
Nome Scientifico
Hibiscus sabdariffa
Famiglia
Malvaceae
Origine
India occidentale, Asia
Sinonimi
Carcadè
Parti Utilizzate
Droga costituita dai fiori (calice dopo fecondazione)
Costituenti chimici
- Tannini;
- Flavonoidi;
- Antociani;
- Vitamina C;
- Mucillagini;
- Acidi organici (ibischico, malico, tartarico).
Ibisco in Erboristeria: Proprietà dell'Ibisco
L'infuso di carcadè viene utilizzato come bevanda dissetante e come fonte di vitamina C e polifenoli ad attività antiossidante.
Attività biologica
All'ibisco vengono attribuite proprietà lassative, dovute al suo alto contenuto di acidi organici scarsamente assorbibili.
Inoltre, l'estratto di ibisco ha dimostrato di esercitare un effetto rilassante sulla muscolatura liscia uterina e di possedere anche un'attività di tipo antipertensivo. A tal proposito, un interessante studio è stato condotto per verificare l'efficacia di questa pianta nel ridurre l'ipertensione rispetto al lisinopril (un ACE-inibitore comunemente impiegato nel trattamento dell'ipertensione). Da questo studio è emerso che l'efficacia dell'ibisco nell'abbassare i livelli troppo elevati di pressione arteriosa è paragonabile a quella del lisinopril. Tale attività sembra essere imputabile agli antociani contenuti nella pianta.
Uno studio analogo è stato effettuato per comparare l'efficacia dell'ibisco a quello dell'idroclorotiazide (un diuretico) nel contrastare l'ipertensione di grado da lieve a moderato. I risultati emersi da questo studio sono stati decisamente incoraggianti. Infatti, l'ibisco non solo si è rivelato più efficace dell'idroclorotiazide ma - rispetto a quest'ultima - non ha provocato squilibri elettrolitici e ha mostrato di possedere una più lunga durata d'azione.
Tuttavia, nonostante i risultati finora ottenuti, prima di poter approvare simili applicazioni terapeutiche dell'ibisco sono certamente necessari ulteriori e più approfonditi studi clinici.
Ibisco nella medicina popolare e in omeopatia
L'ibisco viene utilizzato per la produzione di bevande rinfrescanti, dissetanti e diuretiche, ma trova impieghi anche nella medicina popolare come rimedio per contrastare la perdita di appetito e i raffreddori.
Nella medicina cinese, invece, l'ibisco viene utilizzato in varie preparazioni per il trattamento di infiammazioni e gonfiori cutanei, scottature, congiuntiviti ed è usato perfino come rimedio contro il carbonchio (antrace) e l'Herpes zoster.
Per quanto riguarda la medicina omeopatica, invece, al momento l'ibisco non trova impieghi in quest'ambito.
N.B.: le applicazioni dell'ibisco per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
Controindicazioni
Evitare l'uso in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti
Interazioni Farmacologiche
- non note