Ultima modifica 24.12.2015

BOLDO, Peumus boldus, famiglia Monimiacee; droga epatica associabile al cardo mariano nella formulazione di prodotti epato-protettivi. Il boldo è un pianta, un arbusto o un piccolo albero, originaria del sud America e coltivata in Cile; si utilizzano le foglie essiccate, che allo stato fresco si caratterizzano per la forma ovale, mentre una volta essiccate ripiegano la lamina caratteristicamente verso la pagina inferiore, arricciandosi leggermente.

I princìpi attivi che caratterizzano il boldo sono vari alcaloidi, circa una trentina dal punto di vista fitochimico; ciascuno di questi è differente dall'altro, ma tutti hanno un'architettura molecolare analoga.

L'alcaloide caratterizzante l'espressione funzionale del boldo è noto con il nome di boldina; paradossalmente non è quello presente in maggiore quantità nella droga, sebbene determini in prima persona l'uso della droga in fitoterapie legate alla regolarizzazione della funzionalità epatica.

Gli alcaloidi, come la boldina e l'atropina, sono molecole molto diversificate tra loro in termini di architettura molecolare; di conseguenza, mancano di una matrice comune che ci possa condurre a riassumerli in una tipologia molecolare ben precisa, tant'è che hanno una classificazione molto complessa su base chimica; l'importante è che nella molecola siano presenti uno o più azoti, possibilmente in un anello eterociclico.

 


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