Farmaci per Curare l'Incontinenza Urinaria
Ultima modifica 18.03.2019

Definizione

Si definisce “incontinenza urinaria” un'involontaria perdita d'urina, che si verifica improvvisamente, in genere a seguito di un piccolo sforzo, di un colpo di tosse o di un'attività; stiamo parlando di una condizione che interessa soprattutto il mondo femminile, nonostante possa coinvolgere anche gli uomini. Questa condizione non sempre è spia accesa di patologia, malgrado costituisca un problema imbarazzante, igienico e relazionale.


L'incontinenza urinaria non va confusa con la vescica iperattiva, in cui si assiste ad un urgente e frequente stimolo alla minzione.

Cause

L'incontinenza urinaria può essere favorita da alcune condizioni fisiologiche (es. menopausa, gravidanza, parto), dalla somministrazione di alcuni alimenti/sostanze (alcolici, caffeina, farmaci antipertensivi, rilassanti muscolari, sedativi) e da alcune patologie, quali infezioni delle vie urinarie, calcoli al fegatocancro alla prostata o al fegato, disordini neurologici, prostatiti, sclerosi multipla, ostruzione intestinale.


Le informazioni sui Incontinenza - Farmaci per la Cura dell'Incontinenza Urinaria non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Incontinenza - Farmaci per la Cura dell'Incontinenza Urinaria.

Farmaci

L'incontinenza urinaria non va considerata una patologia, ma un sintomo che accomuna un numero piuttosto consistente di malattie o condizioni fisiologiche. In menopausa, per fare un esempio, la donna subisce trasformazioni fisiche anche a livello vescicale, tali da modificare le strutture coinvolte nell'espulsione dell'urina; pertanto, la donna può lamentare incontinenza urinaria.
Il trattamento dell'incontinenza urinaria dipende chiaramente dalla causa che ne sta all'origine, oltre che dalla gravità della condizione, dall'età del soggetto e dalla tipologia di incontinenza. Ad esempio, l'incontinenza urinaria da sforzo non sempre necessita di farmaci per essere curata, a differenza della forma derivata da un'instabilità del muscolo detrusore: in quest'ultimo caso, l'incontinenza deriva da contrazioni involontarie di tale muscolo, responsabile anche di perdite urinarie incontrollate notturne (nicturia). Spesse volte, il paziente affetto da questo problema deve praticare esercizi appositi di tipo conservativo, volti a potenziare i muscoli della vescica e del pavimento pelvico.
Esercizi simili sono indicati per rafforzare sia lo sfintere urinario che i muscoli del pavimento pelvico, coinvolti nel controllo della minzione; questi esercizi sono indicati sia per il trattamento dell'incontinenza da stress, che per l'incontinenza da urgenza.

 

Gli esercizi per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico sono chiamati esercizi di Kegel: si effettuano semplicemente immaginando di interrompere il flusso di urina, contraendo il muscolo pubococcigeo per alcuni secondi. Sembra che questi esercizi possano altresì contribuire ad amplificare il piacere sessuale.

 

Quando questi esercizi non sono sufficienti a prevenire l'incontinenza urinaria, possono essere utili alcuni farmaci, come estrogeni (ad applicazione topica), anticolinergici, imipramina e SSRI.
Qualora il problema non venga risolto neppure ricorrendo ai farmaci, il paziente viene sottoposto a trattamenti medici che prevedono l'inserimento di piccoli dispositivi monouso (insert uretrale) nell'uretra, per impedire le perdite d'urina. Anche il pessario è utile per tale scopo: si tratta di un anello vaginale (da non confondere con quello contraccettivo) che, sorreggendo la vescica, impedisce le perdite urinarie. Anche la cateterizzazione  può essere un'alternativa per trattare l'incontinenza urinaria grave.
Per alleviare il disagio socio-relazionale, non agendo sulla causa, si raccomanda di indossare assorbenti o pannoloni appositi.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia per l'incontinenza urinaria, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

 

Antimuscarinici o anticolinergici-antispastici: particolarmente indicati per la cura dell'incontinenza urinaria: questi farmaci, rilassando il muscolo detrusore, aumentano la funzionalità della vescica riducendo la contrattilità incontrollata del muscolo. Si consiglia di non assumere lo stesso farmaco per oltre 3-6 mesi di terapia.

  • Ossibutinina(es. Kentera, Lyrinel, Ditropan): agisce con un effetto rilassante diretto a livello della muscolatura liscia urinaria. Si consiglia di preferire le formulazioni a lento rilascio, ugualmente efficaci delle standard, ma con meno effetti collaterali. Il farmaco è disponibile anche sotto forma di cerotto transdermico, da applicare 2 volte a settimana su pelle asciutta e detersa. Si raccomanda di cambiare la posizione del cerotto ad ogni applicazione.
  • Darifenacina (es.Emselex): indicato per il controllo dell'incontinenza urinaria da urgenza e la pollachiuria. Disponibile in compresse a lento rilascio; si raccomanda di assumere 7,5 mg di farmaco una volta al giorno. Eventualmente raddoppiare la dose nei pazienti affetti da incontinenza grave.
  • Solifenacina (es. Vesiker): la dose raccomandata per la cura dell'incontinenza urinaria è di 5 mg al giorno, eventualmente da raddoppiare in caso di incontinenza particolarmente pesante. Non è raccomandato per i bambini.
  • Tolterodina (es. Detrusitol): per il trattamento dell'incontinenza urinaria, si raccomanda di assumere 2 mg di farmaco per via orale, due volte al giorno. In alternativa, assumere 4 mg di farmaco, una volta al girono, formulati in compresse a lento rilascio.  Per la dose di mantenimento: assumere 1-2 mg di farmaco per via orale (compresse a rilascio immediato), due volte al giorno oppure 4 mg di farmaco in compresse a rilascio graduato.
  • Iosciamina: si tratta di un alcaloide tropanico (estratto da belladonna) ad attività antispastica, indicato per il trattamento dell'incontinenza urinaria infantile. Per i bambini di età compresa tra i 2 ed i 12 anni, si consiglia di assumere il farmaco in compresse a lento rilascio, alla dose di 0,0625-0,125 mg, da assumere per via sublinguale, orale o come compresse masticabili. Ripetere la somministrazione ogni 4 ore, al bisogno. Non superare le 6 compresse al giorno. È possibile assumere il farmaco anche sotto forma di elisir: 1,25-5 mg ogni 4 ore per i bambini che pesano 10-50 chili; aumentare la dose di 1,25 ml ogni 20 chili (a partire dai 50 chili). Consultare il medico.
  • Trospium o cloruro di trospio (es. Uraplex, Sanctura, Urivesc): farmaco urinario antispasmodico utilizzato nel trattamento dell'incontinenza urinaria. Quando formulato in compresse a rilascio immediato, assumere 20 mg, per via orale, due volte al giorno; per le compresse a lento rilascio, si consigliano 60 mg, da assumere per os, al mattino, in un'unica somministrazione. Per il trattamento dell'incontinenza urinaria nell'anziano, la dose consigliata suggerisce di assumere 20 mg (fino a 75 anni) di farmaco al giorno, in compresse a lento rilascio.

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina: indicati per il trattamento dell'incontinenza urinaria da sforzo moderato o grave. Si raccomanda di associare esercizi per rinvigorire il pavimento pelvico.

  • Duloxetina (es. Yentreve, Cymbalta, Xeristar, Ariclaim): si raccomanda di assumere 40 mg di farmaco due volte al giorno. Dopo 2-4 settimane di trattamento, si consiglia di valutare la risposta alla cura e la tolleranza al farmaco.

Antidepressivi triciclici: un tempo questi farmaci erano molto più utilizzati in terapia per il controllo dell'incontinenza urinaria da sforzo; ad oggi, sono impiegati in terapia solo di rado, a causa dei considerevoli effetti collaterali. Ad ogni modo, a tale scopo può essere assunta l'imipramina (es. Imipra C FN, Tofranil). Per il trattamento dell'incontinenza urinaria notturna infantile (fino ai 12 anni), si consiglia di somministrare 25 mg di farmaco al giorno, un'ora prima della colazione. Per i bambini sopra i 12 anni, affetti da incontinenza urinaria notturna, è possibile aumentare la dose fino a 75 mg al giorno. Consultare il medico.