Arpagofito o Artiglio del Diavolo in Breve

Arpagofito o Artiglio del Diavolo in Breve
Ultima modifica 30.03.2022

Arpagofito o Artiglio del Diavolo: nome scientifico Harpagophytum procumbens, famiglia Pedaliacee.

Pianta strisciante africana di cui si utilizzano le radici secondarie: raccolte, tagliate a fette e lasciate essiccare al sole.

Le radici vengono impiegate dalla medicina popolare come antipiretico, antinfiammatorio e antiartritico. All'arpagofito vengono attribuite anche proprietà ipocolesterolemiche e digestive.

In ambito erboristico la droga viene utilizzata come antiartritico e antireumatico, e, per queste proprietà, si può facilmente ritrovare in pomate e creme per uso topico. In questo senso, spesso l'arpagofito viene associato all'arnica, pianta ricca di composti terpenoidici e flavonoidi, cui vengono attribuite proprietà antiflogistiche, antireumatiche ed antiartritiche.

L'infuso di radici di arpagofito viene invece impiegato per favorire la digestione.

I principali costituenti chimici dell'arpagofito sono: monoterpeni iridoidi (arpagoside, arpagide e procumbide), derivati feniletanolici, fitosteroli, oligosaccaridi, triterpeni, flavoni, acidi aromatici.

Le principali controindicazioni all'uso dell'arpagofito e di prodotti che lo contengono o ne contengono gli estratti sono: gravidanza e allattamento, disturbi cardiovascolari, diabete di tipo 2, presenza di disturbi gastrointestinali (iperacidità gastrica, ulcere, malattia da reflusso gastroesofageo).

Da evitare l'uso anche in età pediatrica e in caso si stiano seguendo particoalri terapie farmacologiche a causa delle possibili interazioni.

Se si stanno assumendo farmaci di qualsiasi tipo o si soffre di disturbi o malattie, il medico deve essere consultato prima di assumere l'arpagofito o prodotti che lo contengono, soprattutto (ma non esclusivamente) quando l'assunzione avviene per via orale.

Per approfondire:

Artiglio del Diavolo: A Cosa Serve e Come Usarlo Proprietà dell'Arpagofito o Artiglio del Diavolo in Erboristeria