Proprietà della Cascara in Erboristeria: quali sono?

Proprietà della Cascara in Erboristeria: quali sono?
Ultima modifica 07.05.2021
INDICE
  1. Nome Scientifico
  2. Famiglia
  3. Sinonimi e Nomi Comuni
  4. Origine
  5. Parti Utilizzate
  6. Costituenti Chimici
  7. Proprietà della Cascara in Erboristeria
  8. Interazioni Farmacologiche
  9. Effetti Indesiderati
  10. Controindicazioni

Nome Scientifico

Cascara in Erboristeria Shutterstock

Rhamnus purshiana

Famiglia

Rhamnaceae

Sinonimi e Nomi Comuni

R. purshiana è nota con il nome comune di "cascara", oppure come "cascara sagrada" (letteralmente "corteccia sacra").

Origine

La cascara è indigena dalla parte occidentale del Nord America, ma viene coltivata nelle coste statunitensi del Pacifico, in Canada e nell'Africa dell'est.

Parti Utilizzate

Della pianta si utilizza la corteccia che, una volta essiccata, ne rappresenta la droga.

Costituenti Chimici

Fra i principali costituenti chimici presenti nella corteccia di cascara ricordiamo i derivati idrossiantracenici e loro glucosidi (antrachinoni), quali:

  • Cascarosidi A, B, C, D, E ed F;
  • Aloina;
  • Crisaloina (11-deossi aloina).

Proprietà della Cascara in Erboristeria

Per via del suo contenuto di derivati idrossiantracenici e loro glucosidi, la cascara è dotata di proprietà lassative. Tali molecole agiscono incrementando la peristalsi ed esercitando un'azione lassativa di tipo irritativo.

La corteccia di cascara viene utilizzata per la preparazione di tisane utilizzate in presenza di stitichezza. La corteccia della pianta è reperibile sia da sola in taglio tisana, sia all'interno di miscele pronte all'uso in associazione ad altre piante che ne coadiuvano l'azione o che conferiscono ulteriori proprietà alla tisana finale.

La cascara, quindi, o meglio i suoi estratti sono utilizzati nei casi in cui è necessario favorire l'evacuazione con feci molli.

In commercio esistono diversi tipi di integratori alimentari contenenti estratti di cascara e indicati per favorire la regolarità del transito intestinale. Allo stesso tempo, gli estratti di cascara sono contenuti anche all'interno di diversi farmaci da banco (OTC) indicati per il trattamento della stitichezza occasionale.

Sia all'interno degli integratori alimentari che dei farmaci da banco, gli estratti di cascara non costituiscono l'unico ingrediente, ma spesso si trovano in associazione ad estratti di altre piante aventi proprietà simili.

Va precisato, tuttavia, che prima di assumere qualsivoglia prodotto a base di cascara per il trattamento della stitichezza, è opportuno chiedere consiglio al proprio medico curante, allo scopo di individuare eventuali controindicazioni all'uso di simili prodotti.

Aggiornamento: Nuovo Regolamento Europeo del 18 Marzo 2021

In data 8 aprile 2021 è entrato in vigore il divieto di commercializzare alimenti e integratori alimentari contenenti idrossiantraceni e loro derivati, una famiglia di molecole contenuta in diverse piante, come aloe, cassia, rabarbaro e senna.

Più nel dettaglio, il nuovo Regolamento Europeo del 18 marzo 2021 - entrato in vigore, per l'appunto, l'8 aprile 2021 - modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Il testo completo è consultabile cliccando qui. Tuttavia, possiamo riassumere i punti principali nel seguente modo:

  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato (allegato III parte A del suddetto regolamento):
    • Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza.
  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è sottoposto alla sorveglianza della Comunità (allegato III parte C):
    • Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatumRheum officinaleBaillon e loro ibridi contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangulaRhamnus purshiana DC. contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Cascara nella Medicina Popolare e in Omeopatia

La cascara veniva utilizzata dalla medicina popolare come tonico e come rimedio per la pulizia delle ferite.

In ambito omeopatico, invece, la cascara trova impiego come rimedio per aiutare la digestione e come rimedio contro i reumatismi.

NOTA BENE

Le applicazioni della cascara per il trattamento dei suddetti disturbi nell'ambito delle sopra citate medicine popolari e alternative non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Interazioni Farmacologiche

La cascara e i suoi estratti possono interferire con l'azione di moltissimi farmaci, quali ad esempio i glicosidi digitalici come la digossina, ma non solo.

Inoltre, l'assunzione di prodotti a base di cascara può diminuire l'assorbimento di altri farmaci presi contemporaneamente per via orale.

Per questa ragione, qualora si stiano assumendo farmaci di qualsiasi tipo (anche di libera vendita), è opportuno chiedere consiglio al medico prima di assumere la cascara, i suoi estratti e i prodotti che li contengono.

Effetti Indesiderati

L'assunzione della cascara, dei suoi estratti e dei prodotti che li contengono può causare diversi effetti indesiderati. Fra questi ricordiamo:

In caso di uso improprio ed eccessivo della cascara si può andare incontro allo sviluppo di effetti collaterali più gravi e sovradosaggio che può manifestarsi con ipokaliemia e nefriti.

Controindicazioni

L'impiego della cascara e dei prodotti che la contengono o che contengono i suoi estratti deve essere evitato in presenza di:

Inoltre, l'uso della cascara e dei prodotti che la contengono o che ne contengono gli estratti è altresì controindicato in gravidanza, durante l'allattamento e, generalmente, nei bambini di età inferiore ai 10-12 anni (variabile in funzione del prodotto o farmaco preso in considerazione, per maggiori informazioni, rivolgersi al pediatra).

Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista