Farmaci per prevenire la gravidanza: quali sono e come funzionano?
Cosa sono i farmaci per prevenire la gravidanza?
Quando si parla di farmaci per prevenire la gravidanza si vuole far riferimento a tutti quei medicinali contenenti principi attivi capaci di ostacolare, quindi evitare, l'insorgenza di uno stato di gravidanza.
Si parla di gravidanza - o gestazione - per indicare la condizione nella quale la donna si trova dall'inizio del concepimento fino al parto, o comunque fino all'espulsione del feto.
NOTA BENE
Di seguito verranno elencati i principali farmaci utilizzati per prevenire la gravidanza. Quanto riportato ha un fine puramente illustrativo e non intende sostituirsi in alcun modo al parere del medico curante e dello specialista, così come non intende sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente.
Qualora si desiderasse prevenire gravidanze indesiderate è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico e allo specialista (ginecologo) che, in seguito ad una visita e alle analisi eventualmente necessarie, sapranno consigliare alla propria paziente quali farmaci per prevenire la gravidanza meglio si adattano al suo specifico caso.
Prevenzione di gravidanze indesiderate: quali farmaci si usano?
I farmaci per prevenire la gravidanza sono farmaci a base di principi attivi che - agli opportuni dosaggi - sono in grado di evitare l'insorgenza di una eventuale gestazione.
Tali principi attivi sono di natura ormonale, non a caso, i farmaci che li contengono sono meglio conosciuti come contraccettivi ormonali. Si tratta di medicinali che possono avere differenti formulazioni adatte a differenti vie di somministrazione. Agiscono interferendo con l'ovulazione e determinando modifiche a livello endometriale tali da ostacolare la risalita degli spermatozoi, la fecondazione e quindi l'impianto.
Per essere dispensati tali medicinali necessitano tutti di ricetta medica.
Per approfondire: Contraccettivi ormonali: quali sono e caratteristicheContraccettivi orali: pillola e minipillola
I contraccettivi orali sono comunemente noti come pillole anticoncezionali o contraccettive o ancora, più semplicemente, come "pillole".
Possono contenere una combinazione di principi attivi e, più precisamente, un'associazione di un principio attivo di tipo progestinico con un principio attivo di tipo estrogenico. Tipologia e concentrazione di estrogenico e progestinico contenuti possono variare in funzione del medicinale preso in considerazione.
Fra le associazioni attualmente disponibili in commercio ricordiamo le seguenti:
- Dienogest ed etinilestradiolo;
- Gestodene ed etinilestradiolo;
- Clormadinone ed etinilestradiolo;
- Drospirenone ed etinilestradiolo;
- Norgestimato ed etinilestradiolo;
- Levonorgestrel ed etinilestradiolo;
- Gestodene ed etinilestradiolo;
- Desogestrel ed etinilestradiolo.
I contraccettivi orali realizzati con un'associazione di principi attivi di tipo estrogenico e progestinico prendono il nome di "pillole combinate", "di combinazione" o "pillole estroprogestiniche".
Con il termine "minipillola", invece, si fa riferimento ad un tipo di contraccettivo orale contenente esclusivamente un principio attivo di natura progestinica. Quest'ultimo induce un addensamento del muco della cervice uterina e altera il rivestimento dell'utero (ossia l'endometrio) generando in questo modo un ostacolo alla risalita degli spermatozoi lungo l'apparato genitale femminile e sfavorendo l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato.
Il desogestrel è il principio attivo di tipo progestinico utilizzato in questa tipologia di contraccettivi orali. Esistono minipillole anche a base di drospirenone.
Per approfondire: Minipillola: cos'è? Come funziona, pro e controCerotti anticoncezionali
I cerotti anticoncezionali sono cerotti transdermici contenenti una combinazione di due principi attivi: un estrogenico e un progestinico, come l'etinilestradiolo e la norelgestromina. Il loro assorbimento avviene per via transcutanea. Una volta assorbiti, i principi attivi espletano l'azione terapeutica con meccanismo d'azione analogo a quello di tutti gli anticoncezionali ormonali.
Per approfondire: Cerotto anticoncezionale: cos'è, come funziona, applicazioneAnello vaginale
L'anello contraccettivo vaginale è un sistema a rilascio vaginale costituito da un anello di materiale plastico morbido contenente principi attivi estrogenici e progestinici, quali etinilestradiolo ed etonogestrel.
L'anello deve essere inserito in vagina nelle modalità e nei tempi riportati sul foglietto illustrativo del medicinale; l'operazione può essere effettuata anche dalla stessa donna e non richiede necessariamente l'intervento di personale medico.
Una volta inserito l'anello, i principi attivi in esso contenuti vengono rilasciati gradualmente in concentrazioni tali da determinare l'effetto anticoncezionale. Il principio di funzionamento e il meccanismo d'azione con cui gli attivi espletano l'azione terapeutica voluta sono analoghi a quelli di una pillola contraccettiva, ciò che cambia è la via di somministrazione e la modalità con la quale il farmaco viene rilasciato nel corpo.
Per approfondire: Anello anticoncezionale: cos'è, come funziona, caratteristicheImpianti contraccettivi
Quando si parla di impianti contraccettivi ci si può riferire:
- alla cosiddetta spirale contraccettiva o IUD, acronimo di Intra-Uterine Device, ossia Dispositivo Intra-Uterino;
oppure
- al bastoncino contraccettivo o contraccettivo sottocutaneo.
Entriamo più nel dettaglio.
Spirale o IUD
Esistono fondamentalmente due tipologie di spirale o IUD:
- Spirale contraccettiva o IUD di tipo ormonale;
- Spirale contraccettiva o IUD al rame.
Tali dispositivi, come si intuisce facilmente dal loro stesso nome, devono essere inseriti a livello uterino; naturalmente, per svolgere questa operazione, è necessario l'intervento del ginecologo o comunque di personale sanitario specializzato nell'inserimento di questo tipo di dispositivi.
La spirale o IUD di tipo ormonale è un dispositivo realizzato in materiale plastico a forma di T. Nel braccio verticale della T è presente un serbatoio con membrana semipermeabile nel quale è presente un principio attivo di tipo progestinico e, in particolare, il levonorgestrel. Quest'ultimo, una volta che il dispositivo è stato impiantato a livello intrauterino, viene gradualmente rilasciato andando a produrre l'effetto contraccettivo in maniera analoga a quanto avviene per gli anticoncezionali orali a base di progestinici.
Nello IUD al rame, invece, non sono presenti farmaci, ma sul braccio verticale della T è avvolta una spirale di puro rame. La presenza di questa spirale al rame è in grado di inibire il concepimento impedendo la fecondazione.
Per approfondire: Spirale contraccettiva: cos'è, tipi, vantaggi e svantaggiBastoncino contraccettivo o contraccettivo sottocutaneo
Il contraccettivo sottocutaneo è un impianto a forma di bastoncino che deve essere inserito appena sotto la pelle (a livello sottocutaneo, per l'appunto), nella zona interna della parte superiore del braccio non dominante della donna. L'operazione d'inserimento deve essere effettuata in condizioni asettiche e solo da personale sanitario qualificato che abbia familiarità con l'inserimento di contraccettivi di questo tipo.
Il bastoncino presenta un serbatoio contenente un principio attivo di tipo progestinico - come l'etonogestrel - che viene gradualmente rilasciato nel corpo della donna determinando in questo modo l'effetto contraccettivo.
Per approfondire: Contraccettivi impiantabili: spirale IUD e bastonciniContraccezione di emergenza
La contraccezione di emergenza è quella forma di contraccezione che viene effettuata in seguito al coito (post-coitale) e che viene anche definita come contraccezione di urgenza.
Si ricorre al suo impiego nel caso dopo un rapporto sessuale non protetto o non protetto in maniera adeguata, oppure in seguito al fallimento di altri metodi contraccettivi che espongono, perciò, al rischio di una gravidanza non voluta.
A tal proposito, è molto importante ricordare che i contraccettivi di emergenza NON devono essere utilizzati come mezzi contraccettivi abituali e vanno impiegati solo nei casi di effettiva emergenza.
Un'altra doverosa precisazione riguarda il fatto che i contraccettivi orali d'urgenza NON sono da considerarsi farmaci abortivi, in quanto non interrompono una gravidanza già in atto, ma impediscono che questa si verifichi.
Contraccettivi orali di emergenza
Appartengono al gruppo dei contraccettivi orali di emergenza la pillola del giorno dopo e la pillola dei cinque giorni dopo. Entriamo più nel dettaglio.
Pillola del giorno dopo
La pillola del giorno dopo è un farmaco contenente un principio attivo di tipo progestinico nelle concentrazioni idonee a determinare un effetto contraccettivo dopo la sua assunzione. Più precisamente, tale attivo è rappresentato dal levonorgestrel.
La pillola del giorno dopo, per essere efficace, deve essere assunta il prima possibile: preferibilmente entro e non più tardi di 72 ore dal rapporto considerato a rischio.
Per approfondire: Pillola del giorno dopo: quando e come si assume? Pillola del giorno dopo: controindicazioni ed effetti collateraliPillola dei cinque giorni dopo
La pillola dei cinque giorni dopo è un altro contraccettivo orale di emergenza che si può utilizzare in caso di rapporto sessuale a rischio e in caso di fallimento di altro metodo anticoncezionale.
Si tratta di un medicinale a base del principio attivo ulipristal acetato, un modulatore del recettore del progesterone.
Questo tipo di contraccettivo orale d'emergenza deve essere assunto entro 120 ore (5 giorni) dal rapporto sessuale non protetto o dal fallimento del mezzo contraccettivo scelto.
Per approfondire: Pillola dei 5 giorni dopo: cos'è e come funziona? Serve la ricetta?IUD al rame
La spirale o IUD al rame può essere utilizzata anch'essa come metodo contraccettivo di emergenza. Chiaramente, anche in questo caso, per il suo inserimento è necessario l'intervento dello specialista.
Lo IUD al rame deve essere inserito entro cinque giorni dal rapporto sessuale ritenuto a rischio. Per maggiori informazioni, rivolgersi al ginecologo, al medico, oppure al consultorio presente nel proprio territorio.
Pillola abortiva
La pillola abortiva non è propriamente un farmaco per prevenire la gravidanza, ma un farmaco utilizzato per interromperla quando questa si è già instaurata.
Nel dettaglio, si tratta di un medicinale a base di mifepristone, uno steroide sintetico ad azione antiprogestinica.
La pillola abortiva non si acquista in farmacia in quanto il suo impiego è consentito solo a livello ospedaliero e nelle strutture convenzionate che operano l'interruzione di gravidanza.
Per approfondire: Pillola abortiva - Mifepristone: cos'è, come richiederla, effetti collaterali Pillola abortiva: vantaggi, svantaggi, controindicazioniAltri metodi per prevenire la gravidanza
Per ottenere la contraccezione esistono anche metodi differenti da quelli farmacologici, quali i metodi contraccettivi di barriera. Appartengono a questo gruppo:
- Il preservativo (profilattico o condom) maschile;
- Il preservativo femminile;
- Il cappuccio cervicale;
- La spugnetta contraccettiva;
- Il diaframma contraccettivo da abbinare a gel spermicida.
Esistono poi metodi contraccettivi alternativi, meglio noti come metodi contraccettivi naturali (ad esempio, metodo Billings, coito interrotto, metodo Ogino-Knaus, ecc.). Il rischio di fallimento di tali metodi, tuttavia, sembra essere particolarmente elevato, motivo per cui il dibattito sulla loro reale efficacia nel prevenire gravidanze indesiderate è sempre acceso.
Contraccezione permanente
Infine esistono anche metodi che comportano una contraccezione permanente basata sul rendere un individuo incapace di riprodursi (sterilizzazione).
Negli uomini si ricorre all'esecuzione della vasectomia, mentre nelle donne si procede alla legatura delle tube (sterilizzazione tubarica o occlusione tubarica bilaterale). Entrambe le tipologie di sterilizzazione, maschile e femminile, sono interventi chirurgici a tutti gli effetti e, in quanto tali, devono essere eseguiti da medici specializzati.
Si tratta di metodiche applicate generalmente a casi particolari e che non vengono considerate come metodi contraccettivi da utilizzare "di routine".