Partenio in Erboristeria: Proprietà del Partenio

Ultima modifica 10.01.2020
Partenio

Nome Scientifico

Tanacetum parthenium, sin. Chrysanthemum parthenium

Famiglia

Asteraceae (Compositae)

Origine

Europa

Parti Utilizzate

Droga costituita dalle foglie e dalla radice

Costituenti chimici

Partenio in Erboristeria: Proprietà del Partenio

Il partenio può essere usato per le proprietà inibitorie nei confronti dell'aggregazione piastrinica, per il suo effetto antinfiammatorio e per la sua capacità di inibire il rilascio di serotonina.
A scopo fitoterapico, il Partenio trova applicazione nel trattamento preventivo dell'emicrania e nella cura di patologie di carattere infiammatorio e doloroso di media entità, dalla dismenorrea ai dolori artritici.

Attività biologica

Il partenio è dotato di proprietà antinfiammatorie, antiaggreganti piastriniche, antiemicraniche e spasmolitiche.
Tali attività sono state confermate da diversi studi condotti in merito e sono imputabili ai lattoni sesquiterpenici (in particolare, al partenolide) e ai flavonoidi contenuti all'interno della stessa pianta.
L'azione antinfiammatoria viene esercitata attraverso differenti meccanismi d'azione, quali: l'inibizione del rilascio di acido arachidonico e del suo metabolismo, l'inibizione della sintesi di prostaglandine pro-infiammatorie, l'inibizione della sintesi di leucotrieni B4 e l'inibizione della sintesi di trombossano B2.
Per quanto riguarda l'attività antiaggregante piastrinica, invece, il partenio la esercita ostacolando il rilascio di acido arachidonico dalle piastrine, con conseguente inibizione della sintesi di trombossano. Inoltre, il partenolide esplica un'azione antiaggregante piastrinica anche attraverso l'inibizione del rilascio di serotonina (5-HT) da parte delle stesse piastrine.
L'attività antiemicranica tradizionalmente ascritta alla pianta, invece, resta ancora oggi oggetto di dibattito. Infatti, mentre secondo alcuni studi il partenio non è efficace nel contrastare il dolore emicranico, altri studi ancora sostengono che l'assunzione di estratti di foglie di partenio è utile nel ridurre sia la frequenza, sia la severità degli attacchi emicranici. Inoltre, pare che gli estratti di partenio siano in grado di ridurre l'incidenza di sintomi quali nausea e vomito che spesso insorgono in associazione all'attacco emicranico.
Tuttavia, nonostante i risultati ottenuti dagli studi condotti finora, l'utilizzo del partenio non ha ottenuto l'approvazione ufficiale per alcun tipo d'indicazione terapeutica.

Partenio nella medicina popolare e in omeopatia

Nella medicina popolare, il partenio viene utilizzato per il trattamento di crampi, disturbi digestivi, parassitosi intestinali e disturbi ginecologici; oltre ad essere impiegato come rimedio tonico e stimolante, per purificare il sangue e per prevenire gli attacchi emicranici.
Esternamente, invece, il partenio viene utilizzato dalla medicina tradizionale per il trattamento di infiammazioni cutanee e ferite, trova impiego anche come rimedio antisettico con cui effettuare sciacqui in seguito ad estrazioni dentarie e come rimedio insetticida.
Il partenio viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di granuli, gocce orali e tintura madre.
In quest'ambito la pianta viene utilizzata in caso di artrite reumatoide, mal di testa, emicrania, disturbi del comportamento, deliri e convulsioni.
La dose di rimedio omeopatico da assumere può variare da individuo a individuo, anche in funzione della tipologia di disturbo che si deve trattare e in funzione del tipo di preparazione e di diluizione omeopatica che s'intende impiegare.


N.B.: le applicazioni del partenio per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Effetti collaterali

In seguito all'assunzione di Partenio possono comparire dermatiti allergiche ed ulcerazioni delle mucose (a contatto con la pianta fresca e in soggetti predisposti), vomito, diarrea, cefalea, insonnia.

Controindicazioni

L'utilizzo del partenio è controindicato in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, in pazienti affetti da gastrite e/o ulcera gastrointestinale, in gravidanza, durante l'allattamento e nei bambini con meno di due anni di età.

Interazioni Farmacologiche

Avvertenze

Non confondere con il Tanaceto (Tanacetum vulgare,, sin. Chrysanthemum vulgare), i cui fiori erano utilizzati nella medicina popolare come rimedio antielmintico, oggi abbandonato per la presenza di un olio essenziale ricco di tuione, neurotossico ed abortivo.


Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista