
Nome Scientifico
Nigella sativa
Famiglia
Ranunculaceae
Origine
Asia centrale
Sinonimi
Damigella o fanciullaccia
Parti Utilizzate
Droga costituita dalle parti aeree e dai semi
Costituenti chimici
- Saponine;
- Alcaloidi (damascenina);
- Polifenoli;
- Olio essenziale;
- Acidi grassi.
Nigella in Erboristeria: Proprietà della Nigella
La nigella presenta proprietà antipiretiche e antiedematose, da attribuire principalmente agli alcaloidi; tuttavia, sono proprio questi ultimi a limitarne l'utilizzo, a causa della possibile insorgenza di effetti tossici.
In vitro, gli estratti di nigella presentano attività antistaminica, antinfiammatoria e sedativa sul SNC, ma non sono disponibili studi clinici in vivo che ne confermino l'efficacia.
Attività biologica
Come accennato, alla nigella sono attribuite diverse proprietà, fra cui ricordiamo quelle antinfiammatorie, antipiretiche, antiedematose, antistaminiche e sedative del sistema nervoso centrale. Tuttavia, l'utilizzo di questa pianta non ha ottenuto l'approvazione ufficiale per alcun tipo d'indicazione terapeutica.
Ad ogni modo, sulla nigella sono stati condotti diversi studi, sia in vitro che in vivo, per indagarne più a fondo tutte le potenziali proprietà.
Da uno di questi studi è emerso che la nigella è in grado di proteggere il fegato dai danni causati da alcuni tipi di farmaci (come, ad esempio, i farmaci antitubercolari). L'attività epatoprotettiva viene esercitata dalla pianta attraverso l'inibizione della perossidazione lipidica e l'aumento dell'attività di enzimi antiossidanti, quindi, viene esercitata attraverso un'azione di tipo antiossidante.
Un altro studio ancora, invece, ha dimostrato che i semi di nigella e l'olio da essi estratto sono in grado di prevenire la formazione di ulcere e l'insorgenza di danni gastrointestinali causati da farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e da farmaci antitumorali (come, ad esempio, il cisplatino).
In qualsiasi caso, nonostante i risultati ottenuti, sono necessari studi clinici approfonditi prima di poter approvare simili applicazioni della nigella in campo medico.
Nigella nella medicina popolare e in omeopatia
Nella medicina popolare la nigella viene impiegata internamente per il trattamento di meteorismo, affezioni catarrali del tratto respiratorio e dismenorrea; oltre ad essere utilizzata come rimedio per favorire il flusso mestruale.
Esternamente, invece, la medicina tradizionale utilizza l'olio di nigella per il trattamento di affezioni cutanee come eczemi, dermatiti e scottature.
Nella medicina tradizionale indiana, invece, i semi di nigella venivano impiegati un tempo come rimedio antiasmatico.
La nigella viene sfruttata anche dalla medicina omeopatica, dove la si può trovare sotto forma di gocce orali, granuli e tintura madre.
In quest'ambito la pianta viene utilizzata in caso di insufficienza respiratoria, asma, rinite allergica, tosse, febbre da fieno, flatulenza, gonfiore addominale e vampate di calore in donne in menopausa.
La dose di rimedio omeopatico da assumersi può variare fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e a seconda della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole utilizzare.
N.B.: le applicazioni della nigella per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
Controindicazioni
Evitare l'assunzione in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Interazioni Farmacologiche
- interazioni con sedativi ed antistaminici.