Ultima modifica 10.07.2019

Myrtus communis L.
Fam. Myrtaceae


Fr.Myrte

ng.Myrtle

Ted. Brautmyrte, Echte Myrte

Spa. Arrayan

Descrizione

Il mirto è un arbusto sempreverde, aromatico, che raggiunge un'altezza di 3-5 m. I fusti del mirto portano foglie lucide, coriacee, opposte; alla loro ascella nascono i fiori  con 5 petali bianchi o rosati e molti stami prominenti, che si aprono all'inizio dell'estate e sono profumati. I frutti sono bacche tonde e commestibili, di circa 1 cm di diametro e di colore blu-rossatro, coperti da una pruina bluastra quando maturano (tra novembre e gennaio) e  contenenti molti semi.

Areale

MirtoSi dice che il mirto crescesse spontaneo in Grecia, nell'Italia meridionale e in tutte le isole esposte al vento ed al sole. E' comune nella macchia mediterranea, ma anche sui monti. Il mirto viene anche coltivato da tempi antichissimi sia per scopo alimentare sia ornamentale (per fare siepi).  Noto ai Greci, che ne derivarono molte leggende, il mirto era utilizzato anche dai romani per curare l'ulcera e malattie dell'apparato respiratorio; nel medioevo dai fiori si ricavava un profumo chiamato "acqua degli angeli" e si usava anche come inchiostro.

Droga

Attualmente si utilizzano soprattutto le bacche per la preparazione di vini e liquori (Sardegna, Corsica). Si usano anche le foglie del mirto, ricche di tannini ed olio essenziale (0.5%), contenente idrocarburi monoterpenici, alcoli, esteri ed altre sostanze.

Usi

Le parti  della pianta utilizzate sono le foglie e le cime fiorite.
Gli usi più diffusi sono quelli alimentari: l'infusione delle bacche mature in alcol e acqua più miele dà il classico liquore di mirto; le foglie e le bacche sono usate fresche o secche per ripieni e come spezia ideale della selvaggina, mentre i rami servono ad aromatizzare la carne allo spiedo.
In fitoterapia il mirto è usato contro leucorrea, emorroidi e  nelle affezioni polmonari come sedativo delle bronchiti. Ha utilizzi anche come epatostimolante, contro l'insonnia, la psoriasi, il meteorismo. Ad alte dosi è nocivo (nausea, depressione) e irritante delle mucose.
In cosmetica l'essenza è usata in profumeria e in aromaterapia per massaggi, bagni e frizioni.