Definizione
Il termine “tabagismo” rimanda ad una sindrome tossica da dipendenza dal fumo di tabacco: stiamo parlando di uno dei più sentiti problemi moderni di salute, che coinvolge una buona fetta della popolazione mondiale. È noto a tutti che il tabagismo, o assuefazione dal fumo che dir si voglia, sia un'abitudine poco intelligente e molto dannosa per la salute; tuttavia, malgrado questo presupposto, pare proprio che l'astensione da questo vizio non rientri tra i buoni propositi dei fumatori accaniti.
Cause
Non si può parlare di una vera e propria causa che induce il soggetto a fumare; si inizia spesso per gioco, per sfida, per imitare “i più grandi”. Il problema più importante è che “l'inizio del gioco” si trasforma presto in una dipendenza a tutti gli effetti, che spesso non è possibile controllare (una tossicodipendenza vera e propria). Il fumo di tabacco, infatti, contiene un noto alcaloide, la nicotina, responsabile della dipendenza, che dev'essere intesa sia in termini chimici che psicologici.
Sintomi
I fumatori non si rendono conto delle conseguenze che possono conseguire all'attitudine tabagica (o quando lo comprendono non riescono più a smettere di fumare); oltre che la dipendenza, il tabagismo ha un impatto sorprendente sulla salute:
- favorisce le malattie a carico dell'apparato respiratorio (es. BPCO, tosse)
- aumenta il rischio di cancro al rene, carcinoma polmonare, tumore allo stomaco, al pancreas, alla vescica
- è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari
- favorisce un aumento ponderale
- aumenta il rischio di ansia e depressione
- sembra ridurre le aspettative di vita
Le informazioni sui Tabagismo - Farmaci per Smettere di Fumare non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Tabagismo - Farmaci per Smettere di Fumare.
Farmaci
È comprensibile come l'astensione dal fumo sia la cosa più intelligente da fare per salvaguardare la salute di se stessi e degli altri: da non dimenticare, infatti, che il fumo passivo - involontariamente ed inevitabilmente respirato dai non fumatori a contatto con le persone che fumano - risulta assai pericoloso, dato che favorisce lo sviluppo di molteplici malattie, tra cui il cancro e persino la morte.
I farmaci per smettere di fumare possono esercitare la propria attività terapeutica esclusivamente se il soggetto ne è convinto: risulta infatti inutile assumere farmaci se manca l'intenzione di farlo veramente. Prima di seguire un iter terapeutico per abbandonare il vizio, si consiglia, inoltre, di rivolgersi a centri di assistenza per il trattamento comportamentale: non a caso, sembra che smettere di fumare, per un fumatore incallito, sia una sfida difficile da vincere, per alcuni un ostacolo insormontabile.
La nicotina innesca una serie di meccanismi straordinari: questo alcaloide stimolante determina un effetto estremamente gratificante, agendo a livello del neurotrasmettitore dopamina; a detta di ciò, si comprende come smettere di fumare sia difficile proprio perché s'instaura una sindrome da astinenza, caratterizzata da ansia, depressione, difficoltà mnemoniche e peggioramento dell'umore.
Quando la forza di volontà non è sufficiente per smettere di fumare, è possibile avvalersi dell'aiuto di farmaci specifici: in genere, si introducono farmaci con un bassissimo dosaggio di nicotina, utile per evitare l'innesco della sindrome astinenziale.
Ricordiamo ancora una volta che anche il vizio del fumo è una forma di tossicodipendenza.
Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia per smettere di fumare, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:
Nicotina e sostituiti nicotinici: la terapia farmacologica a base di nicotina (nicotine replacement) consiste nella somministrazione di questo alcaloide sotto forma di gomme masticabili o cerotti transdermici che rilasciano nicotina. I farmaci appartenenti a questa categoria sono prescritti quando il paziente è fortemente convinto di abbandonare il vizio, ma i buoni propositi e la forza di volontà non sono sufficienti. Prima di iniziare la terapia è indispensabile astenersi il più possibile dal fumo.
- Nicotina compresse sublinguali (da tenere in bocca fino a completo scioglimento, circa 20-30 minuti): indicate per i pazienti che fumano oltre 20 sigarette al giorno e fortemente intenzionati a smettere. Indicativamente, assumere 2mg/ora di farmaco. Aumentare la dose a 4 mg/ora in caso di sintomi secondari marcati. In genere, nel trattamento iniziale (della durata di 6 settimane) si consiglia di assumere 9 pastiglie al giorno; per le successive tre settimane, assumere pastiglie da 2-4 mg ogni 2-4 ore. Dalla decima settimana, si consiglia di ridurre il dosaggio ad una compressa ogni 4-8 ore. In genere, la durata dell'intera terapia è di 3 mesi (12 settimane).
- Nicotina compresse masticabili (es. Niquitin Mini, Nicorette): assumere una gomma da 4 mg ogni 1-2 ore per 6 settimane. Nelle successive tre settimane, si consiglia di assumere una gomma da 2-4 mg ogni 2-4 ore. Proseguire dalla decima settimana con una gomma da 4 mg ogni 4-8 ore. Non assumere oltre 24 gomme al giorno. Si raccomanda di masticare la gomma lentamente, fino a 30 minuti. Non proseguire la terapia per più di 6 mesi.
- Cerotti per smettere di fumare a base di Nicotina (es. Nicopatch): in genere, applicare un cerotto al giorno, su cute asciutta, detersa; il cerotto va applicato sul braccio, o su una parte superiore del corpo, cercando sempre di posizionarlo in un punto diverso, per evitare irritazioni locali.
- Bupropione cloridrato (es. Elontril, Wellbutrin, Zyban): iniziare la cura assumendo 150 mg di attivo per via orale, una volta al dì. Dose di mantenimento: il dosaggio può aumentare fino a 300 mg al dì (somministrati in due dosi frazionate durante il giorno), ma non prima di tre giorni dall'inizio della terapia. Il farmaco non è indicato per i pazienti con storia pregressa di epilessia e disturbi del comportamento alimentare.
Altri farmaci per smettere di fumare:
- Vareniclina (es. Chapmix, 25-28-56 compresse): si tratta di un farmaco agonista parziale dei recettori nicotinici, in grado di legarsi ai recettori della nicotina (recettori nicotinici dell'acetilcolina α4β2), imitandone l'azione ed alleviando i sintomi del desiderio compulsivo di fumare. Per smettere di fumare, si raccomanda di assumere 0,5 mg di attivo per os una volta al dì nei primi tre giorni di trattamento. Dal 4° al 7° giorno di terapia, aumentare la dose a 0,5 mg di attivo due volte al dì. Dall'ottavo giorno in poi, assumere 1 mg di attivo due volte al dì.
- Topiramato (es. Topamax, Sincronil): farmaco anticonvulsivante inibitore dell'anidrasi carbonica, utilizzato anche in terapia per dimagrire. È un farmaco di seconda scelta per smettere di fumare.
- Nortriptilina (es. Dominans, Noritren): farmaco antidepressivo triciclico, utilizzato in terapia per smettere di fumare e per contrastare i sintomi secondari che derivano dal tabagismo (depressione). La posologia dev'essere stabilita dal medico in base alla gravità dei sintomi secondari legati al tabagismo.
- Clonidina (es. Catapresan, Isoglaucon): il farmaco è un agonista dei recettori dell'imidazolina, agente antiadrenergico di prima linea utilizzato per la cura dell'ipertensione in gravidanza. È talvolta indicato anche per smettere di fumare. Indicativamente, somministrare il farmaco per via orale alla posologia di 0,1 mg, due volte al giorno; in alternativa, per smettere di fumare applicare un cerotto a base di clonidina, una volta a settimana. Consultare il medico per maggiori informazioni.