Farmaci per Curare la Sindrome di Ménière: quali sono?

Farmaci per Curare la Sindrome di Ménière: quali sono?
Ultima modifica 25.02.2021
INDICE
  1. Definizione
  2. Cause
  3. Sintomi
  4. Farmaci per la Cura della Sindrome di Ménière

Definizione

Che cos'è la Sindrome di Ménière?

La sindrome di Ménière - anche conosciuta come idrope endolinfatico - è una patologia che interessa l'orecchio interno. È una malattia debilitante che inficia notevolmente la qualità di vita dei pazienti.

Generalmente, la sindrome di Ménière colpisce un solo orecchio, ma non è escluso che - a distanza di tempo - la malattia possa arrivare ad interessare entrambe le orecchie.

Per approfondire: Sindrome di Ménière

Cause

Da cosa è provocata la Sindrome di Ménière?

La sindrome di Ménière sembra essere provocata dall'accumulo di endolinfa (detta anche idrope) nell'orecchio interno o labirinto, che ricordiamo essere composto dalla coclea (l'organo dell'udito) e dal vestibolo (l'organo dell'equilibrio).

L'accumulo di endolinfa causa un aumento della pressione nell'orecchio interno, provoca danni cellulari e altera la trasmissione del segnale nervoso fra lo stesso orecchio interno e il cervello.

La causa scatenante quest'accumulo di endolinfa non è stata ancora del tutto chiarita, ma sembra che i principali fattori di rischio per l'insorgenza della malattia siano la predisposizione genetica, la presenza di preesistenti patologie autoimmuni (come, ad esempio, il lupus eritematoso sistemico o l'artrite reumatoide), l'emicrania, le allergie, i traumi cranici o i traumi all'orecchio e, in alcuni casi, la sifilide.

Sintomi

Come si manifesta la Sindrome di Ménière?

I principali sintomi che si manifestano nei pazienti affetti da sindrome di Ménière sono: vertigini, perdita di equilibrio, nausea e vomito, ipoacusia, sensazione di "orecchio chiuso" e acufeni (o tinnito). Inoltre, possono anche comparire sudorazione fredda e ipotensione arteriosa.

In casi più rari, infine, potrebbero manifestarsi nistagmo e svenimento improvviso, ma senza perdita di coscienza.

Nelle fasi iniziali della malattia, i sintomi si presentano come attacchi transitori. Con l'avanzare della patologia, però, alcuni di questi sintomi possono diventare permanenti. È questo il caso delle vertigini e della diminuzione dell'udito che può evolvere fino alla sordità totale. Inoltre, la diminuzione della qualità di vita dei pazienti - causata dal continuo ripetersi degli attacchi - può favorire l'insorgenza di disturbi psichiatrici, quali ansia e depressione.

Farmaci per la Cura della Sindrome di Ménière

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Purtroppo, non esistono farmaci specifici per la cura della sindrome di Ménière. I trattamenti messi in atto e i medicinali impiegati, infatti, sono perlopiù mirati a ridurre i sintomi della malattia e a migliorare la qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti.

I pazienti affetti da questa malattia, inoltre, devono essere attenti alla loro dieta. Infatti, sembra che un regime alimentare povero di sale possa aiutare nel diminuire i sintomi causati dalla sindrome di Ménière.

Per approfondire: Dieta per la Sindrome di Ménière

Nei casi più gravi e nei pazienti in cui la terapia conservativa non è in grado di controllare i sintomi della patologia, si può invece pensare di ricorrere alla somministrazione intratimpanica di gentamicina o all'intervento chirurgico.

NOTA BENE

Le informazioni sui farmaci per la cura della sindrome di Ménière non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco per il trattamento delal sindrome di Ménière.

Di seguito sono riportati alcuni farmaci che si possono usare nella terapia contro la sindrome di Ménière; tuttavia, spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato e in funzione della sua risposta alla cura.

Betaistina

La betaistina è un farmaco analogo dell'istamina, avente come indicazione terapeutica specifica il trattamento dei sintomi della sindrome di Ménière.

La betaistina, infatti, è in grado di migliorare il flusso sanguigno dell'orecchio interno, riducendo così l'aumento di pressione e migliorando i sintomi tipici della malattia, quali vertigini e acufeni. Per questi motivi, la betaistina è un farmaco di prima scelta nel trattamento dei sintomi indotti dalla suddetta sindrome.

La betaistina è disponibile per la somministrazione orale. La quantità esatta di principio attivo da assumere deve essere stabilita dal medico.

Antiemetici e Procinetici

farmaci antiemetici e procinetici possono essere somministrati per ridurre o prevenire la nausea e il vomito provocati dalla sindrome di Ménière. Fra i principi attivi che si potrebebro usare in questo senso, ricordiamo:

Antivertiginosi

I farmaci antivertigine vengono impiegati per diminuire e controllare i tipici attacchi di vertigine scatenati dalla sindrome di Ménière.

Rientra in quetso gruppo la cinnarizina, principio attivo fra le cui numerose indicazioni rientra anche il trattamento dei disturbi dell'equilibrio di origine centrale e periferica.

Farmaci Diuretici

In alcuni casi, il medico può decidere di prescrivere la somministrazione di farmaci diuretici (ad esempio, idroclorotiazide) in associazione a una dieta povera di sale e priva di alcolici e caffeina per cercare di ridurre gli attacchi di vertigini. Tuttavia, l'efficacia di un simile approccio nel trattamento della sindrome di Ménière è oggetto di opinioni contrastanti.

Gentamicina

La gentamicina (un farmaco antibiotico) è dotata di una certa tossicità vestibolare che può essere sfruttata per il trattamento della sindrome di Ménière.

Il suo utilizzo viene preso in considerazione solo nel caso in cui i trattamenti conservativi non siano efficaci nel controllare le vertigini indotte dalla sindrome di Ménière. Il medico specialista può, quindi, decidere di ricorrere alla somministrazione intratimpanica (o transtimpanica che dir si voglia) della stessa gentamicina. Questa pratica è anche chiamata labirintectomia chimica.

La gentamicina somministrata per via transtimpanica a basse dosi, infatti, esercita la sua azione tossica nei confronti delle cellule del vestibolo, riducendo così gli impulsi che queste inviano al nervo vestibolare. In questo modo, si assiste a una diminuzione delle vertigini.

Dopo questo trattamento è consigliato il follow up con audiometria per monitorare l'ipoacusia.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista