Proprietà della Valeriana in Erboristeria: quali sono?

Proprietà della Valeriana in Erboristeria: quali sono?
Ultima modifica 17.01.2023
INDICE
  1. Nome Scientifico
  2. Famiglia
  3. Origine
  4. Parti utilizzate
  5. Costituenti chimici
  6. Proprietà della Valeriana in Erboristeria
  7. Interazioni con farmaci e prodotti
  8. Effetti collaterali
  9. Controindicazioni

Nome Scientifico

Valeriana officinalis

Famiglia

Valerianaceae

Origine

La pianta di valeriana è originaria dell'Europa e la si può trovare anche nelle regioni temperate dell'Asia. Viene coltivata in Europa, in Inghilterra, in Giappone e negli Stati Uniti.

Parti utilizzate

La droga della pianta è costituita dalle radici e dai rizomi della stessa (Farmacopea Ufficiale).

Valeriana officinalis Shutterstock

Costituenti chimici

Fra i principali costituenti chimici della valeriana, ricordiamo:

  • Olio essenziale (fra i supoi componenti principali ritroviamo l'acido isovalerenico, l'isovalerato, il valeranale, l'elemolo, il bornile actato);
  • Iridoidi (valepotriati);
  • Sesquiterpeni, fra cui l'acido valerenico e i suoi derivati;
  • Alcaloidi piridinici (valerianina, actinidina, alfa-metilpirrilchetone);
  • Aido caffeico e derivati;
  • Flavonoidi.

Proprietà della Valeriana in Erboristeria

Alla valeriana vengono attribuite proprietà sedative del sistema nervoso centrale (o SNC), antispastiche e ansiolitiche.

Più precisamente, le attività sedative e ansiolitiche sembrano essere esercitate dai valepotriati e da alcuni costituenti dell'olio essenziale di valeriana, quali l'acido valerenico e il valerenale. Mentre le attività spasmolitiche sembrano essere imputabili al solo acido valerenico.

Il meccanismo con cui le suddette molecole sono in grado di ridurre la componente ansiosa sembra essere correlato al metabolismo del GABA (acido γ-amminobutirrico), il principale neurotrasmettitore inibitorio del SNC. Più nel dettaglio, sembra che questi composti contenuti all'interno della valeriana siano capaci di interferire con la degradazione del GABA. In passato, studi condotti su animali hanno anche dimostrato che, in seguito all'assunzione di valeriana, si assiste a un incremento dei livelli di GABA nello spazio sinaptico, ottenuto tramite l'inibizione del reuptake e l'aumento della secrezione dello stesso neurotrasmettitore.

Le proprietà sedative e ansiolitiche della valeriana sono state confermate da diversi studi ed è per questo motivo che l'utilizzo della pianta è diffuso per il trattamento degli stati di agitazione e dei disturbi del sonno ad essi associati.

Valeriana contro l'agitazione e i disturbi del sonno

Come sopra affermato, l'utilizzo della valeriana costituisce un valido aiuto nel contrastare l'agitazione, l'irrequietezza e i disturbi del sonno che le accompagnano, grazie agli effetti che i valepotriati, l'acido valerenico e il valerenale esercitano sul sistema nervoso centrale.

Numerose sono le preparazioni a base di valeriana disponibili in commercio per il trattamento dei suddetti disturbi. Difatti, gli estratti della pianta - da soli o in associazione ad estratti di piante con proprietà analoghe - sono contenuti all'interno sia di integratori alimentari che i veri e propri farmaci; in particolare, farmaci da banco (OTC) di libera vendita. Tuttavia, per quanto riguarda la posologia di prodotto da utilizzare, è sempre necessario attenersi alle indicazioni riportate sul foglietto illustrativo, sulla confezione o sull'etichetta del prodotto che si ha intenzione di impiegare.

Inoltre, è sempre opportuno richiedere il consiglio del medico prima di assumere qualsivoglia prodotto a base di valeriana per contrastare stati di agitazione e problemi del sonno.

NOTA BENE

Quando la valeriana viene utilizzata a fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi, poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze attive che si stanno assumendo.

Quando si utilizzano preparazioni a base di valeriana, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di principi attivi contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto; pertanto, si ribadisce l'importanza di seguire le indicazioni lì riportate e la necessità di rivolgersi preventivamente al proprio medico prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente valeriana.

Valeriana nella medicina popolare

Le proprietà della valeriana sono note alla medicina popolare fin dai tempi più antichi; tempi in cui già veniva impiegata in campo medico.

Ancora oggi, la valeriana è sfruttata in quest'ambito per il trattamento dei più svariati disturbi. Fra questi, ricordiamo il mal di testa, la difficoltà di concentrazione, l'ansia, l'isteria, la neurastenia, la nevralgia; inoltre, la pianta trova impiego perfino come rimedio contro l'epilessia, ma non è tutto qui. La valeriana, infatti, viene anche utilizzata per contrastare le coliche nervose, gli spasmi della muscolatura liscia dell'utero e l'agitazione associata al ciclo mestruale.

La valeriana è impiegata anche in ambito omeopatico per il trattamento dell'insonnia, degli spasmi gastrointestinali, dell'agitazione e dell'irrequietezza.

NOTA BENE

Le applicazioni della valeriana per il trattamento dei suddetti disturbi nell'ambito delle suddetet medicine non convenzionali non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Interazioni con farmaci e prodotti

Viste le proprietà della valeriana e i meccanismi d'azione attraverso i quali espleta la sua attività, la valeriana, i prodotti e i farmaci che la contengono possono potenzialmente instaurare interazioni con:

Pertanto, se si stanno assumendo farmaci o prodotti come quelli sopra elencati, prima di utilizzare farmaci o prodotti a base di valeriana, è necessario chiedere consiglio al medico.

Effetti collaterali

Quali effetti indesiderati possono manifestarsi con l'assunzione della Valeriana e dei prodotti che la contengono?

In seguito all'assunzione di valeriana sono stati riportati casi di epatotossicità, benché la causalità debba essere ancora stabilita con certezza.

Inoltre, in rare occasioni, la valeriana può causare effetti indesiderati a livello gastroenterico.

In caso di utilizzi prolungati, invece, potrebbero talvolta manifestarsi effetti collaterali come mal di testa, agitazione e disturbi del sonno.

Controindicazioni

L'utilizzo della valeriana e di qualsiasi prodotto o farmaco che la contiene è sempre controindicato in caso di allergia nota alla stessa pianta e/o ad uno o più dei suoi componenti o dei componenti presenti nel prodotto o farmaco finale che si deve assumere.

In funzione del prodotto o del farmaco preso in considerazione, l'utilizzo può essere controindicato anche:

  • In persone affette da problemi epatici;
  • In individui con problemi renali;
  • In gravidanza e durante l'allattamento senza il preventivo consiglio del medico;
  • In bambini e adolescenti con meno di 12 o 14 anni di età (il consulto con il pediatra è sempre necessario).

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista