Taraxacum officinale
Asteraceae (Compositae)
Europa, Nord America e Asia
Droga costituita da foglie e radici
L'uso del tarassaco come depurativo risale alla medicina popolare, dove viene impiegato principalmente nelle cure di primavera per eliminare le sostanze tossiche accumulate.
Al tarassaco vengono ascritte proprietà digestive, coleretiche, depurative e diuretiche.
Tali proprietà sono imputabili soprattutto ai flavonoidi, ai triterpeni, ai lattoni sesquiterpenici e all'inulina contenuti all'interno della stessa pianta.
L'azione coleretica è dovuta principalmente agli alcoli triterpenici, sinergizzati dai lattoni sesquiterpenici. Questi - oltre ad aumentare la secrezione biliare - stimolano i processi di coniugazione delle sostanze tossiche, facilitando così l'eliminazione dei metaboliti dannosi per l'organismo e prevenendo la formazione dei calcoli biliari. Inoltre, i lattoni sesquiterpenici sono sostanze amare che stimolano la digestione e l'appetito.
L'attività diuretica del tarassaco è da attribuire alla presenza dei flavonoidi, dei lattoni sesquiterpenici e dei sali di potassio.
L'inulina, invece, è un oligosaccaride in grado di svolgere azioni benefiche a livello gastroenterico, favorendo la funzionalità della flora batterica intestinale, migliorando l'assorbimento dei minerali e aumentando la massa fecale e il numero di evacuazioni.
Inoltre, uno studio condotto sell'estratto di radice di tarassaco ha messo in evidenza una sua potenziale attività epatoprotettiva, svolta attraverso un'azione di radical scavenger.
Tuttavia, nonostante i diversi studi condotti sulle proprietà del tarassaco, una revisione sistemica relativamente recente (2005) ha affermato che gli studi clinici condotti per dimostrare le capacità coleretiche, diuretiche ed antiossidanti attribuite a questa pianta sono complessivamente scarsi e non sufficienti a dimostrare la reale efficacia derivante dall'utilizzo del tarassaco.
Nonostante ciò, l'utilizzo di questa pianta è comunque ufficialmente approvato per trattare disturbi quali atonie gastriche, dispepsie, microcalcolosi biliari e perdita di appetito.
Come accennato, il tarassaco può essere utilizzato per contrastare i disturbi digestivi e per aumentare l'appetito, grazie alle proprietà conferitegli dai lattoni sesquiterpenici, dai triterpeni e dall'inulina contenuti all'interno della pianta stessa.
Il tarassaco è disponibile in differenti preparazioni e lo si può trovare sotto forma di estratto secco, tintura, estratto liquido, oppure come succo ottenuto attraverso la spremitura delle radici e/o delle foglie.
Se impiegato sotto forma di tintura per contrastare i disturbi digestivi, la dose di prodotto solitamente consigliata è di 10-15 gocce da assumersi fino a tre volte al dì.
Per ulteriori informazioni circa le dosi e le modalità di somministrazione del tarassaco, si consiglia di consultare l'articolo dedicato "Curarsi con il Tarassaco".
Il tarassaco trova impiego anche come rimedio per favorire la diuresi, soprattutto grazie all'attività svolta dai flavonoidi in esso contenuti.
L'effetto diuretico del tarassaco è piuttosto rapido, infatti, insorge dopo circa 20-30 minuti dall'assunzione del prodotto.
Se il tarassaco viene utilizzato sotto forma di estratto liquido 1:1 (solvente: etanolo al 25% v/v), la dose generalmente consigliata per favorire la diuresi è di 4-10 ml di prodotto, da assumersi fino a tre volte al giorno.
Anche in questo caso, per ulteriori informazioni riguardanti la posologia di tarassaco da impiegare, si rimanda all'articolo dedicato "Curarsi con il Tarassaco".
N.B.: quando il tarassaco viene utilizzato per scopi terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi, poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di tarassaco, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di sostanze attive contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente tarassaco, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.
Il tarassaco nella medicina popolare non trova impiego solo come rimedio contro i disturbi digestivi e per depurare l'organismo dalle sostanze tossiche accumulate, ma viene utilizzato anche per trattare altri tipi di disturbi, quali: infiammazioni delle vie urinarie, disturbi epatici e delle vie biliari, emorroidi, disturbi reumatici, affezioni cutanee e gotta.
Nell'omeopatia, invece, il tarassaco è utilizzato per favorire la digestione lenta e per trattare i disturbi epatobiliari e la stitichezza.
N.B.: le applicazioni del tarassaco per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
Se utilizzato ai dosaggi consigliati, il tarassaco non dovrebbe provocare effetti collaterali.
Tuttavia, in alcuni casi potrebbero manifestarsi reazioni avverse a livello gastrico.
Inoltre, il tarassaco può causare reazioni allergiche in individui sensibili.
Evitare l'assunzione di tarassaco in caso di gastrite, ulcera peptica, occlusione dei dotti biliari e/o calcoli alla cistifellea o in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
L'utilizzo del tarassaco è controindicato anche negli adolescenti con meno di 12 anni di età, nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno.