Dieta del semaforo: in cosa consiste e quanto è efficacie

Dieta del semaforo: in cosa consiste e quanto è efficacie
Ultima modifica 25.10.2022
INDICE
  1. In cosa consiste la dieta del semaforo?
  2. Vantaggi e pregi della dieta del semaforo
  3. Svantaggi e criticità della dieta del semaforo

Uno degli ostacoli maggiori alla buona riuscita di qualsiasi dieta, soprattutto in ambito pediatrico, è costituito dall'eventuale "complessità" del metodo.

Proprio per questo, di solito, rivolgendosi a un professionista che catalizzi i concetti più complessi e li trasformi in nitide raccomandazioni, si hanno maggiori chance di raggiungere l'obbiettivo prefissato.

È proprio con l'intento di "semplificare la vita dei giovani messi a dieta" che, negli anni '70, Leonard Epstein concepì la dieta del semaforo, un approccio dietetico pratico ed intuibile.

Nelle prossime righe vedremo meglio "in cosa consiste", "se" è realmente efficacie e, non di meno, gli "eventuali svantaggi" o "criticità".

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In cosa consiste la dieta del semaforo?

"Anche i bambini" sanno perfettamente cosa rappresentano i colori del semaforo!

Proprio per questo, ormai una cinquantina d'anni orsono, L. E. – Professore al Departments of Pediatrics, Community Health and Health Behavior and Social and Preventive Medicine, e Chief of the Division of Behavioral Medicine – scelse di utilizzare questa "tavolozza" di tre colori per creare una linea dietetica concepita per il trattamento dei giovani in sovrappeso:

  • verde: per cibi ipocalorici che possono essere consumati liberamente;
  • giallo: per cibi moderatamente calorici che possono essere consumati occasionalmente;
  • rosso: per cibi ipercalorici che dovrebbero essere consumati raramente.

La dieta del semaforo è stata ampiamente utilizzata dai pediatri per incoraggiare le sane abitudini alimentari tra i loro pazienti. Per quanto "digeribile" anche dai bambini, tuttavia, la chiave della dieta del semaforo rimane il coinvolgimento dei genitori.

Poiché l'obesità infantile ha raggiunto proporzioni epidemiche – ormai anche fuori dagli Stati Uniti – nonostante la dieta del semaforo costituisca un metodo vecchio di mezzo secolo, oggi può essere considerato un sistema educativo attuale più che mai.

Nota: ad oggi non si riconosce una sola dieta del semaforo. Esistono diverse interpretazioni della stessa, con modeste variazioni che possono riguardare un alimento o un'intera categoria, ma sempre tra i gruppi verde e giallo. I cibi rossi sono gli stessi ad ogni variante.

Classificazione dei cibi secondo la dieta del semaforo

Cibi verdi, da consumare quotidianamente: verdura, frutta, legumi e cereali integrali o loro derivati (fagioli, lenticchie, riso integrale, pane integrale ecc.), carne e pesce magri (pollo, coniglio, merluzzo, molluschi e crostacei ecc.), latte, yogurt e formaggi magri (formaggi e ricotta light).

Cibi arancioni, da gustare in piccole quantità una o due volte alla settimana: cereali raffinati e loro derivati (pane bianco, pasta bianca ecc.), carni magre di grossi animali (manzo, maiale ecc.), cibi dolci a ridotto contenuto di zuccheri e grassi aggiunti (biscotti dietetici, torte semplici ecc.), marmellate, salse e miele, vino rosso, latte e yogurt non scremati, formaggi a media frazione grassa (grana, provolone, spalmabili, caprino ecc.).

Cibi rossi, da mangiare in piccole quantità e al massimo una volta a settimana o saltuariamente: dolci tradizionali e ricchi di zuccheri e grassi (brioche da pasticceria, torte ecc.), alimenti fritti (patatine, crocchette ecc.), bevande dolci ed energy drink, carni grasse di grossi animali e/o trasformate/processate (pancetta, costine, salsiccia, wurstel ecc.), snacks dolci e salati.

Vantaggi e pregi della dieta del semaforo

Il primo punto di forza della dieta del semaforo è costituito dall'immediatezza comunicativa. Come anticipato tuttavia, questa semplicità ha come primo obbiettivo quello di modellare le abitudini dei genitori e, solo secondariamente, quelle dei bambini.

Questo perché i bambini hanno più possibilità di dimagrire e mantenere un peso adeguato quando anche la famiglia segue le stesse abitudini.

Un altro vantaggio della dieta del semaforo – che, per inciso, è adatta anche al trattamento degli adulti, con una stima attuale di circa 100.000 seguaci* – è la possibilità di mangiare comunque (anche se a frequenza e porzione controllata) anche quei cibi che solitamente vengono totalmente eliminati.

In un certo senso, la dieta del semaforo è altamente personalizzabile.

*Ovviamente, il fatto che la seguano in tanti non significa necessariamente che sia efficacie.

Quello che potremmo definire il maggior beneficio, tuttavia – al di là dei miglioramenti fisici e salutistici che, d'altro canto, sono gli stessi di qualsiasi metodo dimagrante – è il consolidamento di sane abitudini alimentari.

La dieta del semaforo vanta quindi un elevato potere educativo.

Svantaggi e criticità della dieta del semaforo

La dieta del semaforo non si sposa con le necessità di chi presenta patologie o condizioni che impongono una precisa stima dei fabbisogni.

La dieta del semaforo ha il grosso svantaggio di essere interpretabile.

Sappiamo di aver messo questo punto tra i pregi del metodo ma, d'altro canto, le necessità delle persone sono sempre diverse tra loro. Esistono profili psicologici che richiedono gli si "imponga" di mangiare "questo o quello", e in una "quantità ben precisa".

La dieta del semaforo non si presta pertanto alle famiglie con una vita "frenetica", perché il più delle volte nessuno ha il tempo di ragionare su cosa preparare in base ad uno schema auto-costruito.

La dieta del semaforo non si presta nemmeno al trattamento dei soggetti più "cedevoli", che invece necessitano di eliminare totalmente i prodotti più critici.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer