Tasso in Erboristeria: Proprietà del Tasso

Ultima modifica 01.04.2020
Tasso

Nome Scientifico

Taxus baccata

Famiglia

Taxaceae

Origine

Europa, America del Nord

Parti Utilizzate

Droga costituita dalla corteccia e dalle foglie.

Costituenti chimici

Tasso in Erboristeria: Proprietà del Tasso

Il tasso è una pianta sostanzialmente tossica. Tuttavia, il taxolo (o tassolo) in esso presente è utilizzato in medicina come farmaco antitumorale.
Questo principio attivo è entrato nei protocolli internazionali per la chemioterapia di alcune forme di carcinoma della mammella e dell'ovaio.
Molto probabilmente, il taxolo è più conosciuto con il nome di paclitaxel.

Attività biologica

Come accennato, il tasso è una pianta tossica che non viene utilizzata in fitoterapia.
La sua tossicità è dovuta alle elevate concentrazioni di taxina presenti all'interno dei rami, delle foglie e dei semi della pianta stessa. La taxina, infatti, è una miscela di alcaloidi diterpenici ad azione cardiotossica sia per gli uomini che per gli animali.
Il taxolo, invece, è dotato di una spiccata attività antitumorale, tanto da essere stato isolato e sfruttato tuttora come farmaco contro vari tipi di patologie neoplastiche, fra cui ricordiamo il cancro alla mammella, il cancro ovarico, il cancro del polmone, il cancro del pancreas e il sarcoma di Kaposi.
Più nel dettaglio, questo principio attivo appartiene alla categoria degli antimitotici ed esplica la sua azione promuovendo la polimerizzazione della tubulina durante la fase mitotica del ciclo cellulare. Grazie a questo suo meccanismo d'azione, il taxolo interferisce con la divisione cellulare e spinge le cellule tumorali ad andare incontro ad apoptosi.

Tasso nella medicina popolare e in omeopatia

Nonostante l'elevata tossicità posseduta, il tasso nella medicina popolare è stato utilizzato per trattare disturbi di vario genere, quali faringiti, tonsilliti e infestazioni da tenia e per promuovere il ciclo mestruale; ma anche per trattare malattie più gravi quali l'epilessia e la difterite.
Inoltre, in passato, le foglie di tasso hanno trovato impiego nella medicina popolare anche come rimedio abortivo.
In qualsiasi caso, a causa della sua tossicità non indifferente, l'assunzione del tasso deve essere evitata, soprattutto durante la gravidanza.
In campo omeopatico, invece, il tasso viene utilizzato come rimedio contro la cattiva digestione e contro le pustole cutanee.
Il tasso si può trovare in preparazioni omeopatiche sotto forma perlopiù di globuli o soluzioni. La quantità di prodotto da assumere e la frequenza con cui assumerlo potrebbero variare in funzione della diluizione omeopatica impiegata.


N.B.: le applicazioni del tasso per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Effetti Collaterali

In caso d'intossicazione accidentale da tasso, si possono manifestare sintomi come nausea e vomito, tachicardia, vertigini, dolore addominale, midriasi, respiro superficiale e perdita di coscienza, fino ad arrivare alla morte per arresto cardiaco o asfissia.
Non esistono antidoti per l'avvelenamento da tasso, ma potrebbero essere utili la somministrazione di carbone attivo e/o la lavanda gastrica.

Interazioni Farmacologiche

  •  non note.

Avvertenze

Della pianta si utilizza solo il tassolo, estratto singolarmente come principio attivo, poiché tutti gli altri componenti chimici presenti rendono il tasso estremamente tossico.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista