Via metabolica dell'acido scichimico

Ultima modifica 02.04.2019

Dalla via metabolica dell'acido scichimico prendono origine sia metaboliti secondari che primari. Anche l'acido scichimico ha una derivazione che incrocia la via dei carboidrati; l'acido fosfoenolpiruvico da cui è formato insieme all'eritrosio-4-fosfato, è infatti un intermedio di reazione della glicolisi. Dall'acido scichimico originano una serie di derivati molecolari che hanno una denominazione C6-C1, con la quale si indica una molecola con un anello a 6 termini (aromatico o no) più un altro carbonio (ad esempio un metile). Il fatto che l'acido scichimico sia precursore di metaboliti primari e secondari dimostra che la cellula è un ente molto ben organizzato dal punto di vista metabolico-energetico; essa, infatti, costruisce mattoni biogenetici che all'occorrenza possono essere utilizzati per produrre metaboliti primari o secondari. Esiste un preciso valore "soglia" entro il quale la cellula ha già incanalato un mattone biogenetico verso un percorso metabolico piuttosto che un altro, che potremmo definire "punto di non ritorno"; esistono quindi delle reazioni biochimiche senza ritorno.
I percorsi biochimici della cellula sono un fitto intreccio dove non viene mai sprecato nulla; la cellula lascia comunque dei varchi tra un percorso e l'altro, prima di indirizzare un composto in modo inequivocabile.

I composti metabolici secondari derivano principalmente dalla via dell'acido scichimico, come ad esempio i composti fenolici. Ad ogni modo i percorsi metabolici sono tutti strettamente connessi tra loro e pertanto non è detto che composti fenolici flavonidici derivino esclusivamente dalla via dell'acido scichimico; è possibile, infatti, che una via metabolica così ampia qual è quella dell'acido scichimico si intrecci con altri percorsi metabolici; di fatti, esistono composti flavonoidici che prendono origine dalla via dell'acetato, anche se questa è un'eccezione.

Le vie metaboliche non sono percorsi chiusi, bensì aperti, e ciò consente alla cellula di sfruttare ogni mattone biologico al meglio delle proprie possibilità. Quindi, la via dell'acido scichimico e quella dell'acetato, pur essendo dei percorsi metabolici principali, non sono delle condotte chiuse, ma vie che comunicano tra loro mediante condotte minori. Queste comunicazioni non avvengono solo tra percorsi metabolici secondari, qual è la via dell'acido scichimico, ma anche tra percorsi metabolici primari.
La via biogenetica principale per la sintesi degli alcaloidi è quella degli amminoacidi, ma gli alcaloidi possono originarsi anche da percorsi metabolici minori, chiamati vie di amminazione; le molecole amminate possono avere diversa natura chimica e questo spiega la diversificazione presente tra le diverse categorie di alcaloidi.

Altri metaboliti derivanti dall'acido scichimico sono l'acido gallico e i tannini (vi sono tannini che derivano dall'acido gallico e tannini di diversa derivazione, in ogni caso si tratta di metaboliti secondari); il triptofano, la fenilalanina e la tirosina: amminoacidi aromatici, sono metaboliti primari; i fenilpropani a breve catena: sono i primi derivati secondari dell'acido scichimico; le cumarine e le furanocumarine; i flavoniodi; i fenoli; le essenze: miscele prevalentemente terpeniche, ma i terpeni prendono principalmente origine dalla via dell'acetato e sono quindi un altro esempio dell'interconnessione tra i due percorsi metabolici.
Gli amminoacidi, i diretti derivati dell'acido scichimico, sono precursori primari delle proteine e di metaboliti secondari, come gli alcaloidi; inoltre, il triptofano e la fenilalanina sono precursori di composti che vanno a costituire i balsami.



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