Farmaci per Curare l'Anoressia
Definizione
Letteralmente, “anoressia” significa “mancanza di appetito”, ma tale definizione non rende appieno il problema psico-patologico che si cela dietro questo termine. L'anoressia nervosa è un complesso disturbo alimentare che, contrapposto all'obesità, consiste essenzialmente nel rifiuto del cibo.
Cause
Il più delle volte, l'anoressia patologica affonda le proprie radici nei disturbi psicologici, anche se alcuni pazienti divengono anoressici in seguito a patologie e cure farmacologiche (es. chemioterapia per la cura dei tumori: in tal caso non si tratta di una forma nervosa). L'anoressia nervosa è frutto di un groviglio di pensieri, paure e ansie, che instaurano nella mente della persona una repulsione al cibo: gli anoressici considerano il cibo come un elemento pericoloso, responsabile del “male psicologico”.
- Fattori di rischio: ansia, BPCO, colite ulcerosa, depressione, epatite, fuoco di Sant'Antonio, enfisema, gastroenterite virale, manie, morbo di Crohn, perfezionismo, pertosse, stress.
Sintomi
Una persona è affetta da anoressia nervosa quando l'IMC è inferiore del valore 17,5; i sintomi associati all'anoressia includono: alterazioni del ciclo mestruale, abuso di lassativi, anemia, bassa autostima di sé, caviglie e piedi gonfi, calo della concentrazione, diminuzione ponderale > 15% del peso corporeo ideale, disidratazione, intolleranza al freddo, ossessione per il cibo, sport eccessivo, svenimenti, unghie e capelli fragili, xerosi cutanea.
Le informazioni sui Anoressia - Farmaci per la Cura dell'Anoressia non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Anoressia - Farmaci per la Cura dell'Anoressia.
Farmaci
Il turbamento psicologico che accompagna il paziente affetto da anoressia è generalmente difficile da trattare, dal momento che la terapia prevede il ristabilimento delle condizioni fisiche del malato ed il supporto psicologico. Per un anoressico, il termine “ristabilimento del peso corporeo” è sinonimo di “ingrassare”, e l'ossessione di un malato d'anoressia è precisamente aumentare il proprio peso; questo fa comprendere la difficoltà di far accettare una cura simile all'anoressico; ecco perché il supporto di uno psicoterapeuta può senza dubbio aiutare il malato a venire a galla. Anche i farmaci costituiscono un valido ausilio per aiutare l'anoressico ad aumentare il suo peso e, soprattutto, ad accettare se stesso.
I farmaci sono indicati anche per controllare e superare tutti i sintomi associati all'anoressia, come perdita ossea, depressione, alterazione del ciclo mestruale, disidratazione, alterazione dei valori fisiologici del sangue.
Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro l'anoressia, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:
Antidepressivi ed ansiolitici: indicati per curare le cause psicologiche che scatenano o fomentano l'anoressia nervosa; questi farmaci aiutano il paziente a rilassarsi. Si raccomanda di evitare la somministrazione di SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) in caso di epilessia nel contesto di anoressia e depressione.
- Amitriptilina (es. Laroxyl, Triptizol, Adepril): il farmaco appartiene alla classe degli antidepressivi triciclici. Trova indicazione anche per la cura dell'anoressia nervosa dell'età pediatrica (> 9 anni): sembra che una dose di farmaco variabile da 1,25 a 2,5 mg al giorno comporti benefici terapeutici per contrastare l'ansia e l'atteggiamento ossessivo compulsivo contro il cibo. È stato effettuato uno studio in cui all'anoressico è stata somministrata una dose giornaliera di 2,5 mg, fino ad un massimo di 5-10 mg: le dosi superiori ai 2,5 mg non portano maggiori benefici rispetto a dosi inferiori, almeno nel caso dell'anoressia nervosa.
- Risperidone (es. Risperdal, Risperidone ACV): farmaco antipsicotico atipico (neurolettico). Non assumere in concomitanza di demenza: un comportamento simile aumenta il rischio di ictus. La somministrazione di questo farmaco sembra dare discreti risultati, specie per il comportamento ossessivo e ansioso verso il cibo. Il dosaggio va attentamente stabilito dal medico.
- Clorpromazina (es. Clorpr C FN, Largactil): antipsicotico e antagonista dopaminergico, utilizzato per trattare la schizofrenia nel contesto di anoressia nervosa. Il farmaco era ampiamente utilizzato in terapia in passato. La dose è assai variabile da soggetto a soggetto; per esempio, in caso di anoressia nervosa associata a psicosi, la dose indicativa è di 25-50 mg, da assumere per via intramuscolare (la dose può aumentare gradualmente nelle iniezioni successive); per trattare l'anoressia nel contesto di manie, la dose consigliata di questo farmaco è 10 mg, da assumere per via orale, 3-4 volte al giorno.
- Olanzapina (es. Zyprexa, Zyprexa Velotab, Zypadhera, Zalasta, Olanzapine Mylan, Olanzapina Teva, Olanzapina Neopharma, Olanzapine apotex, Olanzapine Glenmark Europe , Olazax): antipsicotico atipico utilizzato anche per trattare l'anoressia nervosa, specie nei bambini di età superiore ai 9 anni. Indicativamente, la posologia ottimale per trattare i disturbi dell'anoressia è compresa tra 1,25 mg e 2,5 mg, da assumere per os, una volta al giorno. Le dosi superiori a 2,5 mg non suggeriscono miglioramenti ulteriori. Consultare il medico.
- Prednisolone (es. Solprene, Deltamidrina): indicativamente, la dose raccomandata come coadiuvante del trattamento contro l'anoressia è di 15-30 mg/die. Consultare il medico prima di assumere corticosteroidi; non sospendere di propria iniziativa il trattamento.
- Desametasone (es. Decadron, Soldesam): si raccomanda di assumere una dose di farmaco variabile tra 2 e 4 mg al giorno. Consultare il medico.
Terapia ormonale:
- Megestrol (es. Megace, Megexia, Gestroltex): per il trattamento dell'anoressia, si raccomanda di assumere il farmaco sotto forma di sospensione orale alla posologia indicativa di 800 mg al giorno. In alternativa, è possibile assumere 625mg/5 ml (formula concentrata) o 800 mg/20 ml. L'aumento di peso derivato dalla somministrazione di questo attivo rappresenta un effetto collaterale (curativo, in questo caso), favorito dall'aumento dell'appetito. Il farmaco è molto utilizzato anche per la cura di alcuni tumori (alla mammella e all'endometrio).
Vitamina D e Calcio (es. Eurocal D3, Calinat, Folanemin): abbiamo visto che il paziente malato di anoressia registra una decalcificazione ossea, di conseguenza, per far fronte a questo problema, la somministrazione di vitamina D e calcio è particolarmente adatta. La dose va stabilita dal medico previa accurata diagnosi del paziente.
Antistaminici: alcuni antistaminici agiscono stimolando l'appetito, aumentando pertanto il peso ponderale di chi li assume.
- Ciproeptadina (es. Periactin): agente antiserotoninico, indicato per la cura dell'anoressia nervosa. Si raccomanda di iniziare la terapia con una dose di attivo pari a 2 mg, da assumere per via orale 4 volte al giorno. Per la dose di mantenimento, si raccomanda di aumentare gradualmente la posologia di 8 mg, ogni 3 settimane, da assumere sempre 4 volte al giorno. In genere, l'effetto terapeutico per trattare l'anoressia nervosa si raggiunge entro i 32 mg al giorno. Consultare il medico.
Il supporto di amici e familiari risulta indispensabile per aiutare il malato di anoressia a vincere le proprie paure ed ansie: in questo modo, il malato viene stimolato ad assumere più calorie (almeno 1.500-1.800 Kcal al giorno), comprendendo che il cibo non è un nemico.
Il problema principale è che i malati di anoressia nervosa tendono a non dare peso al loro problema, non rendendosene conto: la mancanza di collaborazione da parte del paziente è un ostacolo pesante, che non sempre è possibile superare.
Di anoressia si muore: i farmaci e le terapie psicologiche sono indispensabili per garantire la sopravvivenza del paziente.