Dieta per Iperuricemia: Dieta per la Gotta

Ultima modifica 26.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Dieta
  3. Consigli Alimentari
  4. Cosa Mangiare

Generalità

La dieta per l'iperuricemia (o acido urico alto) è un regime alimentare specifico per combattere l'eccesso di acido urico nel sangue che, se trascurato, può dare origine alla gotta.
Il soggetto caratterizzato da iperuricemia è detto “iperuricemico”, mentre quello che soffre di gotta (attacchi gottosi) viene indicato come “gottoso”.

Dieta e gotta

Cos'è l'acido urico?

L'acido urico è un derivato dal metabolismo delle purine, composti azotati che entrano nella struttura del DNA.
Normalmente, l'acido urico viene eliminato con la filtrazione renale e, in minima parte, attraverso le secrezioni digestive.
L'organismo delle persone affette da iperuricemia e gotta tende ad accumulare molte più purine e acido urico del normale.

Cos'è l'iperuricemia?

L'iperuricemia è un eccesso di acido urico nel sangue, che ha come base una predisposizione genetica ereditaria.
Questa tendenza favorisce lo scompenso metabolico, che può aggravarsi in presenza di vari fattori comportamentali (tra cui la dieta).

Quando si parla di iperuricemia?

Si considera iperuricemico il soggetto che, dopo 5 giorni di dieta ipopurinica e senza assunzione di farmaci che influiscono sull'uricemia (vitamina C, vitamina PP, salicilici, diuretici), presenta valori di acido urico nel sangue superiori a:

  • 7,0 mg/dl se uomo
  • 6,5 mg/dl se donna.

Superati i 9 mg/dl il rischio gotta diventa elevato e si procede con la somministrazione di farmaci specifici (vedi farmaci per la cura della gotta).

Cos'è la gotta?

Definizione di gotta

La gotta è una patologia metabolica, cronica ed ereditaria, provocata dall'iperuricemia grave, che tende a formare dei depositi di cristalli nelle articolazioni e nei reni.
Questi accumuli di acido urico nelle articolazioni ne provocano l'infiammazione acuta, scatenando una sintomatologia dolorosa talvolta molto intensa.
Lo stesso vale per i depositi renali che provocano calcolosi.

Sintomi della gotta

La malattia si manifesta con acuzie di artrite ricorrenti a base infiammatoria.
Provoca dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni.
La litiasi di acido urico scatena invece una sintomatologia simile agli altri tipi di calcolosi (vedi sintomi dei calcoli renali).

Cause e fattori predisponenti

Come abbiamo detto, l'iperuricemia e la gotta sono disturbi causati da uno o più difetti genetici ereditari, che possono aggravarsi per colpa di fattori predisponenti.

Cause

I fattori genetici ereditari dell'iperuricemia grave e della gotta possono intervenire su due fronti ben distinti:

  • Sintesi eccessiva di purine
  • Ridotta escrezione urinaria di acido urico; in questo caso si parla di pazienti normoproduttori e ipoescretori.

In definitiva, l'iperuricemia può essere la conseguenza di un'aumentata sintesi di acido urico e/o di una ridotta eliminazione urinaria.

fattori predisponenti

I fattori predisponenti l'iperuricemia e la gotta sono:

Dieta

L'attuale disponibilità di farmaci efficaci nel combattere l'iperuricemia e la gotta ha contribuito a ridurre l'importanza del tradizionale, e severo, regime dietetico.
Alla luce di questa considerazione, e tenendo presente il carattere ereditario della malattia, il contributo della dieta è oggi considerato trascurabile.

Principi fondamentali della dieta

I principi fondamentali della dieta per l'iperuricemia e la gotta sono:

  • Combattere il sovrappeso.
  • Ridurre l'apporto globale di composti azotati e di nutrienti che peggiorano il metabolismo dell'acido urico.
  • Aumentare la quantità di acqua e di nutrienti che migliorano il metabolismo dell'acido urico (vedi sotto).
  • Evitare un regime alimentare globalmente eccessivo (vedi sotto).

Farmaci associati alla dieta

I farmaci più utilizzati per l'iperuricemia e la gotta sono finalizzati a prevenire l'eccesso di acido urico, il suo accumulo e la comparsa dei sintomi articolari oltre che renali.

NB. Si sconsiglia di assumere acido acetilsalicilico.

Consigli Alimentari

Dimagrire

Se necessario, dimagrire.

Questo aspetto assume un ruolo fondamentale nel caso in cui l'indice di massa corporea oltrepassi la soglia di obesità (BMI >30).

L'alimentazione dovrebbe essere all'insegna della moderazione calorica, in modo da evitare, per quanto possibile, abbuffate ed eccessi.

La riduzione graduale del peso superfluo sembra infatti apportate più benefici di un regime dietetico attento solo all'eliminazione dei cibi ricchi in purine. Non a caso, di solito, le persone più pesanti hanno livelli maggiori di acido urico.

Attenzione però! Meglio stare alla larga dal digiuno prolungato e dalle diete drastiche o troppo restrittive, che hanno la fama di scatenare attacchi gottosi.

Ridurre l'apporto di purine e proteine

Purine

E' importante ridurre soprattutto le purine e, in misura inferiore, le proteine.
Per fare questo diventa necessario che la dieta sia:

  • Priva di alimenti ricchi in purine.
  • Con pochi alimenti a contenuto medio di purine.
  • Prediligendo al tempo stesso l'assunzione di cibi a basso contenuto di purine.

Nella tabella sottostante è riportato il dettaglio del contenuto purinico negli alimenti di maggior consumo.


Alimenti ad elevato contenuto in purine
(da 150 ad 800 mg/100 g)

Alici o acciughesardinearingasgombricozzeanimelle, fegatorognone, cervelloestratto di carne, selvaggina

Alimenti a contenuto medio di purine
(da 50 ad 150 mg/100 g)

Carni, pollame, pesce (tranne quello con alto contenuto di purine), ostriche, gamberi, granchicrostacei, salumi e insaccati in genere; pisellifagiolilenticchieasparagispinacicavolfiori, funghi, arachidi, prodotti integrali

Alimenti a basso contenuto in purine
(da 0 ad 50 mg/100 g)

Latte, uova, formaggi, verdureortaggi (eccetto quelli sopraelencati), frutta, pasta e gli altri cereali (fatta eccezione per germe di grano e prodotti integrali)


Proteine

La riduzione dell'apporto globale di proteine è una correzione dietetica abbastanza semplice.
In genere, è sufficiente ridurre la quantità complessiva di: carne, prodotti della pasca, uova, formaggi e derivati vegetali purificati (muscolo di grano, seitan ecc).

Diminuire l'alcol

L'alcol è nocivo per il metabolismo delle purine.
Sono da evitare tutte le bevande alcoliche, soprattutto in quantità eccessive.
In caso di abitudine preesistente e irrinunciabile, è consigliabile limitarne l'assunzione a pochissimo vino bevuto ai pasti.
Per l'alta gradazione, i superalcolici sono da bandire.
Inoltre, la birra è particolarmente sconsigliabile, perché ha un alto contenuto di purine rispetto al vino e agli altri alcolici.

Moderare l'introduzione di fruttosio

Il fruttosio è uno zucchero che peggiora il metabolismo dell'acido urico e ne favorisce l'accumulo.
E' contenuto principalmente in certi dolcificanti, nei dolci, nelle bevande edulcorate e nella frutta zuccherina (cachi, fichi, uva, mandarini e banane) o conservata (marmellata, candita, sciroppata ecc).

Prevenire l'eccesso di grassi

Una dieta ricca di grassi sembra correlata al peggioramento del metabolismo dell'acido urico.
Sono da evitare:

Garantire una quantità sufficiente di carboidrati complessi

I glucidi complessi, dei quali il maggior capostipite è l'amido, favoriscono l'escrezione urinaria di acido urico.
Non è necessario esagerare, la razione raccomandata tipica della dieta mediterranea è considerata sufficientemente adeguata (cioè almeno la metà delle calorie giornaliere).

Assicurare la giusta idratazione

E' molto importante assicurare all'organismo il giusto apporto di acqua.
Bere in abbondanza può prevenire i calcoli renali a cui i gottosi sono particolarmente esposti.
Anche gli infusi d'erbe possono essere una buona soluzione per aumentare l'apporto di liquidi con la dieta; inoltre, alcune tisane diuretiche possono favorire l'escrezione di acido urico in eccesso e ridurre la pressione arteriosa.
Si consiglia di assumere almeno un millilitro di acqua per caloria presente nella dieta.
Una persona normale che segue un regime dietetico da 2000 kcal dovrebbe introdurre almeno 2 L di acqua al giorno contenuta nei cibi e nelle bevande; per un iperuricemico o per un gottoso, è consigliabile bere almeno 2 L d'acqua (che sommata a quella alimentare può contribuire a superare i 3 L quotidiani).

Incrementare il consumo di omega 3

Nella dieta per l'iperuricemia e la gotta non possono mancare almeno due o tre porzioni di pesce ricco di omega tre alla settimana (soprattutto azzurro e dei mari freddi).
Gli omega 3, infatti, contribuiscono a modulare lo stato infiammatorio dell'organismo riducendo l'incidenza delle malattie infiammatorie inclusa l'artrite gottosa.
Altre fonti di omega 3 sono: olio di salmone, di fegato di merluzzo, di krill, di alghe, di calamaro e certi oli vegetali di semi (ad esempio di chia, di kiwi ecc).
L'assunzione di pesce dev'essere fatta evitando le specie ad alto contenuto di purine come ad esempio le sardine.

Cosa Mangiare

Visualizza l'esempio di una dieta per la gotta


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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer