Farmaci per la Cura e la Prevenzione della Malaria: quali sono?

Farmaci per la Cura e la Prevenzione della Malaria: quali sono?
Ultima modifica 01.06.2022
INDICE
  1. Che cos'è la Malaria
  2. Cause
  3. Sintomi
  4. Farmaci per la prevenzione e il trattamento della Malaria

Che cos'è la Malaria

La malaria è una patologia infettiva causata da un protozoo, ossia un microorganismo parassita, appartenente al genere Plasmodium. Nell'uomo, la malaria può essere provocata da quattro differenti specie di plasmodi. P. falciparum, P. vivax, P. ovale e P. malariae.

La malaria è anche nota con il nome di "paludismo".

Cause

Il protozoo responsabile dell'insorgenza della malaria viene veicolato nell'organismo umano attraverso la puntura di zanzare di sesso femminile infette appartenenti al genere Anopheles. Attraverso il pasto di sangue, quindi la puntura, questi insetti possono trasmettere il plasmodio da una persona infetta ad una persona sana.

Per approfondire: Malaria: Cos'è, Come si Contrae, Sintomi e Cura

Sintomi

Le manifestazioni della malaria possono essere diverse. Ad ogni modo, fra i sintomi comuni a tutte le forme della malattia, ricordiamo: febbre associata a brividi; mal di testa; sudorazione profusa; sete intensa; dolori muscolari o articolari; nausea, vomito, diarrea; tosse; anemia; respiro e battito cardiaco accelerati; astenia; malessere generalizzato.

Per approfondire: Sintomi Malaria

Farmaci per la prevenzione e il trattamento della Malaria

La scelta di un farmaco o di un trattamento per la cura della malaria dipende dal parassita infettante, dalla gravità dei sintomi, dall'età del paziente e dalle sue condizioni di salute e generali.

Malgrado la scelta dei farmaci attivi contro i parassiti della malaria sia piuttosto ampia, è bene tener presente la resistenza a livello locale, che spesso ostacola pesantemente l'efficacia del farmaco alle dosi standard.

Qualora la specie del parassita infestante non sia diagnosticata con certezza, il paziente viene generalmente trattato con chinina o suoi derivati, o con l'associazione di proguanil e atovaquone, tipica combinazione farmacologica utilizzata in terapia per trattare l'infezione da Plasmodium falciparum, il parassita più pericoloso per la trasmissione della malaria.

In casi estremi, di difficile risoluzione, la malaria viene curata con artesunato per via endovenosa.

Di seguito, analizzeremo brevemente quali sono i farmaci maggiormente impiegati per contrastare la malaria.

NOTA BENE

Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo. Sarà il medico a stabilire, caso per caso, quale farmaco è meglio impiegare per prevenire e trattare la malaria.

Quanto riportato, quindi, non intende sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere qualsivoglia farmaco o prodotto contro la malaria.

Atovaquone e Proguanil

L'associazione dei principi attivi atovaquone e proguanil (o proguanile, che dir si voglia) può essere utilizzata per:

  • Prevenire la malaria da P. falciparum;
  • Curare la malaria da P. falciparum.

I medicinali contenenti l'associazione atovaquone/proguanil sono disponibili in forma di compresse per uso orale; pertanto, la loro assunzione avviene per bocca.

I due principi attivi espletano la loro azione terapeutica interferendo con due diverse vie implicate nella biosintesi delle primidine, molecole necessarie per la replicazione degli acidi nucleici del plasmodio. Atovaquone e proguanile, utilizzati insieme, esercitano un'azione sinergica.

Chinina

La chinina è un principio attivo antimalarico avente origine naturale. È disponibile per la somministrazione orale e per la somministrazione parenterale. Solitamente, i medicinali per uso orale a base di chinina trovano impiego nel trattamento della malaria non complicata causata da P. falciparum. I medicinali per uso parenterale, invece, vengono impiegati in casi gravi di malaria provocata da P. falciparum, oppure da infezione mista, o ancora, da specie non nota.

Il meccanismo d'azione con cui la chinina espleta la sua azione terapeutica non è ancora del tutto chiaro; tuttavia, si ritiene plausibile che essa possa agire con qualcuno dei seguenti meccanismi:

  • Bloccando l'attività del DNA del microorganismo;
  • Interferendo con l'uptake dell'ossigeno;
  • Interferendo con il metabolismo dei carboidrati del parassita;
  • Aumentando il pH intracellulare.
Per approfondire: Chinina: A Cosa Serve, Come e Quando si Usa

Clorochina

La clorochina è un principio attivo antimalarico appartenente al gruppo delle aminochinoline. Viene impiegata sia nella profilassi che nel trattamento della malaria provocata da tutte e quattro le specie di Plasmodium patogene per l'uomo (falciparum, vivax, ovale, malariae).

Tuttavia, il suo impiego è limitato ai ceppi ad essa sensibili; in presenza di infezioni a plasmodi clorochino-resistenti, pertanto, si ricorrerà all'uso di altri farmaci.

L'azione antimalarica esercitata dalla clorochina è attribuita alla sua capacità di formare un legame con le porfirine. Ciò porta alla distruzione o all'inibizione delle forme asessuate dai plasmodi non resistenti negli eritrociti. Inoltre, la clorochina interferisce con le forme sessuate (gametofiti) delle specie P. malariae, P. ovale e P. vivax e con le forme immature di P. falciparum.

Idrossiclorochina

L'idrossiclorochina è un antimalarico 4-aminochinolinico che può essere impiegato sia per la prevenzione della malaria che per il trattamento di attacchi acuti della stessa.

L'idrossiclorochina si assume per via orale ed espleta la sua azione terapeutica con un meccanismo d'azione non del tutto chiaro, ma che si pensa possa essere ricondotto all'interferenza con diversi processi cellulari del plasmodio della malaria.

Meflochina

La meflochina è un antimalarico appartenente al gruppo delle metanolchinoline. Il suo utilizzo è indicato:

  • Nella profilassi della malaria nei viaggiatori in zone dove la malattia è endemica e vi è un elevato rischio di infezione da parte di ceppi di Plasmodium falciparum che sono resistenti ad altri antimalarici;
  • Come trattamento della malaria, in particolare, causata da ceppi di P. falciparum resistenti ad altri farmaci antimalarici. Nei casi di malaria causati da ceppi di P. falciparum e P. vivax contemporaneamente, dopo il trattamento con meflochina - allo scopo di eliminare P. vivax - occorre valutare anche un trattamento con un altro antimalarico.

La meflochina espleta la sua azione terapeutica distruggendo le forme intraeritrocitarie asessuate dei plasmodi della malaria.

Piperachina e Arteminolo

L'associazione dei principi attivi piperachina tetrafosfato e artenimolo (derivato dell'artemisinina) viene utilizzata per il trattamento della malaria non complicata causata da Plasmodium falciparum.

L'associazione piperachina/arteminolo è disponibile all'interno di compresse per uso orale. Alle opportune dosi, il medicinale a base di questi principi attivi può essere utilizzato in adulti, adolescenti, bambini e neonati dai sei mesi di età e con peso corporeo uguale o superiore a 5 kg.

L'arteminolo, dopo essere stato assunto, raggiunge concentrazioni elevate negli eritrociti attaccati dai plasmodi. Si ritiene che esso espleti la sua azione terapeutica inducendo danni da radicali liberi ai sistemi di membrana dei parassiti che provocano la malaria.

L'esatto meccanismo d'azione con cui la piperachina agisce contro i parassiti della malaria non è del tutto conosciuto; si ritiene, tuttavia, che possa agire in maniera simile alla clorochina, antimalarico di cui è uno stretto analogo strutturale. Tuttavia, la piperachina sembra essere attiva anche verso alcuni ceppi di plasmodio resistenti alla clorochina e si ritiene che ciò possa essere ricondotto alla voluminosa struttura chimica bi-chinolonica di cui la piperachina è dotata.

Artesunato

L'artesunato è un principio attivo antimalarico somministrabile per via parenterale e indicato per il trattamento delle forme gravi di malaria nei pazienti adulti e nei bambini.

Dopo aver effettuato il trattamento con artesunato, sarà necessario completare il trattamento per la malaria con altri farmaci antimalarici che possono essere assunti anche per bocca e che, naturalmente, verranno prescritti dal medico.

Si ritiene che l'artesunato espleti la sua azione terapeutica andando ad interferire con le proteine del plasmodio della malaria determinando di conseguenza la distruzione della sua membrana cellulare.

NOTA BENE

Come spesso accade, anche nel caso della malaria, la miglior cura resta sempre e comunque la prevenzione.

Fra i consigli utili in questo senso, ricordiamo: cercare di evitare il morso della zanzara Anopheles applicando repellenti su pelle e vestiti, evitando di uscire durante le prime ore del mattino o la notte (momenti del giorno in cui la probabilità di essere punti dalle zanzare aumenta), proteggendosi con zanzariere, indossando vestiti a maniche lunghe per non lasciare scoperte parti del corpo.

Nel caso in cui si viaggi in aree in cui la malaria è endemica, il medico potrà prescrivere un'idonea profilassi. In fase di studio ci sono anche diversi vaccini per prevenire la malattia.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista