Ultima modifica 27.02.2020

Genziana: Gentiana lutea, famiglia Genzianacee. Pianta erbacea perenne alta fino a 2 m; che dev'essere coltivata sopra i 1500 m di altezza, altrimenti la concentrazione dei princìpi attivi decade del 50%. La droga è rappresentata dalle parti ipogee, in particolare dalle radici accompagnate da parti del rizoma.

Si distinguono due sottospecie di interesse officinale, anche sulla base dei princìpi attivi: la lutea e la symphyandra. La genziana è considerata una droga ad amari dalle spiccate proprietà eupeptiche; viene pertanto impiegata sia in ambito erboristico che liquoristico.

Nel caso sia indirizzata all'industria liquoristica, la genziana non viene immediatamente essiccata, ma lasciata fermentare per un breve periodo. Le proprietà digestive sono dovute principalmente alla genziopicrina, un secoiridoide glucosidico e all'amarogentina, l'iridoide qualitativamente più importante per l'elevato indice amaro.

Anticamente, la genziana veniva impiegata come antipiretico in associazione alla china. La genziana appare controindicata in presenza di ulcere duodenali e gastriche, nonché in casi di ipertensione. In cosmetica viene utilizzato l'infuso della radice per l'azione schiarente delle lentiggini sulla pelle e per la cura delle pelli grasse.



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