sistema gastro-intestinale in ogni sua sede, il polmone, la mammella, lo scheletro (specialmente vertebre e costole) e l'encefalo.