Ultima modifica 28.02.2020

Le droghe adattogene aumentano in modo aspecifico la resistenza, la capacità e le difese dell'organismo, stimolandolo a reagire positivamente a situazioni di stress; situazioni che possono essere variamente interpretabili, come eventi stressogeni di carattere fisico o emotivo, ma che, in ogni caso, incidono sulle capacità di reazione del nostro corpo, come intero e come parte (funzionalità di specifici organi).

È vero che queste droghe agiscono in modo aspecifico, ma è altrettanto vero che l'echinacea, ad esempio, agisce su un determinato settore dell'organismo; ha infatti proprietà immunostimolanti ed è allora possibile inquadrarla in un settore di espressione prevalentemente erboristico.

In definitiva, quindi, le droghe adattogene potenziano in modo aspecifico le resistenze organiche; da segnalare, comunque, che nonostante l'uniformità d'azione, dal punto di vista fitochimico presentano caratterizzazioni estremamente diversificate.

Ginkgo

Ginseng

Eleuterococco

Rodiola

Adattogeni

Le droghe adattogene nel mercato erboristico sono molteplici, quelle da noi sottolineate sono le più utilizzate; in commercio, però, esistono altre droghe con importanti funzionalità adattogene, come ad esempio l'Uncaria tomentosa, pianta sud americana di cui si utilizza la corteccia del tronco e la radice; altri prodotti erboristici sono a base di basilico indiano.

Le piante con funzione adattogena sono molto diffuse e possiamo affermare che la ricerca di tali proprietà da fonti vegetali è molto attiva, poiché il nostro stile di vita ci chiede di utilizzare queste risorse erboristiche per risollevarci dai gravosi impegni quotidiani. Il ricorso a queste droghe ha un risvolto economico molto importante, oltre che un'espressione funzionale chiaramente esplicita; di fatto, sono un'importante fetta del mercato erboristico e delle fonti farmacognoste.



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