Ultima modifica 26.03.2020

PEPTAZOL ® è un farmaco a base di Pantoprazolo.

GRUPPO TERAPEUTICO: Antireflusso – Antiulcera – Inibitori della pompa acida

PEPTAZOL ® Pantoprazolo

Indicazioni PEPTAZOL ® Pantoprazolo

PEPTAZOL ® è indicato nel trattamento dei sintomi associati al reflusso gastroesofageo, come pirosi, rigurgito acido e disfagia, e nella prevenzione delle esofagiti, delle ulcere gastriche e duodenali indotte dall'uso prolungato di farmaci antinfiammatori non steroidei.

Meccanismo d'azione PEPTAZOL ® Pantoprazolo

PEPTAZOL ® è un farmaco a base di pantoprazolo, principio attivo appartenente alla categoria farmacologica degli inibitori della pompa protonica.
Assunto oralmente, questo passa indenne la barriera gastrica grazie alla formulazione gastroresistente, venendo efficacemente assorbito al livello duodenale e distribuito ai vari tessuti, legato alle proteine plasmatiche.
La sua azione terapeutica, tuttavia, si esplica esclusivamente al livello dei canalicoli gastrici, dove l'ambiente acido ne permette l'attivazione e la conseguente inibizione della pompa protonica gastrica, coinvolta nell'acidificazione dell'ambiente intragastrico.
La sua inibizione che è garantita sia al livello basale che inducibile, persiste per almeno 24 ore, tempo necessario alla cellula parietale per sintetizzare nuove proteine non inibite.
Dopo un emivita comunque breve, il pantoprazolo viene metabolizzato al livello epatico grazie a specifiche isoforme del citocromo p450 e successivamente eliminato per circa l'80% attraverso la via renale.
Rispetto a suoi predecessori come l'omeprazolo, questo principio attivo, pur mantenendo essenzialmente gli stessi effetti terapeutici, è caratterizzato da una miglior profilo farmacocinetico, che si concretizza con un più rapido tempo di azione e una migliore biodisponibilità.

Studi svolti ed efficacia clinica

1. POTENZA TERAPEUTICA DEL PANTOPRAZOLO

Eur J Clin Pharmacol. 2009 Jan;65(1):19-31. Epub 2008 Oct 17.

Relative potency of proton-pump inhibitors-comparison of effects on intragastric pH.

Kirchheiner J, Glatt S, Fuhr U, Klotz U, Meineke I, Seufferlein T, Brockmöller J.


La valutazione dell'efficacia terapeutica del pantoprazolo, condotta attraverso la valutazione del pH intragastrico delle 24 ore, ha dimostrato un'efficacia paragonabile a quella dell'omeprazolo, con un profilo farmacocinetico più efficiente. E' tuttavia importante ribadire che questi studi sono stati condotti per range terapeutici ben definiti.


2. PANTOPRAZOLO E REFLUSSO DUODENO GASTRO ESOFAGEO

Z Gastroenterol. 2009 Mar;47(3):277-82. Epub 2009 Mar 11.

Impact of pantoprazole on duodeno-gastro-esophageal reflux (DGER).

Kunsch S, Neesse A, Linhart T, Steinkamp M, Fensterer H, Adler G, Gress TM, Ellenrieder V.


La somministrazione di pantoprazolo, in pazienti affetti da reflusso duodeno-gastro-esofageo, si è dimostrato particolarmente efficace nel normalizzare gli episodi e nel ridurre sensibilmente la sintomatologia associata, con particolare riduzione degli episodi di pirosi e rigurgito acido notturno.


3.PANTOPRAZOLO E DIABETE DI TIPO II

Med Hypotheses. 2009 Jul;73(1):29-32. Epub 2009 Mar 21.

Proton pump inhibitors as a treatment method for type II diabetes.

Mefford IN, Wade EU.


Recenti evidenze hanno suggerito un ruolo della gastrina nel migliorare le condizioni dei pazienti affetti da diabete di tipo II, riducendo sensibilmente il contenuto di emoglobina glicata. A tal proposito, il pantoprazolo, che è in grado di garantire un sensibile aumento dei livelli sierici di gastrina, potrebbe risultare importante nel trattamento della patologia diabetica.

Modalità d'uso e posologia

PEPTAZOL ® compresse rivestite gastroresistenti da 20-40 mg di pantoprazolo:
la posologia di una compressa da 20 mg al giorno, sembra essere quella più efficace nel trattamento sia delle affezioni legate al reflusso gastro-esofageo che nella prevenzione delle esofagiti e delle ulcere gastriche e duodenali.
Nella maggior parte dei casi, un trattamento della durata di 2-4 settimane, risulta in grado di garantire un buon successo terapeutico con la totale remissione della malattia, anche se in alcuni casi può esser necessario ricorrere a delle dosi di mantenimento o all'assunzione una tantum in seguito alla comparsa dei sintomi.
In ogni caso, l'assunzione di PEPTAZOL ® dovrebbe avvenire sotto stretta supervisione medica, soprattutto per pazienti a rischio.

Avvertenze PEPTAZOL ® Pantoprazolo

L'assunzione di PEPTAZOL ® dovrebbe avvenire sotto stretta supervisione medica in pazienti affetti da patologie epatiche e renali, al fine di scongiurare la comparsa di spiacevoli effetti collaterali.
La terapia con pantoprazolo, potrebbe mascherare alcuni segni e sintomi importanti per una corretta diagnosi di patologie maligne a carico del tratto gastro-intestinale, ritardando così la diagnosi e il successivo intervento terapeutico.
Pertanto sarebbe opportuno che il medico effettuasse un'attenta valutazione clinica del paziente, prima di iniziare la terapia con PEPTAZOL ®
E' inoltre necessario ricordare, che l'ipocloridria indotta dalla somministrazione prolungata di pantoprazolo, potrebbe determinare un deficit di assorbimento della vitamina B12 con conseguente importanti sullo stato di salute del paziente.
La presenza di capogiri, sonnolenza e vertigini in seguito all'assunzione di pantoprazolo, potrebbe rendere pericoloso l'uso di macchinari e la guida di autoveicoli.


GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

La presenza di studi in letteratura che hanno dimostrato una possibile fetotossicità del pantoprazolo, quando assunto in gravidanza, suggeriscono di evitare l'assunzione di questo farmaco durante tutto il periodo di gravidanza.
L'assenza invece di studi di farmacocinetica, utili a caratterizzare l'eventuale secrezione del principio attivo nel latte materno, suggeriscono di sospendere l'allattamento al seno in seguito all'assunzione di PEPTAZOL ® durante l'allattamento.

Interazioni

I vari studi di farmacocinetica sono orientati a caratterizzare l'influenza del metabolismo epatico del pantoprazolo, sostenuto dal citocromo p450, sulle proprietà farmacocinetiche di principi attivi come carbamazepina, caffeina, diazepam, diclofenac, digossina, etanolo, glibenclamide, metoprololo, naprossene, nifedipina, fenitoina, piroxicam, teofillina e contraccettivi orali, metabolizzati dallo stesso enzima.
Sarebbe quindi utile, soprattutto nel caso di farmaci anticoagulanti come il warfarin, monitorare le concentrazioni di questi principi attivi al fine di evitare l'insorgenza di spiacevoli effetti collaterali.
L'ipocloridria e la riduzione del contenuto acido dello stomaco, potrebbe determinare una sensibile riduzione di farmaci come l'atanavir quando assunti in concomitanza con pantoprazolo.

Controindicazioni PEPTAZOL ® Pantoprazolo

PEPTAZOL ® è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota verso il principio attivo o uno dei suoi eccipienti. Vista la possibilità di cross reattività sarebbe bene evitare l'assunzione del medicinale anche in caso di ipersensibilità verso composti analoghi al pantoprazolo.

Effetti indesiderati - Effetti collaterali

Nonostante i trial clinici e l'esperienza post-marketing, non abbiano evidenziato reazioni avverse clinicamente significative, l'assunzione di PEPTAZOL ® potrebbe essere associata alla comparsa di nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, sonnolenza e vertigini.
Effetti collaterali più gravi, si sono osservati soprattutto in pazienti a rischio, per i quali è stato documentata la presenza di danni epatici,renali, muscolari,ematologici e cutanei, prontamente regredibili una volta sospesa la terapia.

Note

PEPTAZOL ® un farmaco vendibile solo sotto prescrizione medica.


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