Farmaci per Curare l'Occlusione Intestinale

Farmaci per Curare l'Occlusione Intestinale
Ultima modifica 01.04.2020

Definizione

Si definisce “ostruzione intestinale” una condizione patologica in cui viene negato il passaggio, nei tratti intestinali, a materiali solidi, semi-liquidi e gassosi. In altre parole, l'ostruzione intestinale rimanda ad un blocco totale o parziale del fisiologico transito del contenuto intestinale.

Cause

L'ostruzione intestinale può essere correlata ad un blocco di tipo meccanico (causato da un impedimento fisico: aderenze intestinali, calcoli biliari, ernie, morbo di Crohn, tumori del colon-retto ecc.) o funzionale (conseguenza di un arresto della muscolatura enterica: assunzione smodata di oppioidi, infezioni batteriche, miorilassanti, chirurgia addominale, malattie muscolari, morbo di Parkinson). Ancora, l'ostruzione intestinale è talvolta frutto di un marcato squilibrio idro-elettrico, a sua volta causato da un'incapacità di riassorbire i succhi digestivi.

Sintomi

I sintomi più comuni derivati dall'ostruzione intestinale sono: crampi e dolori addominali, costipazione, diarrea, disidratazione, febbre, meteorismo, pienezza addominale, vomito. Anche se la sintomatologia non risulta apparentemente molto grave, non dev'essere sottovalutata, dato che i sintomi possono degenerare e provocare disturbi seri quali, ad esempio, la peritonite (conseguenza di necrosi e perforazione di tratti intestinali), sepsi e shock.


Le informazioni sui Occlusione Intestinale - Farmaci per la Cura dell'Occlusione Intestinale non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Occlusione Intestinale - Farmaci per la Cura dell'Occlusione Intestinale.

Farmaci

L'intervento medico rappresenta l'opzione più intelligente da considerare nell'evenienza di un'ostruzione intestinale grave; tale patologia, infatti, non va sottovalutata, dato che - come abbiamo visto - può provocare peritonite ed altre complicazioni serie.
La cura dell'ostruzione intestinale va scelta in base alla causa che l'ha originata; ad ogni modo, la diagnosi precoce costituisce un elemento determinante per prevenirne le complicanze.
Il trattamento dell'ostruzione intestinale richiede l'ospedalizzazione: in genere, si procede con l'inserimento di un tubicino attraverso il naso, in grado di giungere nello stomaco e nell'intestino (sondino nasogastrico o naso-intestinale), per alleviare il gonfiore addominale, assorbire l'eccesso di fluidi a livello gastrico e placare il vomito.
Alcuni pazienti vengono curati con l'inserimento di un catetere nella vescica, indispensabile per drenare le urine; quest'opzione permette anche di raccogliere le urine e di analizzarle in laboratorio.
L'ostruzione intestinale su base funzionale - causata perciò da un blocco della peristalsi della muscolatura enterica - tende ad autorisolversi; in tal caso, il paziente deve comunque rimanere sotto stretta osservazione medica. Qualora la condizione non migliorasse in due giorni, al paziente vengono somministrati farmaci in grado di favorire le contrazioni muscolari, utili per spingere il contenuto intestinale verso l'uscita:

  • Neostigmina (es. Prostigmina): reperibile in fiale (1ml) per iniezione intramuscolare/endovenosa lenta o in compresse da assumere per bocca. La peristalsi intestinale è osservabile dopo 20-30 minuti dall'iniezione. Eventualmente, per facilitare il transito, è possibile applicare un clistere (150-200 ml al 15-20% di glicerina) dopo 30 minuti dall'iniezione.

L'ostruzione intestinale su base meccanica può talvolta essere trattata anche con antibiotici a largo spettro (es. Tetracicline, Cefalosporine ecc), al fine di abbattere il rischio di infezioni batteriche. La scelta di un antibiotico piuttosto che un altro è di competenza medica.

Talvolta, il paziente viene sottoposto ad un intervento chirurgico, soprattutto quando l'ostruzione intestinale dipende da cause meccaniche; chiaramente, quest'ultima opzione terapeutica è estrema, e va considerata esclusivamente per quei pazienti che presentano segni di necrosi tissutale. La terapia chirurgica per il trattamento dell'ostruzione intestinale consiste nella rimozione di tutte le parti intestinali in necrosi.