
Nome Scientifico
Salix alba; Salix purpurea; Salix fragilis
Famiglia
Salicaceae
Origine
Asia, Europa
Parti Utilizzate
Droga costituita dalla corteccia della pianta
Costituenti chimici
- Glicosidi fenolici (salicina, populina, alcol salicilico);
- Aldeidi;
- Acidi aromatici;
- Flavonoidi (isoquercetina);
- Tannini.
Salice in Erboristeria: Proprietà del Salice
La corteccia del salice viene usata principalmente per l'attività antinfiammatoria, dovuta soprattutto all'inibizione delle ciclo-ossigenasi.
Attività biologica
Il salice è una pianta dotata di proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche. Tali attività sono imputabili al suo contenuto di salicina che, una volta ingerita e in seguito a metabolismo intestinale ed epatico, viene convertita in acido salicilico.
L'acido salicilico svolge le sue attività analgesiche, antinfiammatorie e antipiretiche tramite l'inibizione dell'enzima ciclossigenasi, ossia dell'enzima deputato alla trasformazione dell'acido arachidonico nelle prostaglandine responsabili dell'insorgenza di infiammazione, febbre e dolore. La salicina, pertanto, può essere considerata come una sorta di pro-farmaco.
In verità, in ambito medico l'uso interno dell'acido salicilico è stato abbandonato a causa della sua spiccata azione irritante nei confronti della mucosa gastrica e, attualmente, si preferisce utilizzare il suo derivato acetilato: l'acido acetilsalicilico, sicuramente uno dei più noti farmaci antinfiammatori non steroidei (o FANS).
Tuttavia, in ambito fitoterapico il salice e le sue preparazioni trovano comunque impiego per il trattamento di reumatismi e dolori in generale.
L'acido salicilico, inoltre, rientra nella composizione di diverse specialità medicinali - da solo o in associazione ad altri principi attivi - quali: colliri per il trattamento delle blefariti (grazie alla sua azione antinfiammatoria) e pomate o unguenti per il trattamento di verruche, ipercheratosi, eczemi, neurodermiti e psoriasi (grazie all'attività cheratolitica di cui è dotato).
Infine, le proprietà cheratolitiche dell'acido salicilico vengono sfruttate anche dall'industria cosmetica.
Ad ogni modo, per maggiori informazioni circa gli impieghi e le proprietà dell'acido salicilico e dei suoi derivati, si consiglia la lettura degli articoli dedicati "Salicilati e aspirina" e "Acido salicilico nei Cosmetici".
Salice contro i reumatismi
Grazie all'attività antinfiammatoria e analgesica esplicata dalla salicina contenuta nel salice, il suo uso viene fatto per il trattamento dei dolori reumatici.
Generalmente, per il trattamento di questi disturbi, si consiglia l'assunzione di circa 6-12 grammi di droga al giorno, corrispondenti, indicativamente, a 60-120 mg di salicina.
Salice contro il dolore di lieve entità
Le attività analgesiche e antinfiammatorie esercitate dalla salicina possono essere utili anche per il trattamento di dolori di lieve entità di diversa origine e natura, quali il mal di testa, i dolori di origine infiammatoria e i dolori associati al comune raffreddore.
Per il trattamento dei sopra citati disturbi, se il salice viene assunto sotto forma di estratto liquido (rapporto droga/solvente 1:1, utilizzando etanolo al 25% V/V come solvente di estrazione), generalmente, si consiglia l'assunzione di 1-3 ml di prodotto tre volte al dì.
Ad ogni modo, per informazioni più dettagliate circa le preparazioni a base di salice e la posologia da impiegarsi per il trattamento del dolore di lieve entità, si rimanda alla lettura dell'articolo dedicato "Curarsi con il Salice".
N.B.: quando il salice viene utilizzato per fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi (salicina), poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di salice, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di salicina contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente salice, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.
Salice nella medicina popolare e in omeopatia
Nella medicina popolare il salice viene utilizzato per il trattamento di diversi disturbi, quali disordini gastrointestinali, diarrea, mal di denti e gotta, oltre ad essere impiegato come rimedio per favorire la guarigione delle ferite.
Il salice viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di granuli, tintura madre e gocce orali. In quest'ambito la pianta viene utilizzata in caso di artrite, reumatismi, osteoartrosi e dolori mestruali.
La dose di rimedio omeopatico da assumere può essere diversa da individuo a individuo, anche in funzione del tipo di disturbo che si deve trattare e della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che s'intende impiegare.
N.B.: le applicazioni del salice per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
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Effetti collaterali
In seguito all'uso di preparati o estratti di salice possono comparire irritazioni della mucosa gastroduodenale, anche se la comparsa di effetti collaterali è molto bassa (1-5%) e comprende disturbi generali quali nausea, vertigini e rash cutanei.
Controindicazioni
Evitare l'assunzione di salice e sue preparazioni in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, in caso di allergia all'acido acetilsalicilico o ai salicilati in generale, in gravidanza e durante l'allattamento.
Interazioni Farmacologiche
Il salice e le sue preparazioni possono instaurare interazioni farmacologiche con farmaci, quali:
- FANS, poiché il salice può aumentarne gli effetti collaterali a livello gastrico;
- Naprossene, poiché i salicilati possono diminuirne la concentrazione plasmatica;
- Antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti, poiché può verificarsi un aumento del rischio di sanguinamento;
- Metotrexato;
- ACE-inibitori;
- Antidiabetici orali;
- Alcool e barbiturici, poiché questi farmaci possono mascherare un eventuale sovradosaggio da salicilati e possono aumentarne la tossicità.