Ultima modifica 05.09.2018

FARAMCI CHE AGISCONO IN VIRTÚ DELLE LORO PROPRIETÁ CHIMICO-FISICHE

 

Vediamo ora di fare una rapida carrellata di sostanze che hanno dei meccanismi d'azione aspecifici, che dipendono dalle loro proprietà chimico-fisiche:

  1. OSMOTICI: richiamano acqua all'interno di un determinato settore, come per esempio alcuni diuretici e/o purganti. Il mannitolo è uno zucchero che non viene metabolizzato e se viene somministrato per via orale come purgante richiama acqua all'interno dell'intestino. La stessa sostanza può essere utilizzata anche come diuretico, data la sua capacità di richiamare acqua nei tubuli renali; in questo caso, però, la sostanza dev'essere somministrata per via endovenosa;
  2. ACIDIEBASI: antiacidi come il bicarbonato di sodio, carbonato di magnesio e di alluminio MAALOX®;
  3. OSSIDANTI-RIDUCENTI: molti disinfettanti e il blu di metilene, un colorante utilizzato in caso di intossicazione da determinate sostanze che richiedono l'azione di un agente riducente;
  4. FARMACICHEFORMANOBARRIEREFISICHE: purganti, sostanze emollienti;
  5. ADSORBENTI: carbone attivato per adsorbire i gas intestinali, utilizzato per il meteorismo intestinale;
  6. STABILIZZANTIDIMEMBRANA: come ben sappiamo nella membrana ci sono delle pompe sodio-potassio che mantengono costante il potenziale. Lo stabilizzante di membrana riduce l'eccitabilità di tale membrana; queste stabilizzanti possono essere per esempio gli anestetici locali oppure gli antiaritmici;
  7. CHELANTI: sono sostanze che vanno a legare gli ioni monovalenti o bivalenti allontanandoli dall'organismo. Il chelante per eccellenza, nel caso di intossicazioni da metalli pesanti (come per esempio il piombo), è l'acido etilendiamminotetracetico o EDTA.

FARMACI CHE INTERAGISCONO CON MACROMOLECOLE PRESENTI NEL NOSTRO ORGANISMO

 

Ora si andrà a vedere una serie di farmaci che non hanno un preciso target farmacologico (recettore), ma che esibiscono un'azione un po' più focalizzata, perché vanno ad agire su delle macromolecole, come ad esempio carboidrati, lipidi ed infine proteine. Questi potenziali bersagli non sono recettori, ma sono principalmente macromolecole che svolgono delle funzioni ben precise nel nostro organismo.
Gli esempi che si andranno ad analizzare sono relativi a farmaci che hanno il target su enzimi e sono:


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